BLOG DI BRUNO VERGANI

Radiografie appese a un filo, condivisione di un percorso artistico

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Flussi e riflussi

Lunedì, 15 Luglio 2019
Se monitoriamo un’esistenza constatiamo che è dettata dallo svolgersi di scelte personali in specifiche circostanze. La storia sociale dovrebbe coincidere con la precisa sommatoria (numeri negativi inclusi) di queste storie individuali, invece i conti non tornano. Talora è di più, talvolta di meno, come se la storia del mondo fosse un organismo che nasce si sviluppa e muore ottemperando leggi proprie, o forse governata dalla mano invisibile di un misterioso demiurgo.

Ricircoli

Domenica, 07 Luglio 2019
Consideravo che la teoria filosofica dell’eterno ritorno dell'uguale[1] di Nietzsche che attinge dai classici, può essere vista come uno stratagemma narrativo che concilia il libero arbitrio personale con la necessità. Sintesi tra l'assoluta responsabilità personale (perché ciò che scegliamo sarà sempiterno) e la totale necessità (visto che ciò che faremo sarà il suo meccanico ripetersi). Francamente non so se quello che adesso intendo, voglio e scelgo, lo stia eseguendo liberamente per la prima volta -come Nietzsche sembra affermare-, o se…

Trasmutazione demiurgica

Domenica, 30 Giugno 2019
Il pensiero che produce concetti inediti utilizzando necessariamente quelli conosciuti, assomiglia al processo della chimica di sintesi che dalle sostanze esistenti ne fa di nuove. In entrambi i casi si parte da ciò che c’é ottenendo ciò che non c'era, nuovo esistente col quale possiamo realizzare un ulteriore inedito. Esagerato definirla creazione, nondimeno ingeneroso giudicarla trasformazione: “nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma”, qualcosa si trasmuta.

Prodezze

Giovedì, 27 Giugno 2019
Ci sono cose, sia materiali, sia spirituali, che erigiamo con impegno, altre che cerchiamo o incontriamo nel loro accadere. Talvolta ci piacciono così come sono, talora le modifichiamo, a volte le rifiutiamo o combattiamo. Nel movimento esistenziale che combina la personale volontà con l’accadere del mondo molto possiamo costruire, plasmare e ordinare, ma quote di inevitabile, di irrisolvibile e di impossibile permarranno gloriose. Queste percentuali immodificabili che incontriamo qua e là tenderanno ad espandersi fino diventare un tutto, visto l’inesorabile…

Percezione

Sabato, 22 Giugno 2019
Un credente può vivere la sua esistenza percependo di essere costantemente visto da Dio e l’ateo no, vivranno sullo stesso pianeta ma in mondi differenti. Gli innamorati si guardano negli occhi, l’oculista lo fa con maggior precisione ma vede tutt’altro. Il processo del percepire è cruciale perché meeting point di me e mondo. Anche se si può benissimo vivere senza investigare il personale atto percettivo, una sua accurata indagine potrebbe evitarci appuntamenti al buio con tutti i rischi del caso.…

Prove generali di rifidanzamento

Venerdì, 07 Giugno 2019
Dopo mesi che insistevo sulla problematica stavo realizzando d’essermi compulsivamente fissato sulla cosa, specialmente dopo qualche occhiata tra il perplesso e l’indifferente di chi vive con me, ma leggendo Löwith che affronta Nietzsche[1] vengo informato che il problema è «infinitamente importante», sorta di laico nulla osta a non mollare l’osso. La problematica -a chi piacciono queste cose- è nota: la natura è causa di sé e insieme inconsapevole di sé, indicibilmente prima e oltre ogni umano aggettivo -"consapevole"/"inconsapevole" inclusi- che…

Il ginepraio dell’imputabilità

Venerdì, 10 Maggio 2019
Nell’ammettere un Dio creatore trascendente e unico (teismo), il libero arbitrio dell’uomo è un’ovvia verità, perché siamo creati liberi di scegliere a immagine e somiglianza del Creatore, e così con tavole di pietra scritte da Dio o appiccicando al muro dell’aula del tribunale un crocefisso è agevole tracciare una mappa morale, fatwa che faccia da riferimento narrativo giudicante. Nell’ateismo il libero arbitrio è, invece, evento più nebuloso e problematico visto che nella natura, causa di sé medesima, ogni evento poggia…

I molti volti della sofferenza

Domenica, 05 Maggio 2019
In questo mio terzo, stringatissimo, resoconto del FESTIVAL DELLA FILOSOFIA D’A-MARE, preavvisando il lettore di proteggersi dal rischio di crampi mentali procurati dall’oggettiva difficoltà degli argomenti potenziata dalla mia dappocaggine espositiva, elaboro la relazione del filoso Giorgio Gagliano, che digredendo dal titolo dell’incontro «I molti volti della sofferenza» ha, invece, sviluppato un excursus -per certi aspetti più utile- sul come risolvere la sofferenza. Gagliano ha seguito un flusso concettuale non una mappa, da qui l’impossibilità di ridirlo senza tradirlo, quanto…
Nell’ultima edizione, la VI, del FESTIVAL DELLA FILOSOFIA D’A-MARE di fine aprile a Castellamare del Golfo (Trapani), il filosofo Orlando Franceschelli ha affrontato la tematica-problematica “Natura umana, biotecnologie e poteri economico-politici”, che provo a condensare liberamente e commentare in scioltezza. Homo faber ha modificato radicalmente i connotati del mondo apportando modifiche territoriali, strutturali e climatiche, operando una così potente e onnipervadente trasformazione da determinare un’inaspettata epoca geologica: l’antropocene. La scienza e la tecnica hanno indubbiamente aiutato enormemente la civiltà ma…
Le conferenze sono agilmente trascrivibili e le lezioni condensabili in bigini, ma se si vuole raccontare l’ultima edizione del FESTIVAL DELLA FILOSOFIA D’A-MARE di fine aprile, svoltosi a Castellamare del Golfo (Trapani), non si ha dove posare il capo. Tutto poggiava sul dialogo filosofico e il dialogo come il pesce è meglio mangiarlo fresco in presa diretta. Le quattro giornate sono state architettate in una proficua sinergia di relazioni di filosofi seguite, a caldo, da gruppi di lavoro dei con-filosofanti,…

Gabbamento

Lunedì, 15 Aprile 2019
Opporsi al nichilismo proclamando verità assolute è processo che appartiene allo stesso nichilismo, anzi lo catalizza traslando il «Niente è vero, tutto è permesso»[1] al voilà la Verità, (in nome della quale) tutto è permesso[2]. Un esempio, tra i tanti possibili, che dimostra quanto nei processi storici le cose vadano semplicemente dove devono andare, non solo indifferenti al nostro attivo resistere ma utilizzandolo. L’ho vista in faccia questa onnivora e furbissima entità che determina il mondo, si aggirava nel parcheggio…

Capienze

Venerdì, 12 Aprile 2019
Apprendo[1] che alcuni storici della filosofia avevano romanticamente individuato la causa della follia di Nietzsche nell’inevitabile deflagrare della mente individuale se invasa dalla potenza dell’Assoluto. Diagnosi che ricorda la leggenda di Agostino, quando nell'incontare un bambino che provava a travasare il mare in una buca l'aveva avvisato dell’impossibilità dell’operazione, sentendosi replicare che lui faceva lo stesso nel pretendere di far entrare gli immensi misteri di Dio nella sua piccola testa di uomo. Allegorie utili se tali restano, visto che di…

Il miracolo dell’imputabilità

Venerdì, 05 Aprile 2019
Ogni agente (o azione) produce eventi, ma consideriamo imputabile solo quell’agente che liberamente intende, vuole, sceglie e può, causare responsabilmente uno specifico evento invece che un altro. Passando in rassegna l’inventario del mondo, metafisico incluso, diciamo che imputabile è solo l’uomo, mentre il resto è funzionamento governato da leggi di necessità. Se tale imputabilità è un antropocentrico artefatto culturale estraneo all'oggettività della natura, una teoria non dimostrata, una narrazione che abbiamo costruito perché non possiamo assumere l’operato di un Hitler…

Pensiero artificiale?

Martedì, 02 Aprile 2019
Vedo tre modi di pensare. Nel primo -che più che un modo è un modulo- riceviamo, memorizziamo ed esponiamo l’appreso; catechismo dello scibile prevedibile come un’eclissi, e qui le macchine già ci superano. Nel secondo ragioniamo su questo materiale elaborandolo, anche le macchine lo fanno con esecuzioni più precise ma meno sorprendenti delle nostre. Il terzo modo è l’articolare dei poeti e degli artisti che attingono chissà da dove, e qui non c’è partita.

Laicità in filosofia

Giovedì, 28 Marzo 2019
Tra le caratteristiche di un filosofo valoroso (e di chi opera col pensiero), includerei la laicità di interloquire alla pari con la gente normale, quella che segue il buon senso, che profana ignora statuti e non possiede erudizione specifica, evitando di fare il sacerdote preconciliare che celebra la messa in latino rivolto all’altare. Non tanto per essere più buono, umile e semplice rischiando l'ingenuità, ma perché l’altezzosità è indizio di fragilità.

Libero arbitrio, Natura, Dio

Mercoledì, 27 Marzo 2019
Sossio Giametta, che è davvero un piacere leggere, ci ricorda che pensatori del calibro di Spinoza, Schopenhauer e Voltaire, consideravano il libero arbitrio una mera credenza, di fatto inesistente[1]. Osservo che incardinando l’individuo umano nel meccanicistico funzionamento di una natura sprovvista di creatore il libero arbitrio diventa un’anomalia, un intruso, un nodo: se nel funzionamento cosmico ogni accadere è procurato da una causa specifica, quale sarebbe mai la causa della libertà di scegliere? La libertà non ha causa, un bel…

Giudizio immediato

Venerdì, 22 Marzo 2019
E’ forse una ingenuità voler sospendere il giudizio su un atto, basta una neutra constatazione di fatto e già emerge il suo valore o disvalore, perché l’atto il giudizio ce l’ha già dentro. Un atto umano -l’atto lo facciamo noi, la natura esegue azioni- contiene ed esplica valore, non necessariamente nel senso morale assiologico, ma come cifra di validità e efficienza che produce positivamente o negativamente, come i poli elettrici e i numeri, quello che prima non c’era. Impossibile vivere…

Metafisica connaturata

Sabato, 09 Marzo 2019
Cose come Dio (L’Essere, per chi preferisce), l’anima e il senso del cosmo, anche se indagate da sempre permangono irrisolte. Incommensurabili perché ci trascendono o per il banalissimo motivo che semplicemente non esistono? In fin dei conti cambia poco: che le parti più misteriose e durature siano quelle che non esistono è una buona trovata ingegneristica per i progettisti di macchinari: dato che non ci sono, permangono infrangibili; per rispondere alla problematica forse meglio la metafora dei buchi nel formaggio…

Mestieri (quasi) impossibili

Giovedì, 28 Febbraio 2019
Il consulente filosofico, se doc, non esercita i mestieri impossibili del governare, educare, curare (Freud), eppure rischia l’impraticabilità del suo operare per meri fattori di domanda e offerta: chi necessita di quel percorso è sfornito dei prerequisiti[1] per comprenderlo e iniziarlo; chi ne è fornito lo sta già percorrendo. ___________________________________ 1 Consapevole esigenza di volere un ragionevole orientamento esistenziale e ordinamento intellettuale sulle grandi domande della vita. Più che un prerequisito già un traguardo e non da poco, al secolo…

Olfattometria

Domenica, 24 Febbraio 2019
Leggo in una lettera di Nietzsche: «Forse l’estrema purezza dell’atmosfera in cui proprio quel compito [la sua missione] mi ha posto fa sì che a poco a poco io non riesca più a sopportare l'odore “delle persone”». Nietzsche è Nietzsche, tu sei tu, io sono io e il coraggio uno non se lo può dare e a me una roba tanto estrema non è mai venuta in mente. Di tanto in tanto solo cosine somiglianti alzandomi storto qualche mattina, ma…
Se mi chiedessero quando è nata la filosofia risponderei, da non filosofo di professione, che è iniziata molto prima di Talete di Mileto e non necessariamente in Grecia come insegnano a scuola. Autorizzandomi da me preciserei che non si chiamava ancora filosofia, ma già operava precisa nei primi uomini che davanti all’amico morto pensavano soluzioni al proprio dolore, implementando cosmogonie per comprendere il mondo e la vita, escogitando strategie e strumenti per proteggersi e prosperare. Passione, amore, sofferenza, potere, tecnologia,…

Tecniche d’incursione

Lunedì, 11 Febbraio 2019
Ali di cera che si sciolgono per irrispettosa vicinanza al sole, mele che Dio proibisce di assaporare, ancestrali confini tuttora invalicabili: «Su ciò di cui non si può parlare, si deve tacere[1]; «La volontà si dimostra libera nella misura in cui si lascia determinare dalla pura Ragione»[2]; «Dove era l'es, deve subentrare l'Io»[3]. Non ci rimane che l’arte per osare un blitz nel trascendente senza spappolarci. ________________________________________1 Wittgenstein, Tractatus logico-philosophicus 2 Kant, Critica della ragion pratica3 Freud, Introduzione alla psicoanalisi

Ermeneutica quotidiana

Sabato, 02 Febbraio 2019
Leggendo la lista della spesa, l’indicazione stradale, la notizia di cronaca o storica, apprendiamo; immagazzinamento detto erudizione. Invece quando recepiamo il pensiero in atto, di altri e nostro, interpretiamo. Di solito non ci si fa caso ma tale comprendere, a differenza dell’apprendere, implica quote di interpretazione. In un certo senso la vita umana è un processo ermeneutico costante con se stessi e gli altri, dove travisiamo perché mal interpretiamo, oppure sappiamo riordinare e cogliere la realtà del detto e scritto,…

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