BLOG DI BRUNO VERGANI

Radiografie appese a un filo, condivisione di un percorso artistico

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Bruno Vergani

Bruno Vergani

Radiografie appese a un filo. Condivisione di un percorso artistico, davanti al baratro con angoscia parzialmente controllata.

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Lunedì, 22 Agosto 2016 22:32

Rolling on the river

Galleggia sul fiume, si muove lenta verso di me, forse è una vecchia porta, forse di chiesa.
Fa da zattera a un figuro, dalle dimensioni è un ragazzino, no è un vecchio rattrappito.
Che vuole? Dorme profondo.
Chissà da dove irrompe profumo di caprifoglio così dolce che vira al fecale. Non è lui che puzza, lui è secco non produce secrezioni. C’è anche l’amore secco che sa di faggio stagionato.
Forse è una vecchia porta, forse di chiesa, sopra nessuno.

Lunedì, 22 Agosto 2016 11:57

Discorso di circostanza (pippa)

 C’è eloquio fluttuante epperò puntuale e un dire preciso ma sempre in ritardo.

Venerdì, 19 Agosto 2016 08:18

Ruderi

D’estate in erboristeria cambia la clientela, invece dei contadini pugliesi in cerca di rimedi tradizionali per l’artrosi da zappatore entrano stranieri e nordici nostrani, di questi ultimi perlopiù anzianotte femmine agiate, molto prevedibili e piuttosto idiote col loro cagnolino in braccio, curatissimo e rassegnato. Catorci di un impero caduto cercano profumi esotici, li provano e riprovano, mica è facile coprire l'irreversibile puzzo, mix di stantio metafisico e insoddisfazione ontologica.
Vivo e soddisfatto mi sembrava invece l’ingegnere pachistano incontrato l’altra settimana a Torino, manco trent’anni determinatissimo nel costruire e imprendere, forse sovrano di un nuovo regno, sicuramente del suo.

Giovedì, 18 Agosto 2016 09:03

Ansia da prestazione

Mica è da buttare in blocco tutta la New Age, ma un aspetto lascia davvero perplessi: nell’affrontare le tematiche più enigmatiche e complesse, metafisiche e ontologiche, mai che si senta proclamare un sano e consapevole “non lo so”, sistematicamente sostituito  da parodie naif  e caricature per spiegare ognora tutte cose alla lettera.

Faceva bene Gesù di Nazareth che nell'addentrarsi in tali territori adoperava senza ansia da prestazione metafore rurali. Questione di merito ma anche di stile.

Giovedì, 18 Agosto 2016 07:45

Avanspettacolo

Estate tempo di offerta culturale.
Eccola che umile annuncia alla piazza la personale professione, la super specializzazione, i saggi pubblicati, la sterminata erudizione, i numerosi e prestigiosi ruoli accademici e le valorosissime collaborazioni.
E’ lì per formarmi, educarmi, curarmi.

Ma che malattia avrò mai?

Mercoledì, 17 Agosto 2016 11:37

Vie

C’è anche la via del diamante, buddhismo che scorge nel corpo di tutti gli esseri senzienti la natura buddhica adamantina, sole di cristallo purtroppo oscurato dalle nuvole dei pensieri impuri.

Singolare che per raffigurare la somma quintessenza umana ci si rivolga all’inorganico. Forse meglio il Sacro Cuore di Gesù, almeno si muove.

Mercoledì, 17 Agosto 2016 08:37

Moto perpetuo

Non di rado, anarchico alla legge di equilibrio termico della termodinamica, il pensiero fluttuante nell’interazione tra persone, invece di intirizzire il valore del soggetto più ardente riscaldando unidirezionale il gelo di quello più misero, scalda tutti.

Martedì, 16 Agosto 2016 09:47

Metafisica di strada

Avrei voluto chiederlo in giro, ma per non passare più strano del necessario ho circoscritto ad amici e familiari: «Cosa tratta la metafisica?»

Numerosi non lo sapevano, qualcuno ha risposto Dio, altri l’aldilà, manco uno che abbia tirato in ballo il tangibile quotidiano al di qua, del quale la metafisica indaga l’universale fondamento (cause prime).

A ripensarci solo qualche anno fa avrei risposto come loro, anzi peggio. A parziale attenuante dell’uscita di strada l’etimologia di quel “meta” inteso come oltre invece che dentro.

Lunedì, 15 Agosto 2016 11:22

La carbonara

Nulla ho fatto, non so come, ignoro il perché, eppure il cosmo c’è e anche questo apparato psicosomatico sorto spontaneo che nel sonno profondo digerisce autonomo la carbonara mentre il cuore pulsa puntuale e il pancreas secerne succhi in giusta misura e formulazione, da questo accadimento esce inesauribile pensiero da un ignoto propulsore.

Viste in presa diretta come vanno le cose il non sapere, se indagato con rigore, appare più rassicurante che preoccupante, autorizza e rassicura invece che precludere.

Sabato, 13 Agosto 2016 16:55

Sano artefatto

Se il valore estetico dell’immagine filmica poggiasse tutto sul dogma della potenza e completezza della realtà in sé nel suo naturale circostanziato fluire, la Palma d’oro se la contenderebbero le webcam meteo e di videosorveglianza.

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