In erboristeria, un giorno no, l’altro sì, mi chiedono specie fuori dell’ordinario, mostrano il bigliettino con sopra la prescrizione di un qualche improvvisato guaritore o l’appunto di un consiglio avuto da un conoscente. Rimedi che, a differenza delle piante nostrane tradizionali utilizzate da secoli per la confermata efficacia clinica, non si sa cos’hanno dentro, se e come funzionano, se e come potrebbero rivelarsi utili, inutili, o tossiche.
Uno scostarsi dall’ordinario accumunato dai seguenti fattori:
pianta rigorosamente sconosciuta, dunque, “nuova”;
rara;
esotica;
miracolosa e magica, ovvero che risolve tutte cose all’istante, basta e avanza ingurgitarla.
Se mi dovesse scappare un attimo di perplessità l'avventore farà e terrà il broncio; più assurda la richiesta più, se non esaudita, il broncio sarà completo, intero, assoluto.
Un auto esautorarsi per affidarsi purtroppo non circoscritto alle sole piante medicinali.
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Frammenti Autobiografici