BLOG DI BRUNO VERGANI

Radiografie appese a un filo, condivisione di un percorso artistico

NOTA! Questo sito utilizza i cookie e tecnologie simili.

Se non si modificano le impostazioni del browser, l'utente accetta. Per saperne di piu'

Approvo
Bruno Vergani

Bruno Vergani

Radiografie appese a un filo. Condivisione di un percorso artistico, davanti al baratro con angoscia parzialmente controllata.

contatti@brunovergani.it

URL del sito web: http://www.brunovergani.it
Mercoledì, 07 Settembre 2016 08:35

Etica del pulito

Fissati (M5S) alla Weltanschauung del pulito adesso rischiano di perirci dentro.

C’è l’uomo delle pulizie; il detersivo che più bianco non si può; il catechismo cattolico illustrato degli anni ’60 che disegnava una macchiolina nera su cuore rosso per rappresentare il peccato veniale e c’è pure il “è pulito” dopo perquisizione.   

Forse meglio non glissare sul dato linguistico: onestà, puntualità, lealtà e correttezza mica sono pulizia, equivocare non ha mai portato a nulla di buono.

Domenica, 04 Settembre 2016 10:37

Il papocchio

C’è anche una dottrina religiosa laicista che così decreta:

se l’autore lancia invettive nel genere letterario satirico viene investito da sacri poteri perciò esonerato da qualsivoglia imputabilità: infallibile ex cathedra.

Territorio speculare all’incapacità di intendere e volere.

Venerdì, 02 Settembre 2016 22:16

segnalazione

Per chi non avesse di meglio da fare segnalo l’ultima versione ampliata e aggiornata della mia recensione alla biografia di don Giussani scritta da Alberto Savorana.

Apri qui

Giovedì, 01 Settembre 2016 16:13

Michelangelo Buonarroti

Prendi quello del ritratto gli metti nello stomaco due carciofi, gr 150 di piselli e un pezzo di farinata con legumi e quello spontaneo raffina il carburante nelle viscere, espelle da un paio di orifizi gli scarti e inizia a funzionare producendo un capolavoro.

Davvero strano. Per giustificare il processo manca un qualche ingrediente.

Giovedì, 01 Settembre 2016 07:47

memorie di un ex monaco frammenti

Mio testo dalla rappresentazione teatrale "Memorie di un ex monaco" con drammaturgia di Vincenzo Todesco e immagini che avevo ripreso in Puglia, Turchia, Francia e Inghilterra e poi montato.

Mercoledì, 31 Agosto 2016 17:58

L’amalgama

Mi hanno raccontato che negli anni ’60 operai di un’impresa edile nell’eseguire movimenti terra avevano trovato reperti della Roma antica. Per evitare beghe con la soprintendenza archeologica li avevano triturati e pressati con lo schiacciasassi così da realizzare la massicciata del nuovo edificio in costruzione.

Non tanto diversi da chi cita strumentalmente il pensiero altrui analizzandolo frettolosamente per subito triturarlo, così da poterlo fagocitare a giustificazione e fondamento delle proprie teorie.

Mercoledì, 31 Agosto 2016 09:03

Principio di non-contraddizione?

C’è il personale progettare, chiaro implementare e soddisfatto concludere, ma siccome non tutto dipende da noi c’è pure l’imprevisto, il non definito, l’interrotto, il provvisorio, il sospeso, il tutto pendente con meta rinviata in attesa del verificarsi di determinati eventi altri e poi, non di rado, albergano nel reale differenti statuti interconnessi dove nell’ottemperarne alcuni se ne trasgrediscono altri.  

Ho indizi che la complessa realtà dei vivi se ne infischi della logica classica.

Domenica, 28 Agosto 2016 14:05

Fibrillazione statica

Nel correre in differenti, numerose, situazioni, avverto stagnazione. Perché accada movimento è necessaria riflessione.

Sabato, 27 Agosto 2016 12:57

Meeting 2016, cartella clinica.

Leggo che al Meeting di Rimini CL sta cambiando: bel titolo in sintonia con Papa Francesco, non c’è più formigonismo e neppure Lottomatica che sponsorizza. Per valutare il presunto miglioramento opportuno lasciar perdere il gossip e sentire per davvero il polso del paziente tastando la vena nel punto giusto: l’incontro su "Romano Guardini e Luigi Giussani in dialogo con la modernità" con Massimo Borghesi, Johannes Modesto e Monica Scholz-Zappa, introdotto da Alberto Savorana.

Johannes Modesto, postulatore della causa di beatificazione di Guardini, ne rendiconta l'opera accennando a estemporanei aspetti che lo accomunano a Giussani; Monica Scholz-Zappa si attarda in una prevedibile concelebrazione Guardini-Giussani piuttosto romantica, fragile e confusa perché forzata; Massimo Borghesi centra invece il bersaglio, non solo per l’erudizione riguardo la biografia e il pensiero di Guardini, ma per il coraggio e la lealtà intellettuale di esporli puntualmente evitando sincretismi concelebrativi. Chi ha orecchie per intendere intenda, per chi sa ascoltare oltre ai punti che accomunano Giussani a Guardini emergono chiare, a mio avviso incolmabili, differenze.  

Borghesi inizia ricordando il valore d’ineguagliata profondità del modello sacrale medievale ripresi dalla Neoscolastica ma anche gli evidenti limiti: romantica nostalgia per un passato precritico, totalizzante, inabile nell’essere stimolata dalle valide e legittime istanze del moderno. Accenna alla concezione filosofica de “L'opposizione polare” elaborata da Guardini - purtroppo non sufficientemente sviluppata nella conferenza - cruciale questione degli opposti della quale, considero, che se Giussani avesse compreso e accolto l’uno per cento sarebbe collassato il novanta per cento della sua integralistica esaltazione e correlato metodo educativo. Notevole il passaggio di Borghesi quando annota i danni procurati da un soprannaturalismo che bypassa la natura, in primis la natura umana ontologicamente non oltrepassabile in quanto personale e libera, dunque sovrana. Ricorda criticamente il dr. Carl Sonnenschein, assistente spirituale che, negli anni '20 del Novecento, affermava «Siamo in una città assediata; perciò non ci sono problemi, bensì soltanto parole d'ordine» e a me torna alla mente il Giussani degli anni ’70 che mi latrava: «La casa brucia», la Chiesa brucia obbedisci non c’è tempo per riflettere - nella personale fattispecie obbedire a tale oggi rinviato a giudizio in due differenti procedimenti penali per gravi reati.

Ho offerto una chiave di lettura e rimando al video della conferenza. Chi ha orecchi per udire oda. Il cammino di revisione sarà difficoltoso, forse impossibile: Giussani non è Guardini, Guardini non è Giussani.

Giovedì, 25 Agosto 2016 19:08

La circostanza

C’è chi interpreta la contingenza non casuale ma in qualche modo diretta da un regista divino: categorie della prova o della punizione invece che dell’accidente; della provvidenza invece che del merito o del fortuito favorevole e così via, concetti e narrazioni presenti in numerose religioni, pagane incluse.

In fin dei conti, con o senza divin regista, la circostanza permane per tutti i vivi cruciale, in quanto la dignità di una esistenza dipende dal rapporto dell’Io con l’ambiente, svolgersi personale di consapevolezza, interpretazione e scelta, di volta in volta in un dato luogo e preciso momento. Circostanza: giudizio universale per tutti quanti.

Copyright ©2012 brunovergani.it • Tutti i diritti riservati