Radiografie appese a un filo, condivisione di un percorso artistico
«Penso dunque sono», è formula che ci incorona soggetti, ma manco il tempo di esaltarci per la corona in testa e sopraggiunge la questione:
cosa penso e dunque sono?
E la corona di sovrano coincise col rinvio a giudizio dell’imputato, simultaneità necessaria chiamata libertà.
Venerdì, 25 Gennaio 2019 15:27
inviato da armando caccamo
E, se per definire l'essere, cancellassimo la prima persona singolare e dicessimo: ci relazioniamo col mondo, con ogni cosa del mondo, e quindi siamo? Anche quando "pensiamo", ognuno di noi, interagisce con il mondo e il mondo con noi, è inevitabile. Forse senza la relazione non esisteremmo. Per meglio spiegarmi: non è che il soggetto non c'è, forse esiste solo quando si relaziona e non è mai uguale a se stesso.
Radiografie appese a un filo. Condivisione di un percorso artistico, davanti al baratro con angoscia parzialmente controllata.
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