Radiografie appese a un filo, condivisione di un percorso artistico
All’uscita dalla scuola elementare il vigile mi ferma per far attraversare la processione di scolari. Nello sfilare sulle strisce pedonali sono tutti interessanti e valorosi, ognuno a modo suo: potenza innata.
Li immagino adulti, uno ortolano, l’altra infermiera, uno autista di bus e l’altra brava veterinaria, eppure la statistica sentenzia che qualcuno di loro diventerà una testa di minchia patentata. Quando il passaggio? E perché?
Lunedì, 09 Dicembre 2019 12:48
inviato da germano federici
io invece quando vedo bimbi in uscita dalle scuole sento rallegrarsi il cuore, una specie di effetto talmente potente che, quando sono depresso, penso ai miei nipotini e l'umore sale, assieme alla domanda:"che ne sarà di loro?" e torno in depressione.... Scherzo solo per metà, perché in effetti tale domanda mi sorge spontanea ogni volta che incrocio un giovane durante le mie passeggiate. Penso alla fortuna che ho avuto io (classe 1950) e dentro di me l'auguro anche a loro. Figlio di contadini e operai, ho potuto studiare e laurearmi e diventare insegnante. Che volere di più? loro avranno le stesse mie possibilità?
Radiografie appese a un filo. Condivisione di un percorso artistico, davanti al baratro con angoscia parzialmente controllata.
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