BLOG DI BRUNO VERGANI

Radiografie appese a un filo, condivisione di un percorso artistico

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 Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai di dove viene e dove va: così è di chiunque è nato dallo Spirito. video:

Geometrie teobotaniche

Martedì, 13 Maggio 2025
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Ecoappartenenza

Lunedì, 12 Maggio 2025
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Specie, sottospecie, individui

Mercoledì, 07 Maggio 2025
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Verbaschi

Sabato, 03 Maggio 2025
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Pistacchi selvatici e esseri umani

Venerdì, 02 Maggio 2025
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Intelligenza impersonale

Domenica, 27 Aprile 2025
La nostra intelligenza quotidiana la percepiamo connessa a un "io" personale. Pensare, comprendere, giudicare sembrano sempre atti di un soggetto, di un qualcuno. Siamo figli di una tradizione che, tra ebraismo, cristianesimo e platonismo, ha legato l’intelligenza a una mente cosciente e volontaria, o a una divinità personale. Anche emotivamente, tendiamo a concepire l’intelligenza come intenzionalità, come volontà di attenzione. Un’intelligenza impersonale ci risulta estranea, incomprensibile. Eppure, la somma degli angoli di un triangolo è sempre 180°, indipendentemente dal fatto…

L’equivoco

Lunedì, 14 Aprile 2025
Il melo sotto la finestra è morto. La sua nascita, la sua crescita, la sua fine: tutto è espressione della potenza impersonale della Natura, che produce e trasforma secondo un ordine eterno. I meli non sbagliano: non si credono altro dalla Natura che li genera. Non si immaginano individui separati. Noi sì. Noi ci pensiamo autonomi, padroni di una vita che, in realtà, ci attraversa. Scambiamo la potenza che ci costituisce per un merito nostro. Ma non ci siamo fatti…

Turnover serrato

Giovedì, 03 Aprile 2025
Trasportavano un vecchio malandato al pronto soccorso. Guardavo la busta di urina agganciata alla sua sedia a rotelle, e una voce dentro di me diceva: "Finirai uguale. Hai solo il peggio davanti." Per correggere quella predizione, mi venne da infilare me e il vecchio dentro il sistema di Spinoza: la natura (o Dio, o sostanza), che nel suo porsi necessario implica il simultaneo esserci di infiniti modi. Sassi di fiume, satelliti di Giove, ramarri, esseri umani. Io e lui. Tutto,…
Nella storia del pensiero non mancano visioni rigidamente deterministiche, e tra queste spicca quella di Spinoza. Egli concepisce l’esistenza come interamente governata da una necessità impersonale, una sostanza eterna e autosufficiente che non persegue alcun fine. Tutto ciò che esiste non può che esistere, tutto ciò che accade non può che accadere. Non vi è spazio per l’iniziativa individuale, per un’autentica libertà personale o per un soggetto autonomo: in questa prospettiva rigorosamente deterministica, il soggetto non è altro che un…

L’equivoco

Giovedì, 20 Marzo 2025
Ho trovato una certa affinità tra la metafisica di Spinoza e alcune tradizioni filosofico-spirituali orientali, in particolare l’Advaita Vedanta. Entrambe cercano di conciliare due piani apparentemente inconciliabili: l’esperienza finita e temporale dell’individuo con una realtà eterna, necessaria e impersonale, che lo precede e lo contiene. Nell’Advaita Vedanta, la realtà ultima (Brahman) è unica e onnipervadente, mentre l’individuo (jiva) ne è solo un riflesso inconsistente, motto ricorrente dei vedantini è l’espressione “nessuno nasce, nessuno muore” quindi si è, impersonalmente, eterni. Per…

Tragica tensione

Lunedì, 17 Marzo 2025
Se il chicco di grano caduto in terra non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto. Sub specie temporis (sotto la specie del tempo) vediamo individui che nascono, che desiderano essere e perdurare, che vogliono cose e perseguono fini poi muoiono, mentre sub specie aeternitatis (sotto l’aspetto dell’eternità) abbiamo puro funzionamento impersonale necessario: le leggi della logica, le strutture dell’essere, l’ordine del cosmo. L’ordine dell’universo è impersonale, l’uomo no. Vige, dunque, una tragica legge: più sei qualcuno più…

Dio ossia la Struttura

Mercoledì, 12 Marzo 2025
La cacciata dall’Eden può essere letta come una metafora del nostro distacco da una condizione originaria di totale armonia, un’esistenza in cui fluttuavamo liberi e appagati, tanto da non sentire alcun desiderio. Non è chiaro se questo stato primordiale sia da ricondurre a una dimensione ancestrale o a quella oceanica intrauterina; ciò che è certo è che, uscendo da quello stato, siamo entrati in strutture che mediano la nostra percezione della realtà. Il linguaggio verbale, ad esempio, ci consente di…

Sublime ficaria

Lunedì, 10 Marzo 2025
Non so per gli animali, ma per le piante ho constatato una diffusa smania tassonomica: “Come si chiama questa?” E chi lo sa elargisce con soddisfazione il proprio sapere: “È Ranuncolo ficaria.” E quest’altra? E così via, senza fine. Comprensibile: dare un nome apre molte porte. Serve alla scienza – questo è l’Ippocastano, contiene Escina, utile contro le emorroidi. Alimenta l’immaginario – queste sono le bacche velenose dell’Atropa belladonna, proprio quelle che Hansel e Gretel trovavano nel bosco. Nutre il…

Paradigmi teologici

Mercoledì, 05 Marzo 2025
Da sempre la metafisica occidentale ipotizza un possibile sostrato permanente, una qualche essenza necessaria, che permette alle cose di essere. Concetto cardine è quello aristotelico di sostanza, confermato e rivisto da differenti angolazioni in tutta la tradizione metafisica occidentale, concetto molto utilizzato dalle teologie cristiane. Invece nelle metafisiche orientali quello di sostanza è un concetto meno centrale, quasi assente, talvolta negato radicalmente. Ma a Est come fanno gli enti a essere, se sprovvisti di una causa prima necessaria? Da quelle…

Che ne so?*

Giovedì, 27 Febbraio 2025
E’ più dogmatico presumere che dopo morti continueremo a essere o è più dogmatico ritenere che finiremo del tutto? Visto che “nessun occhio ha visto, né orecchio ha udito” cosa accadrà dopo, meglio abitare il mistero senza volerlo forzare in risposte univoche, in fin dei conti il mistero è fertile proprio nel suo essere irresolubile. Ma soggiornare nel mistero, in questo fecondo "non sapere", è però un’arte[1] insidiosa: se lo abitiamo in modo attivo iniziamo a formulare ipotesi a raffica,…

DNA culturale

Lunedì, 24 Febbraio 2025
Ci sembra di vedere il mondo capaci di cogliere il “vero” e il “reale”, invece lo vediamo filtrato dai nostri sensi e mediato dalle tradizioni culturali d’occidente[1]. Ereditarietà culturale tutto sommato vantaggiosa, pur con tutti i disastri che abbiamo prodotto qualcosa di buono l’abbiamo anche fatto. Però non sarebbe male accorgersi d’essere intrinsecamente condizionati[2], al punto che pensare con la propria testa è forse opzione impraticabile. Oltre che accorgerci della connaturata connessione con questo DNA culturale, non sarebbe male provare…

Gap

Martedì, 18 Febbraio 2025
L’editing genomico che permette di correggere errori genetici c’è da pochissimo tempo, e lo smartphone uscito quest’anno funziona meglio di quello dell’anno scorso. Si sa, scienza e tecnologia vanno sempre avanti, progresso lineare e costante, cumulativo e irreversibile. Assuefatti da questo miglioramento ci può sembrare che tutte le cose progrediscano così, e invece per la politica, la filosofia, le arti, l’etica, insomma per tutto ciò che non è scienza e tecnologia in senso stretto, il discorso si complica. Anche se…

Estromissioni fatali

Sabato, 15 Febbraio 2025
Ma com’è che ci siamo ridotti così? Per capirci qualcosa ho provato ripercorrere la storia della filosofia moderna[1], per concludere che prima c’era Dio poi è morto e l’Io ne ha preso il posto. E la Natura? Perlopiù estromessa[2], talora annichilita, e da Dio e dall’Io. Forse il problema sta tutto qui. _______________________________________ 1 Grazie al saggio “Dio, uomo e mondo”, nella metafisica da Cartesio a Nietzsche. Traduzione e cura di Orlando Franceschelli; Donzelli editore. 2 Non mancano filosofie che…
L’immediato constatare di non sapere ci spinge a indagare, indaga oggi, indaga domani, si conoscono tante cose mentre altre ci restano sconosciute[1], così dopo una vita trascorsa a imparare e conoscere si raggiunge la meta di un consapevole e informato sapere di non sapere. Conscio e informato, per questo ben diverso dal non sapere di partenza. Questa consapevolezza è uno stato strano che può annichilirci se ci abbarbichiamo a noi stessi, però staccandoci un po’ da noi questo conscio non…

Uno e triplice

Lunedì, 10 Febbraio 2025
Il monaco erborista è tipo enigmatico e sfuggente, fra Dio, Io e Natura non si capisce in che direzione si muova, la verità è che neppure lui sa da che parte andare. Da giovane tutto gli era chiaro: il Creatore aveva fatto lui e la natura e le piante medicinali erano la farmacia del Signore, ma senti il fetore diabolico di una pianta velenosa oggi, ingurgita l’alcaloide di una pianta psicotropa domani, di quelle buone, di quelle che in un…

Grandangolo

Mercoledì, 05 Febbraio 2025
Questa mattina gli è venuto di vedere lui e il mondo sub specie aeternitatis, sotto l'aspetto dell'eternità. I problemi erano ancora tutti lì, eppure in qualche modo redenti. Questione di punto di vista, d’angolo, di profondità di campo.

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