Radiografie appese a un filo, condivisione di un percorso artistico
Più si entra e si dice con precisione il dettaglio circoscritto di luoghi geografici e psichici e più si entra e si dice uno spazio universale, planetario, cosmico.
Per certe cose ci dev’essere una qualche strana legge che fa sì che più stringi e più allarghi.
Giovedì, 05 Marzo 2020 08:40
inviato da armando caccamo
Fossi un neutrino e ne avessi coscienza, attraverserei un blocco di marmo avendo pochissime possibilità di incontrare materia o campi di forze e viaggerei, io astronauta, guardando gli atomi e le molecole del marmo come fossero stelle e sistemi di stelle e pianeti e poi galassie e resterei stupito dall’infinità degli spazi e mi interrogherei del significato della mia esistenza e di tutto ciò che mi circonda.
Fossi Dio e ne avessi coscienza, osserverei il mondo come un blocco di marmo posato sul banco da lavoro e mi chiederei se tutto questo ha un senso.
Ma sono un uomo che ne ha coscienza e osservo di notte le stelle e le galassie e gli infiniti spazi e provo sgomento solo all’idea di chiedere…. il perché di tutto questo.
....... così scrivevo molti anni fa .......
Lunedì, 09 Marzo 2020 09:35
inviato da germano federici
un po' come con i frattali, in cui la struttura del tutto è identica a quella del componente minore. Con la differenza che nei frattali vedi il tutto comunque sotto la medesima legge matematica. Nella realtà il tutto lo puoi solo intuire partendo proprio dal componente minore. Eppure i fisici, zoomando sempre più in pofondità sperano di arrivare alla legge dell'unica forza che unifica tutte le altre. Ce la faranno?
Radiografie appese a un filo. Condivisione di un percorso artistico, davanti al baratro con angoscia parzialmente controllata.
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