BLOG DI BRUNO VERGANI

Radiografie appese a un filo, condivisione di un percorso artistico

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Ranuncoli

Sabato, 24 Febbraio 2024
Quest’inverno il ranuncolo favagello ha colonizzato il giardino, passeggiando su quel tappeto di fiori gialli ho avuto come la percezione che la natura trami in mio favore. Manco il tempo di avvedermi della cosa ho giudicato quella percezione in odore di delirio, considerando che tutto quel favagello era lì per i fatti suoi non di certo per me[1]. Giudizio corretto però mi viene il sospetto che sia quell’istante di delirio a svelarci la vita, mica gli enunciati esatti[2]. ____________________________________ 1…

Questo è dilemma

Mercoledì, 01 Novembre 2023
E’ fiorita la Bidens aurea [un clic sulla foto per ingrandirla], le pennellate centrali giallo neon su fondo bianco non le ha date Dio e neppure un demiurgo, causa di se stesse accadono un po’ per caso e un po’ per legge di natura. A questo punto davanti alla Bidens passiamo noi, vale a dire nessuno dato che al pari delle piante siamo anche noi prodotti da caso e necessità. Il problema è che da dentro il nessuno che siamo…

Strane faccende biochimiche

Domenica, 30 Luglio 2023
Dall’interazione di sostanze chimiche e moderate correnti elettriche il cervello emette coscienza e pensiero. A differenza di una ghiandola che secerne sostanze delle quali è possibile rendicontare andata e ritorno dei passaggi trasformativi, la biochimica del cervello estrude un quid totalmente alieno dal materiale di partenza. L’emergere dell’evento della coscienza e del pensiero è tanto carico di autonomia ontologica e anarchia biologica da evocare il Fiat creatore, l’irrompere del soprannaturale, la trasmutazione alchemica, la transustanziazione e robe del genere, ma…

l'Absurde

Domenica, 26 Marzo 2023
Un esistenzialista francese vede l’universo radicalmente assurdo, invece un contadino pugliese lo vede piuttosto affidabile. Ognuno ha le sue buone ragioni, anche se probabilmente il contadino nel suo produrre olio dall’olivo che cura contatta la realtà, diciamo così in presa più diretta rispetto all’esistenzialista, che si interfaccia all’ulivo tenendolo a distanza e interpretandolo a partire da artefatti concettuali. Forse per contattare ancora meglio il reale si potrebbe perfezionare il metodo del contadino, contattando l’ulivo non più asserviti a fini produttivi…

Fame di essenze

Venerdì, 11 Marzo 2022
Nel condurre dei corsi di erboristeria avevo constatato che nel comunicare informazioni strettamente scientifiche, come ad esempio illustrare i meccanismi d’azione terapeutici di certi eterosidi delle piante officinali, l’interesse dei partecipanti tendeva a scemare, mentre esponendo gli stessi contenuti con taglio diciamo così spiritualistico, tipo : “Paracelso vedeva nelle piante e anche nei minerali delle forze arcane dette quintessenze, principi attivi che potevano guarire come anche avvelenare”, ecco che alla maggior parte dei partecipanti riprendeva a scorrere il sangue nelle…

Riduzionismi rurali

Mercoledì, 17 Novembre 2021
E l’inspiegabile fascino dell’Acanto che spunta tra le pietre bagnate è subito scomparso non appena ho tentato di spiegarlo.

L’ora di finirla

Lunedì, 18 Ottobre 2021
Nell’ultimo quarto d'ora prima della fine del mondo zappava la lavanda selvatica nel giardino, così, per piacere, senza scopo. Per entrare nell’infinito bisognerà pur abbandonare ogni fine.

Dell’utopica erica

Sabato, 02 Ottobre 2021
Ho ordinato dieci piantine di erica arborea da un vivaio calabrese così da ricostituire, nell’orto botanico che sto allestendo, una macchia mediterranea completa. Ho già piantumato un centinaio di specie differenti, ma se considero il padiglione del Royal Botanic Kew Gardens dedicato alle piante mediterranee con migliaia di essenze, o a certi angoli naturali intorno all’Etna con distese di erica arborea a vista d’occhio, che senso ha quel giardinetto sotto casa che vale meno di uno sputo? Si potrebbe almanaccare…

Onniveggenza empirica

Venerdì, 10 Settembre 2021
Uno dei motivi per cui talvolta i botanici cambiano il nome alle piante, è che nel passato le avevano classificate raggruppandole in uno stesso genere perché si assomigliavano, mentre adesso grazie alla genetica si viene a scoprire che piante somiglianti possono appartenere a generi differenti e, viceversa, piante con fattezze differenti possono appartenere al medesimo genere. Tuttavia il più delle volte la genetica, indagando l’invisibile, conferma la classificazione tradizionale che vede le specie con fattezze visibili simili appartenere allo stesso…

Spinta erotica

Venerdì, 10 Settembre 2021
Dopo mesi di siccità l’acquazzone di fine estate infradicia i fiori secchi dell’elicriso facendoli marcire, ma appena sotto ecco spuntare dallo stelo delle nuove foglioline, è Eros che spinge lo riconosco dall’odore, spinge verso Thanatos spinge verso Bios. Inizia un altro giro di giostra e imparo a fare un po’ a meno di me stesso.

Prove tecniche di salto mortale

Martedì, 22 Giugno 2021
Stamattina ci ho anche provato a diventare ateo, ma non ho avuto abbastanza fede per fare il salto. Tutta colpa di quattro farfalle danzanti che ho visto sulla lavanda mosse da una regia tutta da indagare.

Non “gira”

Venerdì, 18 Giugno 2021
Anche questa primavera è fiorito l’elicriso più preciso di un carillon, ma a differenza di quest’ultimo, o di una sedia, o di un computer che "gira" più o meno bene, non è costituito dalla sua funzione ma si regge e giustifica in ciò che è.
Le piante si costituiscono e vegetano captando, assorbendo e trasformando luce solare, acqua, anidride carbonica e le sostanze che sono contenute nella terra. Questo processo metabolico primario produce enormi quantità di cellulosa e lignina che costituiscono e strutturano le foglie e il legno degli alberi, ma anche carboidrati, zuccheri, proteine e lipidi, dei quali ci nutriamo mangiando le piante; sostanze indispensabili per il nostro vivere che prima di entrare nel laboratorio pianta erano luce, anidride carbonica, acqua e indigesta terra.…

Geometrie naturali, cono santo

Sabato, 22 Maggio 2021
Nelle strutture organizzative piramidali, come quelle aziendali, militari o clericali, al vertice è posizionato il capo di tutta la baracca, sotto i suoi diretti subalterni che comandano i sottoposti e così via fino alla base. Nell’osservare una infiorescenza di Centranthus ruber, meglio conosciuto come valeriana rossa, nella geometria della infiorescenza incontriamo, anche qui, una struttura piramidale ma con funzione opposta a quella gerarchica, perché finalizzata a evitare che i fiori che stanno sopra ombreggino quelli sotto, cosicché ogni fiore permanga…

Simultaneo coincidere

Martedì, 11 Maggio 2021
Un buon modo per non rimanere impantanati in dualismi filosofici, esistenziali, o ancor peggio religiosi, è quello di cogliere la polarità data dal rapporto di reciproca dipendenza di due elementi contrapposti, conservando così sia l’unità dinamica degli opposti, che la differenza tanto utile per la nostra mente binaria. Però più esploro con attenzione le piante nella loro materialità biologica e più mi ritrovo a contemplarle, realizzando così che “il massimo della trascendenza coincide con il massimo dell'immanenza”[1], e se nell'osservare…

Contemplazione rurale (bis)

Sabato, 01 Maggio 2021
Di fronte alla natura c’è quasi sempre da subire se è percepita come funzionamento, ma invece molto da contemplare se è sentita come flusso discorsivo che si mischia al nostro ordinandolo e potenziandolo.

Contemplazione rurale

Sabato, 01 Maggio 2021
Per realizzare un giardino e impararci qualcosa ciò che conta non è l'artefatto di piantumare trecento piante di un centinaio di specie, ma il sapere ritrarsi se il lentisco nel suo crescere soffoca la lavanda, e lasciare che questa marcisca e l’altro rinvigorisca grazie a quel marciume percependoli tutt'uno.

Essere e azione = evento

Giovedì, 15 Aprile 2021
Taglio il prato e si alzano i moscerini e arrivano le rondini, pinguini in miniatura che volano come pipistrelli, una mi vira velocissima a venti centimetri dalla faccia attimo che tutto spiega e risolve.

Tre lavande

Domenica, 28 Marzo 2021
Fa meno freddo e le tre lavande piantumate a ottobre iniziano a vegetare e le sento premere su di me. Sono un portale di accesso ma se definisco a cosa apre si chiude.

Convenienza antropocentrica

Mercoledì, 24 Marzo 2021
Le piante si adattano un po’ a tutto, pensiamo ad esempio ai binari dei treni che senza un diserbo costante sarebbero inutilizzabili in tempi brevi, consideriamo Chernobyl oggi rigoglioso di foreste. Alcuni cisti della Macchia Mediterranea sono così resilienti agli incendi da averci preso gusto al punto che, per favorire la germinazione dei semi, occorre infornarli per un paio di minuti alla temperatura di 120° C. Trattamento che incenerirebbe gli spermatozoi di Homo sapiens e di tutti mammiferi procurandone l’estinzione,…

Disneyland

Domenica, 14 Marzo 2021
Col romanticismo i giardini mutano, finiscono quelli formali all’italiana e alla francese, geometrici con fontane e statue, e si inizia a simulare la selvaggia natura con artefatti che la imitano. Con la rivoluzione industriale i contadini cessavano di coltivare patate per andare in fabbrica e gli aristocratici piantumavano, al posto delle patate, cespugli e fiori rari così da sorprendersi nonostante l’artefatto programmato, così da emozionarsi delle finte grotte che avevano fatto costruire, così da godersi improbabili pagode e tempietti un…

Fitofilia

Sabato, 13 Marzo 2021
Sembra che a Socrate le piante dicessero poco o niente: “Il fatto è che a me piace imparare, ma la campagna e gli alberi non vogliono insegnarmi nulla, a differenza degli uomini della città.” (Platone, Fedro). Anche Costanzo Preve, filosofo di ispirazione marxiana hegeliana, scrivendo dell’ultimo Jean-Jacques Rousseau giudicava un fallimento il suo essere finito in giardino a contemplare piante selvatiche. Il giardino è un rifugio rassicurante, annotava Preve, perché a differenza degli uomini le piante non parlano. Perfino Jung,…

Umani pettegolezzi

Venerdì, 12 Marzo 2021
Sotto al Pino d’Aleppo spinte da una potenza bella e affidabile, alla quale sento di appartenere, stanno rifiorendo la Bellavedova e la Pervinca. Ma questa evidenza di bellezza, affidabilità e inerenza, potrebbe essere nient’altro che una mia costruzione: un “riempimento dell’intenzione” (Husserl). Ma intanto, sia come sia, svincolata dai giudizi e dagli aggettivi che gli appiccichiamo addosso quella potenza-sostanza continua il suo onnipervadente movimento glorioso.

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