L’imperativo naturale “sii” pervade la biosfera, impregna piante e animali. Con meccanismi ancora da chiarire stimola la coscienza individuale che procura, in gradi differenti nelle varie specie, la sensazione di essere qualcuno invece di nessuno, di essere quello lì non quell’altro. Non è escluso che la percezione d’essere qualcuno sia risultata vincente perché, nel processo evolutivo, ci rende più idonei alla vita e più abili nell’adattarci all’ambiente. Uno che si percepisce qualcuno tenderà a conservarsi e autoperpetuarsi meglio rispetto a qualcosa che, seppure viva, si percepisce nessuno. In Homo sapiens la percezione di essere qualcuno è tanto forte da dargli l'impressione di protendere dal funzionamento naturale, così costruisce universi di valori e fonda sensi, non gli basta essere vuole essere significativo.
Qui le ipotesi sono due, o siamo stati creati da Dio o al funzionamento naturale la cosa è un po' sfuggita di mano.