BLOG DI BRUNO VERGANI

Radiografie appese a un filo, condivisione di un percorso artistico

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Il dio amorale

Lunedì, 08 Ottobre 2018
Ho pulito la roverella dalla fillirea che la soffocava e mi ha mostrato l’intreccio del suo tronco progettato per resistere al vento, più bello ed efficiente del ponte di Genova. Non male il dio che l’ha fatto, peccato che con la stessa precisione realizza metastasi pediatriche.

Il peccato originale

Sabato, 06 Ottobre 2018
Possiamo osservare la natura, esplorarla e contemplarla ed è proprio per questo che la sua realtà ci permane preclusa: ci vorrebbe un occhio naturale che vede invece di culturale che interpreta, ma non l’abbiamo più.

Epifania rurale

Mercoledì, 03 Ottobre 2018
Trascorsi pochi minuti ci si abitua e non ci si accorge più, ma appena svegli aprendo la finestra dopo il reset notturno quel tiglio ancora fermo nel suo movimento ci spiega tutto.

Moment Act !

Martedì, 02 Ottobre 2018
Se non raggiungiamo una sintesi tra una tesi e la sua antitesi perché entrambe plausibili, invece di lacerarci nella contemporanea accettazione di proposizioni contraddittorie basta sdoppiarci e tutto torna.

L’umano mistero

Sabato, 29 Settembre 2018
Per semplificare e accelerare il processo ecumenico un modo efficace potrebbe essere quello di esaminare le biografie degli appartenenti alle differenti confessioni cristiane. Si osserverà che nessuno, ad eccezione di qualche scompensato, si è munito di un catalogo delle chiese cristiane optando a tavolino per questa o per quella, piuttosto l’appartenenza a una particolare confessione si sarà delineata per la contingenza di essere nati in un certo tempo e posto ed aver incontrato delle specifiche persone. E’ come se, a…

Conoscenza corporale

Giovedì, 27 Settembre 2018
Spollono l’ulivo secolare e l’occhio mi va sull’eucalipto di venti metri mosso dalla tramontana che avevo piantato trent’anni fa alto una spanna, forse un monaco del medioevo mi sta osservando soddisfatto per la manutenzione che sto eseguendo all’ulivo che aveva piantato.

Efficacia percepita

Giovedì, 27 Settembre 2018
Come l’umidità e il vento fanno percepire temperature inesistenti, l’assillante imperversare mediatico di un paio di ministri dà la sensazione che determinano la nostra realtà personale, anche se di fatto incidono zero o poco di più.

Il regime degli algoritmi

Martedì, 25 Settembre 2018
Senza riflessione procediamo eseguendo algoritmi, come un foglio Excel programmato dal DNA e dall’ambiente.

Problematizzare l’ovvio

Domenica, 23 Settembre 2018
Nei pronto soccorso di ogni latitudine i medici di qualsiasi credo e di ogni concezione esistenziale operano, tutti e sempre, per far sopravvivere il paziente. In questo operare affermano che vivere è un valore in sé prescindendo da come si esiste, ma usciti sani e salvi dal pronto soccorso osserviamo che il valore della nostra vita non sta nell’essere nati e ancora vivi, bensì nel che cosa ce ne facciamo di questo esserci.
Una aspettativa sia soddisfatta che delusa dopo un periodo di appagamento o di sconforto produrrà un'altra aspettanza. Per uscire dal labirinto di questo perenne avvento senza Natale possiamo tentare con la psicologia, prendendo consapevolezza che le cose che aspettiamo sono nient’altro che un surrogato della Cosa che realmente vogliamo e sciogliere l’equivoco. Si potrebbe anche praticare l’atarassia in stile buddhistico o stoico, con un’ascesi che raggiunga la completa assenza di desiderio. Se troppo faticoso si può perseguire un mix di…

Eden

Venerdì, 14 Settembre 2018
Nel regno culturale degli umani ognuno ha le sue ragioni e quindi tutti hanno ragione. Ne consegue che se ogni cosa può essere per qualcuno vera e per qualcun altro falsa non è più vero niente. Anche nella natura -pensiamo agli animali- se ogni individuo ha le proprie ragioni tutti hanno ragione, ma a differenza dei nostri illuminismi antropocentrici nel regno animale se ogni cosa è soggettivamente vera tutto permane comunque vero: è come se nell’animale l’individuale sguardo prospettico, quindi…

Accanimenti culturali

Giovedì, 13 Settembre 2018
E’ tutto culturale l’imperativo d’esistere artificialmente a oltranza se una vita, a causa di forza maggiore, è soltanto dolore. E’ ancora culturale scegliere, sempre con un artificio, di cessare all’istante di esistere perché non ci piace più vivere. Meglio lasciar fare alla natura favorendone l'andamento, dall'intervento del 118 alla sedazione palliativa profonda, così da assecondare il suo tendere a continuare o a cessare.

Enti paralleli

Mercoledì, 12 Settembre 2018
Tutto il vivente è costituito da legami d’atomi di carbonio, azoto, idrogeno e ossigeno, raramente zolfo o fosforo. Tutto qui, poche cose che però si combinano in infiniti modi, attraverso peculiari movimenti e conseguenti posizionamenti in differenti tipi di legami. In fin dei conti questa è anche la cifra esistenziale di ogni uomo: movimento-posizione-relazione. Impossibile prenderne una manciata, ma costruisce cattedrali e lager.

Destra

Giovedì, 06 Settembre 2018
E' da più di quarant’anni che non pochi intellettuali organici alla sinistra predicano, con la parola e il comportamento, che non è più vero niente. Dio è morto, Marx pure, e anche io non mi sento molto bene. Dato che i motori funzionano a benzina e gli uomini a ideali, più che prevedibile che in questo deserto ritorni un po’ di fascismo con le sue gagliarde allegorie, fenomeno comprensibile nel suo scompigliato nucleo di opposizione e resistenza al nichilismo, nondimeno…

Teobotanica

Martedì, 04 Settembre 2018
Anche tralasciando le specie nordiche come l’Abete rosso dell’albero di Natale e le esotiche come il Ficus di Siddhartha, bastano il Melo dell’Eden, le Querce di Mamre di Abramo e le canoniche Palme della domenica prima della Pasqua, per giustificare una nuova specializzazione teologica a indirizzo botanico, così da chiarire una volta per tutte quanto Dio ha creato la natura e quanto l’ha copiata.

Movimenti

Martedì, 04 Settembre 2018
Probabilmente la maturità avviene quando si migra da sé agli altri espandendosi dal particolare all’universale, passando dall’autobiografia al racconto del mondo, dall’intimismo alla prassi politica, dalla cronaca alla storia. Interessante osservare che il percorso in direzione opposta, quello introspettivo, conduce alla stessa meta passando dall'intima individualità a vasti e archetipici territori collettivi, dall’emozione personale a territori mitici, da sé all’universo.

Canis latrans

Sabato, 01 Settembre 2018
Punta del tacco d’Italia, borgo di mille anime. Nell’ora più calda del giorno vago nella piazza deserta e mi sembra di udire in lontananza un latrato di coyote, l'allucinazione si dissolve nello scorgere un monumento ai caduti della Prima Guerra Mondiale, uno di quelli sempre presenti, quanto innavertiti, nei nostri paesi. Stella sorretta da una sfera, colonna spezzata, piramide annerita dai licheni, bassorilievo con foglia d’acanto e una epigrafe enfatica che porta in uno strano territorio di mezzo, oltre la…

Sbandate reattive

Lunedì, 27 Agosto 2018
Le certezze del Novecento che affermavano verità definitive quanto rovinose hanno, per reazione, prodotto l’attuale relativismo. Forse siamo inconsapevoli nipoti di Nietzsche, nonno del frammentato e un po’ nichilista post moderno: «I fatti non ci sono, bensì solo interpretazioni», altrimenti non si spiegherebbe come Berlusconi, Renzi, Salvini e Di Maio, pur sparando due palle ogni cinque parole proferite abbiano, a turno, ottenuto un notevole consenso popolare. Come se la verità e l’oggettività sia ciò che di volta, in volta, crediamo.…

32 euro e 50 centesimi

Sabato, 25 Agosto 2018
In un angolo sperduto dell'universo galleggiava un pianeta abitato da strani animali denominato Terra. Nell’Anno 2016, addì 31 del mese di gennaio alle ore 10,45 di quel tempo planetario là, nel basso mantovano, un rom rubò il portafogli a un cittadino del posto. Accadde nei giardinetti comunali tra il monumento ai Caduti e la panchina e la vittima avvertì all'istante quel metro quadro fulcro di tutta la storia umana e dell'universo intero. In quel preciso momento cessò di riconoscere la…

Metafisica del Verbasco

Giovedì, 23 Agosto 2018
Andando per campi additano una pianta nella ghiaia e chiedono all’erborista: « E questa cos’è? » e quello tra nonchalance e tronfiezza sancisce: « Verbascum sinuatum ! » Sembra che l'erborista in quel proferire porti alla luce da mondi misteriosi un’entità inafferrabile, invece ha soltanto ridetto un umano arbitrio condiviso inventato per inventariare l’universo così da addomesticarlo. Cos’è per davvero quella cosa (e ogni cosa) nessuno lo sa ancora con certezza. Stiliamo sempre meglio quello che c’è, ma del cos'è…

L’inviato speciale

Martedì, 21 Agosto 2018
Siccome l’occhio non può vedersi per introspezionarsi bisogna essere necessariamente in due, uno che fa e uno che lo osserva. Una buona accoppiata è quella composta, nella medesima persona, da uno scavezzacollo che salta nel vuoto e da un altro che serio e con i piedi per terra descrive con precisione il volo e poi raccatta i pezzi.

Libera circolazione ontologica

Martedì, 21 Agosto 2018
Che cosa causa quel particolare piacere che talvolta sperimentiamo nell’osservare la natura? Forse l’intuizione in presa diretta che il nostro pensiero e la montagna che abbiamo davanti funzionano attivati dalla medesima forza. Una sorta di corrispondenza matematica tra l’umano pensiero e gli enti che gli stanno attorno, consapevolezza che il più delle volte sfugge perché subcosciente. Però di questo labile dissolversi della frontiera che ci separa dalle cose ne permane l’impressione. Produce un pacato piacere composto da un 45% di…

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