Va dove ti porta il cuore?
Martedì, 16 Novembre 2010
Quelli che nell’esistenza sono andati dove li ha portati il cuore, sono poi arrivati da qualche parte? Dove? Come stanno? Quanti i realizzati dall’esperienza e quanti i disastrati? Quanti i graziati e quanti i disgraziati? Intendiamo un “dove ti porta il cuore” radicale, quello di Dante e Beatrice, di Romeo e Giulietta, di Renzo e Lucia; via del cuore alla Hegel: l’obliarsi in una alterità per realizzarsi attraverso la rinuncia a sé stessi; perdersi completamente nell’altro per poi ritrovarsi. Narrazione…
Scostamento
Venerdì, 22 Ottobre 2010
La distanza che il governo in carica esprime rispetto alle reali urgenze di molti italiani è macroscopica. Quando il portavoce di turno commenta la disoccupazione crescente si percepisce rapidi, dal tono e dalla semantica che utilizza, la sua estraneità e indifferenza per la tragica realtà di chi non ha più stipendio. Al portavoce poco importa d’essere empatico con persone che non conosce, lui vola alto, parla di macroeconomia, commenta con baldanza i dati numerici argomentando con metafore calcistiche, mentre coglie…
Status symbol
Lunedì, 11 Ottobre 2010
L’automobile è un oggetto di metallo e plastica che serve ad arrivare rapidi, comodi e sicuri a destinazione. Oggetto-strumento al pari di una forchetta, di una pinza o di una ramazza, per i quali l’utilizzatore chiede funzionalità, affidabilità e talvolta una estetica accettabile. Così nell'acquistare una vettura si chiede, compatibilmente al proprio reddito, che soddisfi specifici requisiti di potenza, sicurezza, economia e affidabilità. Tuttavia, a differenza di una ramazza, l’automobile è oltre che strumento anche simbolo per l’idea che l’oggetto…
Mutazione antropologica*
Sabato, 09 Ottobre 2010
Una conoscente mi riferisce: “Mia cognato l’altra settimana si è buttato sotto il treno”. Poi aggiunge soddisfatta: “L’hanno detto alla televisione”. Anche per loro, famiglia anonima di provincia, è arrivato il momento di notorietà: dieci secondi nel TG locale dove hanno pronunciato il loro cognome. E’ stata dura ma adesso esistono anche loro.*"Mutazione antopologica" formulazione originale di Pasolini. Fenomeno omologante e tragico che consiste nella distruzione, attraverso i media e la televisione, di ogni carattere spirituale e dignità umana dell’individuo.
Solidarietà
Mercoledì, 14 Aprile 2010
Un conoscente mi ha esposto convinto una teoria: oggi nessun italiano avverte il problema della sopravvivenza in quanto c'è sempre un genitore, un fratello o un parente che lo possono aiutare. Siccome un piatto di minestra lo si trova sempre possiamo scegliere, senza urgenza e indifferenti alla retribuzione, un lavoro che ci piaccia e ci soddisfi. Il problema della alienazione da lavoro o del dramma di chi lo ha perso sono quindi falsi problemi.La teoria dell’amico (progressista di sinistra) mantenuto…
E' lecito, a priori, giudicare uno sconosciuto dalla faccia?
Domenica, 28 Marzo 2010
Alle regionali mi hanno calorosamente consigliato di votare un tizio, ho guardato la foto e ho deciso rapido di non votarlo non solo perché non so chi sia, cosa abbia fatto e cosa intenda fare, ma anche perché la sua faccia non mi piace. Si dice che dopo i quarant’anni ognuno ha la faccia che si merita e quello lì non si merita la mia preferenza. Irragionevole ma lecito. E i simboli? Le bandiere? Significano davvero quello che comunicano se…
Empatia
Giovedì, 17 Dicembre 2009
Di tanto in tanto la sera mentre leggo ascolto musica alla radio. Ieri leggevo che secondo Robert von Ranke Graves, “la poesia -come noi la conosciamo- sarebbe una immagine estremamente sbiadita di antichi linguaggi che s'imponevano per la loro capacità di convincere. E questo perché non facevano ricorso alla metafora né al procedimento dimostrativo, ma si presentavano come pura immagine. Solo grazie a questo linguaggio poetico primordiale diventiamo capaci di vedere.” Alla radio la musica viene interrotta, il programma continua…