BLOG DI BRUNO VERGANI

Radiografie appese a un filo, condivisione di un percorso artistico

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Cul-de-sac

Mercoledì, 24 Luglio 2024
Senza nomi non potremmo comunicare e neppure concettualizzare, non ci sarebbe più scienza e finirebbe la civiltà, però nel piccolo orto botanico che sto allestendo eviterò di mettere il cartellino col nome davanti alle piante, com’è d’uso. Basterà guardarle e odorarle, ognuno a modo suo, e ciò che accadrà accadrà, perché l’orto botanico non l’ho approntato per sapere i nomi delle piante ma per vedere Dio. Il problema è che in questa parte di universo ci troviamo in circoscrizioni anguste…

Nondove

Venerdì, 19 Luglio 2024
Camminando in una fitta lecceta mi ero imbattuto in una radura perfettamente circolare, in quell’aprirsi mi ero sentito sparire e più non c’ero più diventavo eterno. Vi sono luoghi particolari dove è evidente che il massimo dell’immanenza coincide con il massimo della trascendenza. Maria Zambrano aveva visto, con Sokurov[1], uno di quei luoghi nell’inatteso e improvviso aprirsi di una radura. Un nondove fra l’ombra e la luce, fra conscio esterno e inconscio interno, e forse pure fra fisica classica e…

Invalicabile coazione culturale

Domenica, 07 Luglio 2024
C’è chi vede le parole come semplici etichette che appiccichiamo alle cose, in modo da inventariare il mondo e comunicarcelo, chi invece vede le parole traboccanti di valori intrinseci, sia semantici che simbolici[1]. Anche se è forse riduttivo affermare che le parole sono nient’altro che arbitrii condivisi, com’è anche esagerato sostenere che trabocchino di potenza propria, fino al punto da creare realtà[2], è però innegabile che parole e cose siano intrecciate indissolubilmente perché pensiamo, necessariamente, per mezzo delle parole[3]; va…
Dalle mie parti t’imbatti in pietre così belle da sentire ammirazione, una sorta di empatia. Esperti in questo genere di sensazioni dicono che si tratta di esperienza estetica mica empatica[1], eppure percependo il loro potente generarsi, per sua stessa natura, si avverte la sensazione che in esse alberghi una sorta di iniziativa, di identità, di vita. ______________________________________ 1 Spiegano che l’inorganica pietra non fa altro che rispecchiare sensazioni e pensieri che gli proiettiamo addosso.

Divino vuoto autorale

Sabato, 29 Giugno 2024
Stufi del proprio Io artisti dadaisti e musicisti d’avanguardia un po’ Zen, tendono a realizzare opere non autorali. Siccome nel fare qualcosa non è facile omettersi, per neutralizzare ragione e sentimento personale si affidano a processi automatici e aleatori, tipo abbinare note o movimenti del corpo con il risultato del lancio dei dadi e diavolerie simili. Un agire senza intenzione, ciò che vien viene come se fatto da nessuno invece che da qualcuno. Però il volere annientare l’intenzione personale è…

Deus sive Natura

Venerdì, 21 Giugno 2024
L’immanenza della natura si manifesta da sé senza necessità di volerla, cercarla, amarla, meritarla; funziona senza giudicarci e non chiede di crederle. E’ il soprannaturale che se non accetti sue strambe ortodossie sale subito di giri e ti tiene il broncio.

Sociologia empirica

Martedì, 18 Giugno 2024
E’ facile fare sociologia basta guardare la gente alle undici e mezza nel largo di un qualche paesotto, tra il centro e la periferia. Femmine tatuate accompagnano cani a volte bambini, una tutta lisciata attiva occhiate dai maschi mentre entra in lavanderia, anziani arzilli escono dall’ufficio postale, anziani sciancati comprano cipolla di Tropea. E mentre l’autista gagliardo consegna il semiasse al meccanico, vedi che ciò che tiene insieme le persone, in sé e tra loro, è il lavoro; fondati sul…

Produzioni culturali

Martedì, 11 Giugno 2024
Venerdì scorso passeggiando nel giardino sono diventato miscredente. Tutto d’un botto ho visto che il teismo è un costrutto culturale, un prodotto del linguaggio umano[1]. Rispetto al funzionamento naturale il Dio personale e creatore è roba provinciale di fresca data intrinsecamente obsolescente. Che me ne faccio? ___________________________1 Dio disse: “Sia la luce!” E la luce fu (Genesi); Il Verbo si fece carne (Vangelo di Giovanni); La prima cosa che Dio creò fu il calamo. Poi creò la tavola e disse…

Peccato originale

Domenica, 02 Giugno 2024
Ciò che vi è di più profondo, nell’uomo, è la pelle. (P. Valéry) [1]. E’ rara, piomba a caso, dura pochissimo, però a volte ci accade l’innocenza percettiva d’Adamo e Eva nell’Eden, è che per esserci e mantenersi dev’essere esperienza di nessuno non appena la comunichiamo, anche solo a noi stessi, la distorciamo, solo a pensarla si spezza in due qua l’immagine là la cosa. __________________________________ 1 L’idea fissa o due uomini al mare, Theoria, Roma-Napoli 1985, p. 60.

Realtà virtuale

Venerdì, 31 Maggio 2024
Ma i bambini appiccicati di continuo agli smartphone saranno ancora capaci di vedere il mondo reale? Forse non c’è motivo di preoccuparsi, la percezione in presa diretta della realtà naturale l’abbiamo già persa da un po’, suppergiù dal paleolitico quando qualcuno inventò suoni e segni[1] per rappresentare le cose. _________________________________1 Platone nel Fedro argomenta così: "Ho udito narrare che presso Naucrati in Egitto c’era uno degli antichi dei, […] il suo nome era Theuth. Dicono che per primo egli abbia…

Zoosemiotiche

Sabato, 25 Maggio 2024
I castori fanno dighe, le rane gracidano e noi facciamo parole che dicono il mondo, ma dai oggi, dai domani, le parole sono diventate tanto autonome e presuntuose da surrogare il mondo e persino trascenderlo[1]. Però in questo accumulo culturale e un po’ feticistico[2], di tanto in tanto irrompono nel nostro corpo impressioni prime in presa diretta, lì la grazia di non avere parole, di non trovare le parole, di rimanere senza parole, ci emancipa finalmente dal regime dell’umano linguaggio[3].…

Aconitum variegatum

Martedì, 21 Maggio 2024
La pianta era fiorita e aveva dentro veleno sufficiente per accopparlo ma lui non la vedeva, però non appena il giardiniere gli aveva detto il nome la pianta gli appariva in tutta la sua pienezza. Di rado percepiamo direttamente le cose, capita giusto facendo l’amore, schiacciandoci il dito col martello, guardando negli occhi il cane che ci vuol bene e poco altro, solitamente vediamo le cose in differita, inserendole in un dato ordine interpretativo fondato e codificato sul linguaggio. In…

Menti biforcute

Domenica, 19 Maggio 2024
Gli esponenti delle tradizioni sapienziali orientali che affermano l’insussistenza dell’Io, di solito non rischiano disturbi psichici di depersonalizzazione e derealizzazione o derive pessimistiche, neppure esiti nichilistici, quasi certamente perché occorre essere saldamente qualcuno per affermare scientemente d’essere nessuno. Forse il punto è che, da oriente a occidente, siamo animali con mente biforcuta e nonostante i numerosi tentativi di unificare la realtà, fluttuiamo di continuo fra concetti pratici e idee trascendentali, fra materia e spirito, fra corpo mortale e anima immortale,…

Tanti, unici, effimeri.

Martedì, 14 Maggio 2024
Il mondo naturale è così complesso che non esiste una pianta spiccicata a un’altra, dovrebbe essere, dunque, l’individuo -invece della specie com’è d’uso nella botanica sistematica- l’entità base per inventariare e catalogare le piante del mondo. Ma in fin dei conti non può essere che così come si sta facendo, sia perché in natura gli individui, piante o animali che siano, sono innumerabili e ancor di più perché durano poco, anzi pochissimo nella timeline della storia naturale. Dato che come…

Ontologia animale

Sabato, 11 Maggio 2024
Siamo cambiati e con noi sono mutate le cose intorno e tante persone che conoscevamo non ci sono più, eppure questo continuo divenire è come se poggiasse su un sostrato stabile. Fondamento che percepiamo dentro di noi nella costante e immutata consapevolezza d’esserci; che sperimentiamo fuori di noi nell’esistere del mondo che, seppur nel continuo mutare, ci appare sempre e comunque essere invece di non essere. Immortalità di colui al quale non interessa essere lui ma semplicemente essere, imperituro come…
Ma non è che il militante, quello che si dice buono, quello che vuole il bene, sempre e tutto impegnato nel risolvere lo scostamento fra il mondo com’è e come invece dovrebbe essere, sia lui sbagliato e non il mondo? In effetti ci vuole non poco ego trip per sentenziare di continuo come dev’essere il mondo. Labile il confine fra l’essere eroe o caso umano per chi non accetta che ci sono anche cose che lo travalicano, che non tutto…

Ontologia nevrotica

Martedì, 30 Aprile 2024
Ho lasciato perdere filosofia e politica e sono andato a zappare, nel farlo mi sono dimenticato di me e il mondo si è pacificato. Verosimile che questa naturale percezione d’essere non mediata dall’io era quella che vivevamo i nostri antenati ancestrali, ma a un certo punto qualcuno piazzò una pietra nella radura per onorare il cadavere del compagno, un altro ficcò un palo in cima alla collina e iniziò a adorarlo inventando il soprannaturale. Ad un certo punto abbiamo iniziato…

Guernica

Giovedì, 18 Aprile 2024
Negli ultimi tempi mi viene da curare il giardino in ogni più piccolo particolare, forse troppo. Stamattina ho avvertito in quella perfezione un’energia nevrotica, maniacale. E’ che più il mondo si sfascia e più mi viene da migliorare il pezzettino che ho intorno, non per salvare il mondo -sarebbe un delirio affermarlo- ma per salvare me stesso.

In grazia di Dio

Lunedì, 01 Aprile 2024
Tu sai cos’è bene e cos’è male, tu vuoi e puoi scegliere il bene e rifiutare il male. Certezze che, suppergiù, funzionano nei tribunali, ma non appena fuori da lì producono poco bene e tanti Io ipertrofici che, moralmente, tutto suppongono di sapere e di potere. Per certi versi la concezione della grazia divina -se si potesse riferirla alla natura depurandola dalle dottrine teistiche che l’avvolgono- contiene come un nucleo di verità, perché vicina a quegli istanti rivelatori del significato…

Uno-tutti

Giovedì, 28 Marzo 2024
Il concetto di Dio come somma e unità di tutto ciò che vive, espresso con sfumature differenti dal Deus sive Natura (Dio ossia la Natura) all’Uno neoplatonico, dalla filosofia Ubuntu che seguiva Nelson Mandela all’“uno-tutti” e al “tu-tutti” formulati da Aldo Capitini[1], ancor prima di produrre un’etica esprime una ontologia: tu sei tutti gli altri[2]; tu sussisti perché noi siamo. Se le cose stanno così va da sé che mi prodigo per l’altro non perché mi sforzi precettisticamente di farlo,…

Compresenze

Venerdì, 22 Marzo 2024
Aldo Capitini osservava che fare reale esperienza di quelli che ci hanno preceduti in questa esistenza sentendoli qui presenti, “fa sì che scompaia la pretesa di rivedere i morti tali e quali essi furono, con le loro abitudini, i loro modi, e quasi il loro linguaggio, la loro fisionomia se non le loro vesti. La compresenza [di vivi e morti] toglie via questa idolatria o chiusura della finitezza storica”[1]. Vale a dire il morto non è riducibile all’individuo e alla…

Va da sé

Lunedì, 11 Marzo 2024
Una madre che allatta convince il figlio semplicemente dispiegandosi, senza necessità di argomentare alcunché. Potenza dell’omettersi, del dimenticarsi, dello sbarazzarsi di sé.

Proficua lacerazione

Mercoledì, 06 Marzo 2024
Lacerati fra il desiderio d’esserci e l’impermanenza data dal continuo divenire che muta tutte le cose, escogitiamo sistemi per non spaccarci in due. Sono tante le strategie per smorzare l’attrito fra essere e non essere, dalle più sfumate come la sottile soddisfazione di consegnare i personali cromosomi alla progenie, o il proprio sapere agli allievi, così da persistere un po’ di più, fino alle più chirurgiche ed estreme, dal credere ad un Creatore di un io personale stabile e imperituro,…

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