BLOG DI BRUNO VERGANI

Radiografie appese a un filo, condivisione di un percorso artistico

NOTA! Questo sito utilizza i cookie e tecnologie simili.

Se non si modificano le impostazioni del browser, l'utente accetta. Per saperne di piu'

Approvo

Ars moriendi

Sabato, 17 Dicembre 2022
Si era preparato così bene a morire che non era più capace a vivere.

Teomachia mancata

Venerdì, 17 Giugno 2022
L’inaspettata malattia si era risolta alla svelta senza conseguenze, però non più faccia a faccia col possibile epilogo personale era svanita l’opportunità di diventare finalmente una persona migliore, addestrando la mente, riflettendo, accettando, affrontando, così rientrato il pericolo era tornato il pirla di prima, il pirla di sempre.

Approccio proattivo

Giovedì, 07 Ottobre 2021
Compiuti i settant’anni proprio non riusciva a fare a meno di se stessa, così aveva deciso di procrastinare il più possibile la morte ottemperando tutti i protocolli sanitari richiesti dalle sue parti per le signore di quell’età. Protocolli cardiologici per esserci ancora, ancora e ancora, vascolari, dietetici, ematologici, endocrinologi, epatologici, ‎gastroenterologi‎, geriatrici, immunologici, infettivologi, istologici, nefrologici, neurologici, odontoiatrici‎, oftalmologici‎, oncologici, ortopedici‎, otorinolaringoiatrici, pneumologici‎, ginecologici ed è campata fino a novantasei anni, impegnando per ventisei anni l’ottanta per cento del suo…

Provvidenza infernale

Giovedì, 12 Agosto 2021
Non cade foglia che Dio non voglia. Provvidenza infernale nelle circostanze che incontriamo per la via. Circostanza: messa in scena di regista occulto forse superiore, accadere della volontà di Dio, del dio che ci tallona, della vita che ci tampina, rendez-vous dell’io con l’universo che svela l’ordine del mondo nel suo prefissato divenire. Sia che passiamo in perfetto orario proprio da lì, che in anticipo da tutt’altra parte, l’onniveggente ordine provvidenziale ci pedinerà spietato manifestandosi preciso nella circostanza che incontreremo,…

I dolci delle suore

Sabato, 29 Agosto 2020
La signora acquistava ogni domenica dolci nel convento di stretta clausura davanti casa, uno di quei conventi spagnoli col camposanto nel giardino e le novizie bambine. Diventata amica della suora portinaia la vicina si era offerta per far da tramite fra convento e mondo esterno, in caso di necessità le suore l’avrebbero trovata al terzo piano nella palazzina di fronte. Passavano gli anni e nessuna suora si faceva viva, ma trascorsi tre decenni il campanello suonava e si presentava l’ormai…

Disperazione grammatica

Mercoledì, 18 Settembre 2019
Se n'era fatto una ragione, non poteva procrastinare ancora, doveva conformarsi alle Linee guida per l’uso corretto del genere. Una mail che stava per scrivere ad un gruppo di amiche e di amici era la buona occasione per mettersi alla prova, finalmente quel suo desiderio di emanciparsi da cripto misoginie ereditate poteva tradursi in grammatica e sintassi e migliorare un po' il mondo. Mosso da abitudine e ingenuità stava per attaccare con il solito “Cari amici”, che come la costola…

Il passante

Mercoledì, 13 Marzo 2019
Osservo il primo che passa, forze oscure gli abitano dentro nel suo complicato esistere in questo mondo. Nell’indifferenza di molti e ostilità di qualcuno il suo corpo decade rapido per morire, e lui lo sa. Eppure tira dritto retto da forze contrapposte altrettanto potenti, tutte da indagare.

Specchio delle mie brame

Mercoledì, 05 Dicembre 2018
Immagine, metafora, simbolo, incantesimo, il doppio, l’oltre, il talismano, Narciso, irrompevano in scena quando la bambina si guardava nei grandi specchi del papà, il sarto del paese. La zia l’aveva avvertita: « Attenta che nello specchio appare il diavolo! », è che non voleva che la pargola diventasse vanitosa, non aveva capito che la nipotina si guardava per riconoscersi e scoprirsi. Faccenda complicata sapere chi si è, così più si guardava e meno s’individuava. Si sa, è il rapporto con…

Sora nostra morte corporale

Sabato, 04 Novembre 2017
Eccolo seduto all’ultimo tavolo del caffè in centro che pigia i tasti della calcolatrice sul suo smartphone, ormai anziano come lui. Siccome la pensione non gli basta per campare e di forze non ne ha più deve attingere dai pochi risparmi rimasti. Calcola quell’irreversibile erosione mensile moltiplicandola per l’aspettativa di vita dei maschi italiani della sua età, come fanno quelli delle assicurazioni. D’improvviso lo vedo soddisfatto, la provvidenza esiste per davvero! : se per un qualche scherzo del destino non…

Tiepido inferno

Mercoledì, 14 Settembre 2016
Eccolo in coda allo sportello, in fila alla cassa, all’imbarco, al semaforo e al passaggio a livello chiuso, sulla porta della bottega che aspetta il cliente e al telefono ad attendere risposta dall’operatore, nella sala d’attesa gremita mentre pensa agli anni che lo separano dal maturare la pensione, eccolo finalmente sdraiato sul letto dell’ospizio ad aspettare l’epilogo. Fine. E negli intervalli tra tante attese? S’intratteneva con passatempi.

Rolling on the river

Lunedì, 22 Agosto 2016
Galleggia sul fiume, si muove lenta verso di me, forse è una vecchia porta, forse di chiesa. Fa da zattera a un figuro, dalle dimensioni è un ragazzino, no è un vecchio rattrappito.Che vuole? Dorme profondo.Chissà da dove irrompe profumo di caprifoglio così dolce che vira al fecale. Non è lui che puzza, lui è secco non produce secrezioni. C’è anche l’amore secco che sa di faggio stagionato.Forse è una vecchia porta, forse di chiesa, sopra nessuno.

Il genio

Venerdì, 08 Maggio 2015
Il genio da vecchio è un po’ bizzarro e da giovane mica tanto normale. Sai bene cosa sto dicendo se hai avuto l’occasione di incontrarne qualcuno, in una esistenza non più di un paio per i più fortunati. Noto lo scostamento tra il suo ordinario vivere quando, un po’ imbranato, si allaccia le scarpe, si nutre, urina e dorme, da ogniqualvolta che, improvviso, entra nel suo ruolo vocazionale nella materia dove è genio: lì smette di ridere e anche di…

Il botanico

Venerdì, 28 Novembre 2014
Preferiva le specie a fioritura modesta; giudicava pornografiche le fioriture appariscenti. Nei colori sfrontati dei petali scorgeva il rozzo infierire della forza che trasforma, prima o poi, tutti gli uomini in terra. Incontrava conferma alla sua estimazione nei cimiteri, così traboccanti di oscene corolle.

L’impantanato

Mercoledì, 24 Settembre 2014
Seduto sul cesso repentino gli si era attivato un remoto ricordo: aveva, più o meno, due anni e nell’osservare il fuoco di una stufa percepiva di esistere. Fuoco d’essere sorto spontaneo non sapeva da dove, non conosceva il perché, non sapeva come. Immenso senso di essere che, trascorsi decenni, sentiva ancora lì, immutato. Teorizzava che tale sensazione era l’unico capitale che aveva e nel contempo l'unico problema. Intanto, indifferente a essere e divenire, la peristalsi del colon gli accadeva perfetta.…

Tragico assoluto inedito

Domenica, 14 Settembre 2014
Insoddisfatto di assemblare fotocopie voleva emanciparsi da tutti i pensieri che già esistono. Nel voler raggiungere l’inedito assoluto aveva cestinato ogni materiale di partenza cessando di ragionare a tema per improvvisare sul niente, ma nulla era riuscito a dire. Nella ricerca dell’immacolato mai detto aveva allora tentato la variante spiritualistica, quella mistica che esclude il pensiero per fondarsi sulle sensazioni. Si sa, le sensazioni personali elargiscono parvenza di unicità. Lì è schiattato rapido in beata pietrificazione. Avrebbe potuto emanciparsi dall’avarizia…

Gli insaziabili

Lunedì, 25 Agosto 2014
Il professore aveva fatto scrivere nella cartella clinica: «Si sospendono gli oppiacei in qualsiasi forma e dosaggio e si prosegue la terapia antalgica con non steroidei: Naprossene sodico mg 550; 4 capsule due volte al dì dopo i pasti». Dopo pranzo n’avevo ingurgitate due ma il dolore alla gamba imperversava ancora. Un’infermiera si era accorta che nessuno veniva a trovarmi, mi si era avvicinata per sussurrarmi che nell’ospedale c’erano due gruppi di volontari che aiutavano i malati: la “Pia Associazione…

Metafisica del vino bianco

Martedì, 12 Agosto 2014
Catturava il potere che alberga nelle piante, il rizoma di Aconitum napellus fluttuava esausto nel vino bianco, macerava da dodici giorni e il principio di morte era tutto digerito e migrato nel vino. Agitava il macerato verdastro con un ramo di olmo, odorava le note metalliche dell’alcaloide. Tre gocce del preparato non gli avrebbero procurato alcun effetto, dieci lenito un po’ i dolori dell’artrite, quindici elargito un inutile eccesso di salivazione, sedici intorpidimento della mani e formicolio. Venti sarebbe morto.…

L'anemico

Venerdì, 11 Luglio 2014
Pallido ingurgitava una strana manna che pioveva dall’alto. Dolciastra, appiccicaticcia, bianca come lo yogurt scrematissimo solo un poco più eterea. Prendeva la vita come veniva, si intratteneva accettando tutto quello che accadeva, convinto che il mondo fosse predeterminato da una forza superiore, da un regista occulto onnipotente che faceva accadere le cose, tutte le cose. Primo comandamento: mai prendere iniziativa, mai prendere la paternità dell’azione. Rimanere quieto fuori dal gioco, sempre qualche metro più in qua, o più in là,…

Opel Kadett

Giovedì, 27 Marzo 2014
Primavera, sette anni dal divorzio e mi arrivava una strana mail: «Sono de Parigi, perdone el mio italiano. Faccio il suo stesso lavoro pienso de venire in Italia il mese prossimo. Pensavo a una collaborazione, se l'interessa porrei venire a incontrarla». Rispondevo d'impeto: «Avrei molto piacere di incontrarla, anzi potrei ospitarla». Proprio quel giorno dalla Opel Kadett cominciavano a uscire rumori dal cruscotto una specie di crepitio, un pugno sopra e smettevano. Single mi ero sdraiato sotto al volante per…

C’è

Lunedì, 24 Marzo 2014
Indagine conclusa, esiste davvero. Tutti gli ex studenti hanno confermato: nell’opaca galassia scolastica un insegnante si è distinto e permane potente. Diverso dai suoi colleghi per originalità, qualità e meriti ha stimolato l’impensabile. Di scienze naturali, di latino, talvolta di disegno tecnico, femmina o maschio, maestra elementare o professore universitario uno capace di segnare e espandere l’esistenza c’è stato per tutti. Forse è sempre lo stesso, avatar esperto in bilocazione, capace di migrare di corpo in corpo, di tempo in…

Lì per lì

Domenica, 09 Marzo 2014
Cercava su Facebook il compagno di scuola che non vedeva da quarantadue anni e non c’era, ma un giro su Google immagini e ecco apparire la faccia: una cosa, lì per lì, orribile. Ma cosa gli era successo? Cosa gli avevano fatto? Possibile che il vivere faccia così male? Aveva ripreso a guardarlo: più lo osservava e più la vecchia faccia diventava valorosa. Un valore discreto e strano. Lì per lì non si era accorto.

il Donatario

Domenica, 23 Febbraio 2014
Forse ognuno ha quello che si merita e lui era lì per accettare un terreno in dono. Ascoltava il notaio citare monotono numeri di particelle e cognomi di confinanti, ma improvvisa la svolta: sente il suo nome seguito da un«che con animo grato accetta».Sarebbe bastato un «che accetta» per formalizzare la donazione, che bisogno c’era dell’animo grato? Passi “grato” che tanto assomiglia a “gratis”, ma scrivere “animo” che tanto assomiglia a “anima” in una formula giuridica è davvero roba pericolosa;…

Finale di partita

Giovedì, 13 Febbraio 2014
Era uno strano. Non gli sarebbe piaciuto morire pregando una mamma celeste, non riusciva a immaginare modo più stupido per congedarsi dal mondo. Nell’epilogo avrebbe preferito almanaccare di essere lui Dio stesso, in subordine gli sarebbe andato bene anche addormentarsi con gli alcaloidi dell’oppio in un mix neoplatonico, mistico e induista insieme: Plotino, Maestro Eckhart e Veda, emulsionati nel suo apparato psicosomatico dalla morfina. E’ che, in quel momento, non avvertiva sostanziale differenza nel morire a cinquant’anni, sessanta, novanta o…

Copyright ©2012 brunovergani.it • Tutti i diritti riservati