BLOG DI BRUNO VERGANI

Radiografie appese a un filo, condivisione di un percorso artistico

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Bruno Vergani

Bruno Vergani

Radiografie appese a un filo. Condivisione di un percorso artistico, davanti al baratro con angoscia parzialmente controllata.

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Martedì, 20 Giugno 2023 13:06

Approdi mistici dell’ultima ora

Accade piuttosto di frequente che religiosi in conflitto con l’istituzione di appartenenza approdino alla mistica, che giudicano dimensione più congrua e più nobile per incontrare Dio, rispetto al conformarsi alle forme istituzionali e ai rituali codificati dalla confessione religiosa[1].
Scelta che sovente produce percorsi teoretici valorosi, ma se andiamo a vedere le implicazioni concrete di questa svolta mistica, non di rado constatiamo prassi eclettiche egotistiche vicine alla più ingenua New Age.

Forse indizio che la mistica è un semplice pretesto utilizzato dai ribelli per nascondere a se stessi la scelta che hanno compiuto, lecita ma non scevra da limiti e rischi, di tendere alla realtà ultima per proprio conto, tutti poggiati su se stessi[2].

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1 Va da sé che le confessioni religiose per autotutelare il proprio esistere, hanno prodotto una vasta agiografia di mistici che entrano in Dio non oltre ma tramite le proprie forme istituzionali e liturgiche.

2 L’annullamento della volontà e dell’io se invece del silenzio producono un insegnamento prolisso, sono prova sicura di un io volenteroso e pimpante in azione; più proclama di non esistere e più diventa ipertrofico.

Giovedì, 15 Giugno 2023 16:59

Versione celeste

La strana omelia dell’arcivescovo Delpini al funerale di Berlusconi (qui il video di sei minuti) un po' criptica, aforistica e contorta, un po' ambigua e asettica, si presta a differenti interpretazioni. Forzandola si potrebbe vedere il giudizio di Dio che annichilisce la vanità umana, o all'opposto una certa santificazione del defunto, così è (se vi pare) ognuno secondo il proprio pregiudizio.

Interpretazione più corretta è forse quella che vede una smisurata misericordia di Dio azzerare ogni peccato nella gloria del suo mistero. Concezione teologica che evoca il pensiero di don Giussani; può anche essere che l'arcivescovo nello stilare l'omelia abbia chiesto qualche dritta al cardinal Scola. In tale visione la morale non poggia sul comportamento umano in rapporto all'idea condivisa che abbiamo del bene e del male relata all'imputabilità del soggetto, ma su una singolare teoria etico-assiologica di appartenenza alla Chiesa: se appartieni sei redento, indipendentemente da come agisci. Concezione che può giustificare derive morali micidiali quindi performante nel caso di specie oggetto dell'omelia.

Se invece prendiamo alla lettera ciò che l’arcivescovo ha detto davvero, constatiamo che da una parte afferma che con la morte l’uomo rimane di fronte a Dio nella sua nuda essenza, come al netto della sua biografia in una sorta di dimensione prepersonale, dall’altra poggiando ambiguamente sull'impianto giussaniano afferma invece che la biografia personale conta e in questa l'edonismo non è peccato, e anche se i desideri di vita e di felicità di noi mortali sono necessariamente limitati e imperfetti, sotto, sotto, sono mossi da un nucleo di amore puro. Delpini rispetto alla concezione di Giussani apporta un paio di varianti: 1 basta e avanza essere uomini per ottenere redenzione; 2 i nostri desideri umani causa di peccato non verranno azzerati ma spiritualizzati: in questo processo di giudizio-compimento, Dio alla nostra morte prenderà i desideri personali elevandoli a un grado più alto, forte e pieno, nel regno dei cieli.

E così ecco l'omelia che, tra le righe, celebra lassù l’anima del defunto che baldante tira dritto perseguendo, come in terra così in cielo, il proprio interesse però divinizzato; dell’imprenditore che indifferente all’etica della responsabilità -business is business- fa affari paradisiaci; del mattacchione che se la ride delle regole morali istituite; del politico che noncurante del pluralismo gioca sporco a gloria di Dio; del personaggio noto che si trastulla nel suo angelico narcisismo; dell’erotomane scanzonato impegnato a oltranza in orgasmi celestiali. Così, senza bisogno di meritarselo perché sono tutte espressioni di amore, mica è moralista la Chiesa di Milano basta e avanza nascere esseri umani per avere pieno diritto a quel paradiso.

Domenica, 11 Giugno 2023 15:12

Il sorpasso

Maestri New Age imperversano, da mattina a sera insegnano come vivere nel modo giusto, qualcuno lo fa proprio di mestiere. Ne ho visto uno di Giovinazzo che si dice sciamano, porta i depressi nel bosco e li fa urlare di brutto e quelli stanno meglio, trascorsi un paio di mesi anche loro si proclamo sciamani, portano i depressi nel bosco li fanno urlare di brutto e quelli stanno meglio.

Non so come abbiano fatto in così pochi anni a soppiantare preti, medici, psichiatri, filosofi, psicoanalisti e psicologi; che sia per questo lesto e laicissimo passare da paziente a medico?

Martedì, 06 Giugno 2023 15:02

Insegnamenti Zen

E mentre contemplavo l’upupa posata sulla punta del cipresso… PAM ! Colpita in pieno dalla fucilata di un cacciatore. Tra lo stato d’animo ingenuo-estasiato di prima del PAM e quello realistico-basito di dopo, un tempo infinitesimale di vuoto, di limbo.

In accadimenti tanto rapidi e imprevisti la mente ritarda a unificare il molteplice sensibile raccordandolo in successione logica, ed è rimasta come sospesa in una realtà dove non c'è più il contemplatore e neppure il cacciatore. A certe velocità non c'è più soggetto.

Lunedì, 05 Giugno 2023 15:08

Rock'n'roll robot

Ed io che pensavo che Rock'N'Roll Robot[1] fosse solo una simpatica canzonetta di un po’ di anni fa, invece si è rivelata la descrizione più puntuale del Transumanesimo tecnologico. Roba forte (vedi Mind uploading), roba che sta soppiantando la bimillenaria credenza nella resurrezione dei morti.

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1 Da Rock'n'roll robot (Alberto Camerini, 1981)

“C'è questo tipo strano, vedrai ti piacerà,
[…] è come un Arlecchino ma non si rompe mai,
attacchi la corrente, si accende e partirà
[è] di plastica e di acciaio che non si ferma mai.
[…] ha un cuore di bambino che non si rompe mai,
attacchi la corrente vedrai ti partirà”.

Sabato, 03 Giugno 2023 10:05

Dicibile e indicibile

Esistono concetti limite che l’uomo per sua singolare natura tenterà continuamente di esplorare, ma non appena proverà a definirli si scompagineranno in fallacie o utopie.

Discipline e know-how si insegnano e s'imparano, la vita meglio di no perché non è riducibile alle possibilità conoscitive di chicchessia.

Venerdì, 26 Maggio 2023 12:48

Santa incoscienza

Nel reparto dei vecchi decrepiti l’infermiera li assisteva contenta così, senza manco accorgersi, d’un botto liquidava nichilismo metafisico, epistemologico, esistenziale, morale e politico, pure il pessimismo cosmico ne usciva barcollando.

Giovedì, 25 Maggio 2023 09:35

Tortuosi collegamenti

Consideriamo i concetti teologici (ma potremmo allo stesso modo ponderare altre concezioni) del regno di Dio o dell’economia della salvezza, oppure del corpo mistico costituito dalla comunione dei santi dove il bene e il male compiuti da un singolo si riversano su tutti gli altri. Concezioni oggi per lo più sconosciute e se conosciute giudicate generalmente assurde.

Com'è potuto accadere che visioni della realtà così singolari siano durate centinaia di anni, impegnando le migliori menti e determinando il vivere quotidiano di milioni di persone? Peraltro idee apparentemente esaurite ma invece sovente secolarizzate; migrate a nuova vita in concezioni ideologiche posteriori.

Forse un po’ come Freud vedeva nei sogni un contenuto manifesto e uno latente tutto da decifrare, il contenuto manifesto (letterale) di tali concetti è astruso ma non il contenuto latente, perché saldamente agganciato a incoercibili paradigmi del desiderio e ad archetipi che ci costituiscono.

Mercoledì, 24 Maggio 2023 12:37

Metabolismo

Ecco le complesse sostanze che mangiamo spezzarsi in elementi semplici, e con l'ossigeno dell'aria che respiriamo formarsi carburante che muove i muscoli, che produce coscienza, che sprigiona volontà, che ci fa emettere pensiero.

Forse proprio come i carboidrati, le proteine, i grassi, che contengono in sé l’energia che migrando nei muscoli li fa muovere, anche coscienza, volontà e pensiero se stanno annidati nell’aria e nei principi nutritivi, oppure albergano latenti in noi, o forse entrambe le cose più una terza:

l'azione universale ordinata e costante di un’economia cosmica, di una provvidenza per chi preferisce, che acquattata sovrintende l'intero processo.

Mercoledì, 17 Maggio 2023 16:24

Apologia di George Gray

Tra le più lette e citate piace un po’ a tutti la poesia George Gray di Edgar Lee Masters, quella dell’ “amore che mi si offrì e io mi ritrassi dal suo inganno; il dolore bussò alla mia porta, e io ebbi paura; l’ambizione mi chiamò, ma io…” per timore di vivere buttai nel cesso tutta la mia esistenza. La cosa strana è che piace pure Pascal quando, nei Pensieri, afferma l’esatto contrario: “Tutta l’infelicità degli uomini ha una sola provenienza, ossia di non saper restare tranquilli in una stanza”.

Entrambi scritti discretamente esortativi: “Alza le vele ! Ammaina le vele !”, entrambi un poco moralistici; un po’ di moralismo non guasta, un pizzico di moralismo piace, siamo così tanto abituati al: “Non va bene così come sei" predicato dalle non poche pedagogie che aizzano ad oltranza ad un progresso personale illimitato, che se ci vien detto: “Vai bene così” ci troviamo a disagio.

Edgar Lee Masters era americano, gente che poco crede di non essere padrona del proprio io perché abitato da una dimensione inconscia, poco crede al condizionamento innato dato dal DNA e a quanto ci plasmano (definitivamente) i primissimi anni di vita, credono invece in un personale libero arbitrio perenne e onnipotente produttore di illimitata autodeterminazione, sovrani di se stessi tutti convinti che il coraggio, uno, se non ce l’ha, se lo dà. Ma anche se gli americani si proclamano onnipotenti e poeti e filosofi talvolta lanciano frasi ad effetto, non credo sia mai accaduto che un introverso sia diventato estroverso dopo aver letto George Gray, o che un estroverso iperattivo si sia chiuso quieto in una stanza dopo aver letto Pascal.

Che ha affrontato bene la problematica è Jung nella sua opera “Tipi psicologici”, dove annota: "L'ipotesi che esista una sola psicologia o un solo principio psicologico fondamentale costituisce un'intollerabile tirannia". Pluralismo di tipi psicologici ognuno con i suoi vantaggi e svantaggi: vi sono sì introversi pietrificati e depressi, ma anche temperamenti passivi che sanno riflettere e meditare in modo esemplare; vi sono estroversi pirla patentati ma anche estroversi che portano avanti la società, un tipo compensa l’altro. Siamo diversi tutto qui, e nonostante le ingenue esortazioni è impossibile passare da un tipo psicologico all’altro. Apollinei e dionisiaci, introversi e estroversi si è, mica si sceglie e George Gray era tipo da vele ammainate non poteva cambiare la sua natura, poteva però nella quota di libero arbitrio a lui disponibile diventare un introverso migliore, un introverso di valore, e forse lo era diventato anche se il suo autore non lo aveva capito.

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