BLOG DI BRUNO VERGANI

Radiografie appese a un filo, condivisione di un percorso artistico

NOTA! Questo sito utilizza i cookie e tecnologie simili.

Se non si modificano le impostazioni del browser, l'utente accetta. Per saperne di piu'

Approvo

In buona compagnia

Lunedì, 03 Ottobre 2011
In un testo teatrale avevo scritto: "Pietrificato scendo giù fino al lago di dolore, per contemplare i relitti che galleggiano nel silenzio"; esperienza che, di per sé, potrebbe essere condizione lapidea espressione di delirio personale, eppure nel momento che la si pensa e scrive ci si trova amici dell’esperienza umana universale: Eco che piange fino a rinsecchirsi e ridursi a un sasso in prossimità di uno specchio d'acqua; Medusa che trasforma in pietra chiunque la guardasse negli occhi; la moglie…

Forse un giorno

Domenica, 02 Ottobre 2011
Nelle cose importanti quasi sempre avevo obbedito ai sentimenti, alle emozioni, e talvolta mi ero poi ritrovato a sprofondare in paludi dalle quali mi liberavo con l’atto del pensare. Avrei voluto vivere pensando invece avevo vissuto amando. Pensiero come istituzione fondante di me? Avrei voluto ma non riuscivo e ancora non riesco, forse un giorno guarirò e alla notizia del terremoto con migliaia di morti reagirò con un pensato e razionale: “Bene, eravamo in troppi”.

Lavastoviglie virtuose

Lunedì, 12 Settembre 2011
Amici mi hanno chiesto quanto attraverso la scrittura autobiografica sia riuscito a rischiarare zone oscure della mia vita e quali; se la scrittura sia riuscita a farmi compensare occasioni perse; se mi ha fatto meditare sugli errori e se ho saputo chiedere perdono; quali vizi capitali ho trasceso e quali virtù ho saputo conquistare; e per finire in che cosa sono meglio di prima dopo aver scritto la mia storia. Domande che un po’ evocano lo schema dell’esame di coscienza…

New generations

Lunedì, 29 Agosto 2011
Difficile la vita per le nuove generazioni. Oggi chi frequenta l’università, il più delle volte, invece che conferme intravede alla fine del percorso un punto interrogativo che incombe. Dagli anni Cinquanta ai Settanta il messaggio che la società comunicava ai giovani era invece confortante e motivante. In alcune aree d’Italia c’era lavoro per tutti e chi non trovava il lavoro giusto poteva impegnarsi in qualcosa che gli assomigliava, cadendo comunque sempre in piedi senza farsi male. Ricordo che alle superiori…
Chissà se erano maleodoranti gli escrementi del divin pargolo? E chissà quante volte avrà riso Gesù nei trentatré anni di transito terrestre? Forse una volta. Proprio da bambino, quando aveva succhiato il latte per la prima volta. Ma come aveva fatto la Madonna ad avere il latte se era vergine? Non è plausibile che l’ipofisi immacolata avesse prodotto prolattina a sufficienza. Forse si era prodotto un latte scrematissimo, verginale. E il bambino? Aveva corso il rischio di morire di fame?…

Mentuccia

Venerdì, 12 Agosto 2011
“Cos’hai mangiato ieri a mezzogiorno?” Chiede la moglie al marito, che il giorno prima era rimasto fuori casa per lavoro. Anche a me talvolta lo chiedono, anche se quello che ho ingurgitato il giorno prima è già nella fogna, eppure per chi pone la domanda l’argomento sembra meritevole d’attenzione e interesse. La domanda è insensata ma il sottotesto ha una sua logica: siccome ti voglio bene, desidero che tu abbia mangiato qualcosa che ti abbia procurato piacere nell’ingurgitarlo, affinché ben…

Gatte e capre

Giovedì, 30 Giugno 2011
Da giovane accudivo una capra. Per sperimentare che tipo di relazione potesse avere con i felini, avevo buttato dentro al suo recinto una gatta incinta e la capra l’aveva incornata. La gatta sanguinava dal collo, avevo procurato una inutile sofferenza, ma la vittima non mi portava rancore e questo aumentava il senso di colpa. Trascorsa qualche ora la ferita si era cicatrizzata e la gatta si comportava come se nulla fosse accaduto, la capra pure. Quanti episodi in una esistenza…

Trulli di Puglia

Lunedì, 20 Giugno 2011
Trulli di Puglia, abitazioni ancestrali di pietra a secco col tetto a cono. Dimore vissute fino ad un recente passato da contadini laboriosi. Nell’alcova sempre presente l’immagine del Sacro Cuore, o di San Michele Arcangelo, o della Madonna. Alla morte dei genitori proprietari i figli eredi hanno rotto la tradizione, il trullo dei nonni e dei padri svenduto a turisti inglesi, milanesi o romani. Col ricavato si sono comprati un appartamento in cemento alla periferia del paese. I nuovi arrivati…

Incantesimo infausto

Sabato, 04 Giugno 2011
"Tutto è dove deve essere e va dove deve andare: al luogo assegnato da una sapienza che (il cielo sia lodato!) non è la nostra." Sentenza finale del Miguel Mañara di Oscar Vladislas de Lubicz Milosz. Invito all’inorganico, dove il fedele brutto e cattivo è opportuno che rimanga pietrificato in quiete assoluta e con l’elettroencefalogramma piatto per non combinare danni, mentre un Dio buono e sapiente fa tutto per lui. La passività è salvezza, l’iniziativa errore. Gesù Cristo, che era…

Calipso

Martedì, 10 Maggio 2011
Da tanti anni raccolgo piante e le trasformo. Estraggo i principi attivi, li concentro; i fiori diventano gocce, le foglie capsule, le radici compresse, così i miei amici clienti le ingurgitano agilmente. Nel chiedermi i prodotti i clienti gli cambiano il nome: la Pilosella diventa “pisosella”, il Ginko biloba si trasforma in “Ginko bilboa”, il Capsico vira in “caspico”, l’Eucalipto deraglia in “calipso”, la lecitina di soia in “sollecitina di soia” i primi anni d’attività li correggevo, adesso li chiamo…

cinquanta, sessanta, novanta

Sabato, 07 Maggio 2011
Non so se ci sia differenza nel morire a cinquant’anni, sessanta, novanta o in questo momento. Se camperò in buona salute, accetterei di rimanere ancora vivo per un bel po’, negli anni a venire potrei aggiustare la serratura della porta quanto si rompe, lavare l’automobile, tagliare il prato, fare la spesa, seguire la prevedibile cronaca politica, leggere quello che mi piace, stare con chi mi piace, raccontare storie, ma per poterlo fare non sto lì a sottopormi ai dogmi medicali…

Adolescenza pagana

Giovedì, 14 Aprile 2011
Con la moto nel fine settimana partivo con la manetta del gas al massimo in direzione nord, verso le montagne, il posto degli déi. Costeggiavo il lago di Como e in tre ore ero in cima al passo dello Spluga. Rimanevo là solo a contemplare la natura un po’deluso, gli dèi che dalla pianura intravedevo sulla vetta raggiunta la cima erano spariti, allora li cercavo ancora sulla strada del ritorno, nel brivido di rifare il passo in discesa a velocità…

Infanzia pagana bis

Mercoledì, 13 Aprile 2011
Avevo forse sei annie in un giorno ventoso mi portarono a casa dei vicini. Stoffe nere attaccate alle pareti, sul letto una vecchia ferma con gli occhi chiusi e la faccia strana, faccia da donna che dorme da sempre. Qualcuno col pollice gli ha tirato all'insù una palpebra: l’occhio era fisso e biancastro. Non mi piaceva rimanere lì, ero sceso solo per la strada il cielo era terso e arrivava il vento freddo dalle montagne. Forse era quel vento che…

Infanzia pagana

Martedì, 12 Aprile 2011
Boschetti di robinie, lucertole, grilli, bande con le fionde. A cinque anni non mi piaceva tirare sassi ai nemici preferivo fare lo stregone, avevo un paio di assistenti il più capace l’avevo soprannominato “Ciulino”, l’avevo scelto perché catturava orbettini, piccole serpi lisce e quasi cieche, che infilava nel naso per farle uscire dalla bocca. Inseriva la testa nella narice, rapido il rettile penetrava l’orifizio equivocandolo per tana, Ciulino spalancava la bocca, si ficcava l’indice e il pollice in gola, faceva…

Il fascino dell'orrore

Venerdì, 25 Marzo 2011
Ho un po’ di nostalgia di quando i figli erano piccoli e raccontavo storie, apprezzavano quelle dell’orrore, così ne inventavo ogni sera di nuove. Chiedevo di che grado preferissero l’orrore: “Piccolo, medio o terribile”. Optavano per il terribile. Iniziavo il racconto ignorando la storia, guidato da un suggeritore interno. Prima arrivava il titolo: “La dama bianca”; poi la storia: femmina di mezza età annegata in una cisterna, che la notte sotto forma di spettro, vagava nel giardino di casa nostra…

Ordinamento normativo

Mercoledì, 23 Marzo 2011
In adolescenza quello che a scuola chiamavano cultura era per me una entità rarefatta, inutile, nemica. Detestavo i professori, li avvertivo estranei. In prima media una preside di ferro dirigeva la scuola. Nella mia classe i bidelli avevano trovato un paio di banchi rotti, la preside, era venuta ad interrogarci: “Chi è stato? Chi sa e non parla farà andare di mezzo tutta la classe, metterò una nota collettiva!”Tutti zitti. Ho sentito una voce uscire dallo stomaco che gli ha…

Il suggeritore interno

Martedì, 22 Marzo 2011
Ho chiuso il negozio in anticipo per andare alla fiera del paese. L’incasso della giornata l’ho messo nella tasca del cappotto arrotolato con un elastico, 375 euro. Nella ressa ho intravisto oppresso dalla folla, uno storpio, ma proprio storpio, con le mani alzate che implorava carità. Una voce interiore mi ha detto: “Dagli tutto!” Ho messo la mano nella tasca e gli ho dato il malloppo. L’operazione è stata fulminea, il mendicante non mi ha visto in faccia. Rapido mi…

Decennio rubato

Lunedì, 28 Febbraio 2011
Sono stato indifferente al tempo che passava, il giorno del cinquantesimo compleanno, però, ero rimasto male: “Possibile già cinquant’anni?”, c’era un decennio rubato, che non ricordo d’aver vissuto. Forse una qualche divinità distratta lo aveva assegnato ad un altro, oppure il ragioniere celeste aveva sbagliato i conti. Diffidando di lui ho scritto su un foglio gli anni del calendario da quando ero nato: 1957, 1958, 1959… E sotto la corrispondente età della mia persona: 1, 2 , 3… fino a…

Autostop

Lunedì, 31 Gennaio 2011
L’autostop è roba d’altri tempi eppure proprio ieri uno mi ha caricato in auto per duecento chilometri. Mentre guidava conduceva nel contempo una lezione dal titolo: “Tecniche d’emancipazione dai soprusi quotidiani”. La tesi dell’autista-filosofo enuncia che, pur giudicando la mitezza, la pazienza e la mitezza virtù, vi è una soglia del sopruso altrui che superata la quale è necessario reagire per mantenere integra la propria dignità. La lezione è proseguita con congrue indicazioni metodologiche riguardo la reazione di difesa, che…

Quel minchione di babbo Natale

Sabato, 25 Dicembre 2010
M’informano che da lassù sta arrivando quaggiù il re del cielo e da nord quel minchione di babbo Natale a portare giocattoli di plastica. Imprigionato al gruppo ingurgito quel che arriva nel piatto. M’informano che è amore. Non mi piace, ma rimango lì."Talvolta un uomo si alza da tavola a cenaEd esce e cammina, e continua a camminare,Perché da qualche parte a oriente sa di una chiesa.E i suoi figli pregano per lui, come se fosse morto.E un altro uomo,…

Memorie di un ex monaco

Martedì, 30 Novembre 2010
Consiglio, la lettura delle “Memorie di un ex monaco” prima di continuare. La sua vita è stata redenta dall'infelicità, grazie ad una persona che le ha parlato per cinque secondi. Avrebbe dovuto accorgersi che l'unico modo per guarire dalle sue fragilità, sarebbe stato riconoscerle. Dedizione completa ad una donna. Non è poi la stessa cosa? Pensare a quanta dedizione, a quanto tempo sprecato, a quanta quantità di sofferenze per un ex innamorato... Bella e senz'anima. Se la cosa è insostenibile…

125 Special

Mercoledì, 25 Agosto 2010
Sulla provinciale che porta al paese mi imbatto in una rarità, è una Fiat “125 Special” davvero ben tenuta, nonostante sia fuori produzione da alcuni decenni.Va a quaranta all’ora, ma non posso superarla per una serie di curve. Considero: “Sarà di un amatore, appassionato d’auto d’epoca”. Finalmente lo sorpasso e vedo, aggrappato all’enorme volante, un ottantenne; occhiali spessi modello anni ‘70, camicia bianca, panciotto e cappello neri.Non è un appassionato di cimeli ma il primo ed unico proprietario della “125”…

Lo immagino così forte che lo vedo

Mercoledì, 25 Agosto 2010
Lontano da casa senza legami di sentimento vago in solitudine. E’ notte, come una telecamera registro ciò che incontro nella città: discoteche, giovani ubriachi, divertimento. Sono attratto da una strada laterale male illuminata, a metà via una palazzina di tre piani, all’ultimo una luce accesa. Dietro al vetro smerigliato s’intravede una flebo, ma non si vede il corpo che la riceve. Sull’ingresso dell’edificio c’è scritto: “Santa Maria clinica geriatrica”. Immagino il paziente, lo immagino così forte che lo vedo. Ha…

Copyright ©2012 brunovergani.it • Tutti i diritti riservati