BLOG DI BRUNO VERGANI

Radiografie appese a un filo, condivisione di un percorso artistico

NOTA! Questo sito utilizza i cookie e tecnologie simili.

Se non si modificano le impostazioni del browser, l'utente accetta. Per saperne di piu'

Approvo
Domenica, 19 Maggio 2024 16:11

Menti biforcute

Gli esponenti delle tradizioni sapienziali orientali che affermano l’insussistenza dell’Io, di solito non rischiano disturbi psichici di depersonalizzazione e derealizzazione o derive pessimistiche, neppure esiti nichilistici, quasi certamente perché occorre essere saldamente qualcuno per affermare scientemente d’essere nessuno.

Forse il punto è che, da oriente a occidente, siamo animali con mente biforcuta e nonostante i numerosi tentativi di unificare la realtà, fluttuiamo di continuo fra concetti pratici e idee trascendentali, fra materia e spirito, fra corpo mortale e anima immortale, fenomeno e cosa in sé, apparenza e realtà, intuizione e concetto, mente e corpo, poi c’è anche l’Yin e lo Yang e pure l’onda e particella, senza considerare gli innumerevoli dualismi religiosi e gnostici sia ontologici che etici.

Tutta roba che plausibilmente non esisterebbe in natura se la nostra mente, strutturalmente duale, non gliela proiettasse addosso.

Pubblicato in Filosofia di strada
Martedì, 14 Maggio 2024 11:20

Tanti, unici, effimeri.

Il mondo naturale è così complesso che non esiste una pianta spiccicata a un’altra, dovrebbe essere, dunque, l’individuo -invece della specie com’è d’uso nella botanica sistematica- l’entità base per inventariare e catalogare le piante del mondo. Ma in fin dei conti non può essere che così come si sta facendo, sia perché in natura gli individui, piante o animali che siano, sono innumerabili e ancor di più perché durano poco, anzi pochissimo nella timeline della storia naturale.

Dato che come individui unici e irripetibili siamo parte di un funzionamento naturale caratterizzato da un turnover altissimo, la libertà più ragionevole è quella da sé stessi.

Pubblicato in Erbario
Sabato, 11 Maggio 2024 22:03

Ontologia animale

Siamo cambiati e con noi sono mutate le cose intorno e tante persone che conoscevamo non ci sono più, eppure questo continuo divenire è come se poggiasse su un sostrato stabile.

Fondamento che percepiamo dentro di noi nella costante e immutata consapevolezza d’esserci; che sperimentiamo fuori di noi nell’esistere del mondo che, seppur nel continuo mutare, ci appare sempre e comunque essere invece di non essere.

Immortalità di colui al quale non interessa essere lui ma semplicemente essere, imperituro come un gatto riassorbito nel funzionamento naturale che lo produce.

Pubblicato in Pensieri Improvvisi
Domenica, 05 Maggio 2024 16:15

Un po' frustrate coazioni a ripetere

Ma non è che il militante, quello che si dice buono, quello che vuole il bene, sempre e tutto impegnato nel risolvere lo scostamento fra il mondo com’è e come invece dovrebbe essere, sia lui sbagliato e non il mondo? In effetti ci vuole non poco ego trip per sentenziare di continuo come dev’essere il mondo.

Labile il confine fra l’essere eroe o caso umano per chi non accetta che ci sono anche cose che lo travalicano, che non tutto è sempre e solo riportabile nell’alveo dell’intenzionalità, della volontà e della responsabilità degli individui, buoni o cattivi che siano. 

 

Pubblicato in Pensieri Improvvisi

Copyright ©2012 brunovergani.it • Tutti i diritti riservati