Una delle tre compagne militanti del Sessantotto aveva continuato, nei decenni a seguire, ad impegarsi politicamente per l’emancipazione delle donne e un mondo più equo. L’altra era andata in India abbracciando la spiritualità orientale, la terza era diventata psicologa. Ricordo che ormai settantenni si erano ritrovate per scrivere un libro a tre mani, che testimoniasse come quei loro differenti percorsi erano, tutti, espressione dello stesso nucleo rivoluzionario vissuto in gioventù. Il progetto editoriale saltò dopo pochi giorni, avevano litigato così tanto da togliersi il saluto. Nessuno pretende l’avverarsi di quell’utopia che voleva uniti tutti gli abitanti del mondo, ci saremmo accontentati di loro tre.
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Frammenti Autobiografici
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Lunedì, 09 Marzo 2020 11:10
inviato da
Augusto
Sei fantastico, Bruno !