BLOG DI BRUNO VERGANI

Radiografie appese a un filo, condivisione di un percorso artistico

NOTA! Questo sito utilizza i cookie e tecnologie simili.

Se non si modificano le impostazioni del browser, l'utente accetta. Per saperne di piu'

Approvo

L’archibugio

Lunedì, 13 Marzo 2017
Girano di brutto quando rubano il frutto del lavoro, ma non gli sparerei nel culo manco con le cartucce a sale grosso, perché già impallinati per direttissima e senza appello alla pena di appartenenti alla categoria degli idioti & miserabili, con sentenza promulgata da loro stessi, esecutiva al compimento del reato. A ripianare la faccenda che agiscano le generali e universali misure e norme dell'umano diritto costituite, istituite, e socialmente condivise. In fin dei conti tolleranza personale zero è roba…

Superstizioni

Mercoledì, 08 Marzo 2017
Alcuni stoici meditavano immaginando e simulando gli eventi più terribili che potevano capitargli, una sorta di allenamento per permanere imperturbabili se fossero accaduti per davvero, in fin dei conti un tentativo di controllo assoluto della realtà. In Casi clinici Freud dettaglia storie di soggetti che, inconsapevolmente, facevano lo stesso. A differenza degli stoici erano mossi da fatti dolorosi realmente accaduti che rimossi erano proiettati nel futuro come eventi incombenti. In tale dinamica la meditazione stoica era sostituita e surrogata da…

in hora mortis nostrae

Domenica, 05 Marzo 2017
Il cattolico invocare la Madonna implorandola che preghi Dio nel momento della nostra morte (et in hora mortis nostrae), dimodoché in quel determinato istante tutto volga al meglio, come anche l’esercitarsi preparandosi con appropriate tecniche e mirate strategie per affrontare con vantaggio tale certo quanto imprevedibile momento, tipico di alcuni filoni del buddismo e dell’induismo, assomigliano all’allenarsi dell’atleta per la gara olimpica e alla prova di evacuazione in zona sismica; tensione finalizzata ad un supremo istante dove si deciderebbe tutto…

Il non detto

Martedì, 28 Febbraio 2017
Dall’allungamento del naso di Pinocchio a La voce del silenzio di Ranieri, da The sound of silence di Simon & Garfunkel alle osservazioni di Freud[1] fino al codice penale[2] e alle omertà mafiose, sappiamo che il non detto non è evento neutro ma, nel bene (consapevoli che il nostro sapere potrebbe essere parziale o errato, talora meglio tacere) e nel male (dissimulazione), un atto semiotico efficiente quanto il dire, capace di determinare uno stato di cose specifico.Il non detto tace…

Prima Nota

Martedì, 21 Febbraio 2017
«Una persona stupida è chi causa un danno ad un altra persona o gruppo di persone senza nel contempo realizzare alcun vantaggio per sé o addirittura subendo una perdita.» (Carlo M. Cipolla). Data dell’operazione, descrizione, importo, entrate, uscite e saldo di ciò che rimane in cassa. Tutti eseguiamo la prima nota, anche se non siamo imprenditori o professionisti. Pratica primigenia - dai bambini agli uomini preistorici - oltreché planetaria. In fin dei conti la prima pulsione di ogni individuo è…
La noia, il sentirsi schiacciati dal tedio, forse non è una malattia dell’anima e neppure problematica filosofica o psicologica. Non possiamo escludere che sia dinamica fisica, proprio come la fatica nel sollevare una lavatrice, la fitta nel pestarsi il gomito, o lo scottarsi col ferro da stiro: fa male sempre, fa male a tutti. Non è ancora chiaro “che cosa sia” il tempo, ma l’osservazione empirica universale indica che nel farne esperienza ravvicinata e prolungata procura dolore e sofferenza. I…

Olismo?

Venerdì, 03 Febbraio 2017
Linneo e Leopardi nel dire la stessa ginestra redigono statuti affatto differenti, eppure entrambi corretti a condizione che ognuno stia al posto suo. Per ben conoscere, oltre all’attitudine per la sintesi occorre la capacità di scomporre, differenziare e distinguere.

Gloria dell’inorganico?

Mercoledì, 01 Febbraio 2017
Non possiamo sorvolare sull’ossario nel cimitero, dimostrazione che andiamo all’inorganico, a patto che non glissiamo sull’altro movimento-accadimento che, non meno reale, ha visto, e vede, l’inorganico diventare organico, l’organico trasformarsi individuo animale e l’individuo farsi soggetto uomo. Del primo movimento che conduce alla gloria dell'inorganico possiamo spiegarne le cause e individuarne le leggi in quanto funzionamento. Che permane strano è l’altro movimento imponderabile nell'ultimo passaggio.

Sistematica per paradigmi

Giovedì, 19 Gennaio 2017
Un amico di Martina Franca m'aveva raccontato di suo padre che nella seconda guerra mondiale era sopravvissuto alla tragica ritirata dal Fronte orientale. Nella steppa russa si era rifugiato stremato sotto un carro e quasi assiderato gli era apparso un enorme cavallo bianco con sopra san Martino che brandendo la spada gli ordinava di rialzarsi per riprendere la marcia verso casa. In mezzo alle nevi sovietiche poteva anche apparirgli un qualche santo russo come salvatore oppure Shiva, invece gli era…

Sospensione dell’incredulità

Sabato, 14 Gennaio 2017
C’è chi estroverso è incline a vivere la circostanza in semplicità e chi introverso la vive riflettendo, anche se di solito mischiamo i modi le due differenti tipologie umane esistono, ognuna con i suoi vantaggi e svantaggi. Ciascuna tipologia non è, di per sé, necessariamente più sana e valorosa dell’altra, dipende dalla fattispecie. Un efficace strumento per indagare gli estroversi, mi sembra, il concetto semiotico della “sospensione dell’incredulità” (Samuel Taylor Coleridge, 1817), che adottiamo nel visionare film, teatro e opere…

Possibilità

Venerdì, 13 Gennaio 2017
Potrei constatare la natura nel suo ordinato procedere e fermarmi soddisfatto senza indagarne l’eventuale inizio, evitando di ipotizzarne un autore e un possibile motivo. Non so se questo indagare sia un incidente di percorso e superflua sovrastruttura oppure movimento sano e legittimo.

Amore?

Venerdì, 06 Gennaio 2017
Ho qualche indizio che le beatitudini evangeliche del Discorso della Montagna[1], narrazione rivoluzionaria - chi aveva mai detto robe del genere prima di Gesù di Nazareth? -, non sono dopotutto estranee ad aspetti del naturalismo e neppure alla metafisica dell’amore di Schopenhauer, quella che ci vede inconsapevoli zimbelli della Natura, che ottemperano al suo sommo decreto biologico finalizzato alla perpetuazione della specie. Forse nessun eroico e amorevole altruismo nel Discorso della Montagna, ma mera efficace strategia, quasi un tecnicismo, per…

Impersonarsi

Venerdì, 06 Gennaio 2017
Nell’imbatterci in posizioni di pensiero contrapposte alle nostre invece di attardarci in conflitti teoretici, ideologici, concettuali o dottrinali, un buon metodo per dialogare potrebbe essere quello di evitare qualsiasi astrazione per argomentare attraverso le personali, differenti e effettive autobiografie. Tra onesti dovrebbe funzionare.

Psicojukebox

Sabato, 17 Dicembre 2016
Macchina protesi umana: dalla leva al tornio, dalla ruota alla valvola aortica artificiale. In tale allacciamento uomo-macchina l’acme è verosimilmente espresso dallo strumento musicale (oggetto) attivato da mano e/o respiro d’uomo (soggetto), allacciamento oltre che fisico anche psichico e spirituale. Va inoltre osservato che tale netta distinzione tra soggetto e oggetto è, nel caso di specie, tutta da chiarire, in quando risulta già verosimile che un percussionista preistorico eseguiva su “suggerimento” dell’oggetto che percuoteva: lui agiva e quello (l’oggetto) rispondeva…

Uno mangia l’altro guarda

Sabato, 10 Dicembre 2016
Hans Küng nella sua autobiografia ricorda quando ragazzo faceva il bagno nel lago freddo e profondo della sua cittadina svizzera, descrivendo quelle nuotate percepiva: «l’io perdersi in una totalità più grande e onniabbracciante, senza con questo diventare una goccia d’acqua, ma restando me stesso.» Una sorta di naturalismo che non precludendo l’ipotesi di un possibile logos artefice dell'universo offre, di rimando, la possibilità per l’io - “D(Io)” - di non essere annichilito fagocitato dalla Natura, forza mastodontica quanto incosciente e…

Lettore-Autore

Giovedì, 01 Dicembre 2016
Nell’ascoltare o leggere una frase oscura o difficile si può lasciarla perdere e indifferenti tirare dritto rimanendo come prima, oppure prenderla per il bavero, smontarla parola per parola, locuzione per locuzione, chiarendo d’ogni elemento sconosciuto, o poco chiaro, il significato col dizionario. Ovvietà sovente disattesa. D’ogni parola, talvolta, sarà anche necessario individuare il peculiare significato come inteso dall’autore, indagine invece complessa che in taluni casi esigerebbe lo studio della sua opera omnia, tuttavia grazie a chi l’ha già fatto per…

Remare

Giovedì, 17 Novembre 2016
Interpretiamo l’esistente ordinandolo, da tutto l’essere individuiamo una parte e dandole un nome la riponiamo secondo un certo ordine in uno scaffale personale, pronta all’uso. Con semantiche misere o congrue, precisi o equivocando, inventariamo l’universo separando i soggetti dagli oggetti per sistemarli, per prescrizione o scelta personale, in specifiche e differenti categorie. Quantifichiamo e ordiniamo anche enti che non ci sono da nessuna parte eppure sono ovunque come i numeri, il tempo e le idee. I filosofi per intendersi rapidi…

Quid est veritas?

Domenica, 06 Novembre 2016
Se sussistesse La Verità assoluta, universale, integrale, immodificabile e unica; s’esistesse un’immacolata, perfetta, infallibile e compiuta attività teoretica, prima o poi nella colossale storia del pensiero tale verità definitiva saremmo giunti ad esplicarla con-fermandola univocamente in massa. Invece la storia della filosofia, dell’arte, della religione - pur con filoni di percorso non di rado operanti nel medesimo solco, oltre agli antichi classici evergreen - esprimono differenti, complesse e innumerevoli “verità” in costante moto, correlate alle storie dei popoli, ai tempi,…

To be, or not to be…

Venerdì, 04 Novembre 2016
Di norma si affronta e risolve una questione in quattro mosse: determinata la problematica si presuppone una soluzione efficace e attuata si verifica che funzioni. Procedura generalmente valida, dall’aggiustare lo sciacquone del cesso all’affrontare tematiche cruciali del vivere e del morire, di Dio e dintorni. Il problema è che nelle concezioni e ipotesi in corso d'opera per risolvere tali questioni ultime ci è preclusa qualsiasi sicurezza definitiva, necessariamente accertabile solo post mortem. Così, alla fin fine, non c’è completa differenza…

Teocriminologia applicata

Mercoledì, 02 Novembre 2016
Ho ripigliato dallo scaffale le impolverate Enneadi di Plotino che adoperavo quando frequentavo le religioni orientali a guisa di saldatrice per connettere l’esotico Vedanta alle filosofie d’occidente. La complessa metafisica neoplatonica - della quale Plotino è tra le colonne portanti - salda per bene tratti del pensiero orientale ad alcuni filoni dell’ontologia occidentale. Plotino vede Dio come L’Uno auto-sussistente che tutto fonda e pervade, L’Uno ineffabile che pertanto è possibile indicare solo attraverso vaghe e inadeguate metafore come quella della…

Thánatos?

Venerdì, 14 Ottobre 2016
Dopo aver frequentato per anni James Hillman terminata la lettura de “Il suicidio e l’anima” avevo deciso d’evitarlo, o perlomeno di frequentarlo meno regolarmente. Hillman è autore originale che tra stimoli utili e visioni coraggiose ne propone, però e non di rado, di astruse; a iniziare dalla possibilità per lo psicoterapeuta di continuare la terapia post suicidio a cliente morto stecchito, eventualità che Hillman illustra con nonchalance New Age ne “Il suicidio e l’anima”, eppure nel recente oculato rileggere “La…

Sotto le righe, sopra le righe

Venerdì, 07 Ottobre 2016
Giacché si muore e poiché lo sappiamo l’umanità, da sempre, si è attivata per ricucire il supremo strappo. L'imbastitura per suturare l’incombente lacerazione tra l’essere vivi e morti ha prodotto numerose e svariati percorsi esistenziali, teoretici, religiosi. Soluzioni naif o sofisticate, misere o dignitosissime, tra quest’ultime il naturalismo che invece di attardarsi nel rammendare lo strappo lo ridimensiona all’origine valutandolo esasperazione di concezioni antropocentriche precludenti la possibilità di una serena ecoappartenenza; appartenenza che vede la persona e l'umanità immerse nella…

L’indagine

Domenica, 02 Ottobre 2016
Risulterebbe anomalo il comportarsi a capocchia, il comportamento di ogni individuo è infatti preceduto e generato da un ordinamento personale, latente o manifesto, misero nel merito oppure valoroso, preciso o confuso, lineare o contorto, scritto e promulgato più o meno consapevolmente dal soggetto stesso, tant'è che “normale” contiene e deriva da “norma”. Oltre che analizzare l'atto soggettivo in sé per quello che è forse più utile individuare, esplorare e valutare, l’ordinamento che lo decreta.

Copyright ©2012 brunovergani.it • Tutti i diritti riservati