BLOG DI BRUNO VERGANI

Radiografie appese a un filo, condivisione di un percorso artistico

NOTA! Questo sito utilizza i cookie e tecnologie simili.

Se non si modificano le impostazioni del browser, l'utente accetta. Per saperne di piu'

Approvo
Bruno Vergani

Bruno Vergani

Radiografie appese a un filo. Condivisione di un percorso artistico, davanti al baratro con angoscia parzialmente controllata.

contatti@brunovergani.it

URL del sito web: http://www.brunovergani.it
Domenica, 22 Novembre 2015 11:16

Bislacco menadito

Strani i giornalisti e gli opinionisti italiani: della Chiesa cattolica prima di dire del rito romano o ambrosiano, della Chiesa armena o copta, maronita o greco-cattoliche come anche dei riti cattolici italo-bizantini chiedono aiuto agli storici della Chiesa. Invece del meno vicino Islam conoscono a menadito Sanniti e Sciiti e anche Ibaditi e disinvolti dissertano sulle differenze tra Alatiti e Drusi.

Lecito chiedersi: ma sanno quello che dicono?

Venerdì, 20 Novembre 2015 10:29

Sana Quaresima

Dopo un episodio ipertensivo ho mangiato molto meno e perso sette chili in poco più di un mese. La pressione pur senza assumere farmaci adesso è giusta ma le tabelle del Ministero della Salute indicano che ne devo eliminare ancora cinque per pesare normale. Le tabelle del Ministero vanno ottemperate, le tabelle mica sbagliano, così altre settimane a stecchetto e moto spinto per standardizzarmi nei parametri ufficiali. Siccome nel correre a vuoto e fare ginnastica mi sento un deficiente nel poco tempo libero dal lavoro, piuttosto sedentario in erboristeria, ripristino pareti a secco e raccolgo olive.

Adesso son qui senza più pancia e pressione nella norma ma isterico e mi tornano alla mente quelli che vengono in negozio, quella fauna di vegani a oltranza, quelli pallidi e l’occhio psicotico che leggono le etichette dei prodotti alimentari con attenzione maniacale alla ricerca di un ingrediente potenzialmente inquinante le loro sacre viscere o troppo calorico, ma la criminologia sentenzia che mai è esistito un serial killer in soprappeso, gote rubiconde, bevitore e temperamento bilioso, tutti piuttosto magri e controllati, quasi asceti, neppure uno che frequentava trattorie nella bassa padana assieme ai camionisti.

Se c’è una cosa che apprezzo del cattolicesimo è la quaresima: mica è a oltranza, raggiunge il termine al quale è diretta e lì conclude con soddisfazione di colpo come un temporale estivo. Modello a tre mosse da espandere a tutta l’esistenza questo iniziare, fare, concludere. Più sano il circoscritto dell’infinito.

Mercoledì, 18 Novembre 2015 17:40

Il Frantoio

Questo anno la resa è bassa ma l’olio sopraffino. Nell’aspettare il mio turno al frantoio osservavo i contadini pugliesi con pance enormi chiacchierare affabili con longilinei francesi, inglesi e un po’ più grassottelli russi, che qui trasferiti portavano le proprie olive a macinare.

Tangibile fraternità di popoli: atto politico saggio e potente la ruralità vissuta. 

Domenica, 15 Novembre 2015 19:03

Più o meno così. Bis

Identificati terroristi di nazionalità francese e probabilmente belga: bisogna stare proprio male nel nascere e vivere a Parigi o Bruxelles e a quell'età invece di andare al Bataclan per ascoltare musica recarsi per assassinare questo mondo e sé stessi così da andare in un presupposto paradisiaco immaginario mondo altro. Disagio assoluto che necessita di soluzioni estreme e radicali. Talvolta lo stremo porta all’estremo e se fossero stati un poco soddisfatti, minimale appagamento per l’esserci, avrebbero probabilmente fatto tutt’altro. Se fossi un qualche adulto altezzoso che nel relazionarsi con quello della foto lo abbia umiliato per il suo accento e origini mi preoccuperei, oltre che per lui, per me stesso. Tale angolo di visuale non spiega esaurientemente e evidentemente neppure giustifica l'orrore, eppure ritengo c’entri e non marginalmente.   
Ripropongo una riflessione sulla tematica che avevo scritto tempo fa.

Forse è andata così. Aveva diciannove anni e non stava bene. Povero di pensiero e di denaro, lì ibrido un po’ algerino e un po’ francese. Poi nella banlieue l’incontro con un paio di coetanei: gli avevano annunciato la grandezza di Dio, Allahu akbar (Dio è il più grande). I due stavano partendo per il Medio Oriente per apprendere dottrina e azione. Non sembravano più ibridi e neppure poveri e neanche malriusciti come lui, ma ricchi, grandi e integri. Perché precludersi quella possibilità di pienezza che gli testimoniavano? Più che ragionevole provare, così è partito con loro ammaliato, incantato, rapito, affascinato dall’illimitato.
Se Iddio era il più grande nel conformarsi al Suo volere sarebbe diventato grande anche lui.
Icaro algerino e un po’ francese pervaso dal
grande,
purissimo,
celestiale,
ineffabile,
aereo,
paradisiaco,
grandioso,
etereo,
idilliaco,
supremo,
stupendo,
sovrumano,
eccelso,
altissimo,
immenso,
indicibile,
grandissimo,
sconfinato,
angelico,
sacrosanto,
intangibile,
impareggiabile,
meraviglioso,
splendido,
strabiliante ed estatico Assoluto.

Poi è tornato per onorare la narrazione appresa, dottrina e prassi. Ha ucciso per obbedire all’Ente, all’Ideale, così da pulire il mondo dai miscredenti e andare dritto in paradiso.
Chi più va su più cade giù, ma lui non s’è accorto.
Lui, mai personalmente imputabile, si è sempre omesso obbedendo alle entità che gli incombevano addosso, prima vittima dell’Occidente poi prescelto e eletto dal Dio tribale che ha incontrato, auto-esautorandosi da qualsiasi possibilità di soddisfazione suscitata e operata dal personale pensiero sovrano.

Giovedì, 12 Novembre 2015 09:54

L’amplificatore

Un pensiero scarso, seppur oggi universalmente espandibile per trasmissione immediata, permane scarso. Grosso ma scarso.

Mercoledì, 11 Novembre 2015 11:02

Rincontro

Forse l’originalità e l’inedito assoluto non esistono, al pari del compositore che in buona fede viola il copyright di una qualche melodia casualmente sentita ma non ascoltata, non di rado assimiliamo e introiettiamo inconsapevolmente il pensiero altrui.

Forse il “pensiero sorgivo” è evento davvero raro, però che soddisfazione quando una qualche riflessione frutto di personale lavoro la si rincontra pensata e confermata precisa, talora migliorata, da altri.

Martedì, 10 Novembre 2015 09:52

L’Ontosintassi

Tutto sommato il vivere degli uomini e l’esserci di tutto l'esistente è grammatica, più precisamente sintassi: relazioni e combinazioni istituite tra soggetti e oggetti, funzioni e categorie.

La Natura è sintassi precisa anche se ripetitiva e monotona, l’uomo invece implementa sintassi dinamiche e differenti: mal costituite che producono cantonate e infognamenti, fisse che non di rado causano groppi e labirinti, corrette che producono libero laborioso fluttuare soddisfatto.

Ma chi avrà mai stabilito le regole?

Venerdì, 06 Novembre 2015 12:46

Lo chiamavano Trinità

La targa di marmo affissa all'ingresso del convento delle suore ha sopra inciso:

“Casa dell’Immacolata. Maria Sposa dello Spirito Santo”.

Ma non era già sposa di Cristo? E concepita immacolata e vergine e madre e sposa poliandrica e pure castamente incestuosa, ma un po’ di misura mai? Oltre le più disparate ed estreme rivendicazioni lesbiche, gay, bisessuali e transgender messe assieme, quelli che non a caso anelano numerosi sposarsi in chiesa, similis cum similibus congretantur

Mi torna alla mente Luigi Lombardi Vallauri che così spiegava e parodiava Sancta Maria Mater Dei: «Ci sono tre persone di cui una ha creato il mondo, l’altra si è incarnata e si è incarnata perché la terza ha fecondato la mamma di lui, la mamma terrena». Però René Girard nell’esploratore il sacro annotava che chi ridicolizza le incongruenze della dottrina Cattolica dovrebbe, se un minimo coerente, espandere il suo deridere anche alla mitologia classica.

Noncuranti della scritta sulla targa i passanti transitano davanti al convento mentre le suore che sono dentro forse noncuranti del mito e della metafora transitano su questa terra credendoci alla lettera.

Giovedì, 05 Novembre 2015 10:04

Il mal piglio

Ci sono anche altezzosi arguti come pure affabili deficienti,

eppure la boria rivela uno stato d’incertezza e la cordialità, se sincera, un’implicita stabile saggezza, o qualcosa che gli assomiglia.

Martedì, 03 Novembre 2015 11:20

Nutrire il pianeta

Con gli amici è vantaggioso, oltre che frequentare trattorie in compagnia, nutrirsi del pensiero e dell’esperienza dell’altro,

inattendibile un’amicizia anoressica del pensiero dell’amico meglio un avversario che lo spolpi con cura.

Nutre osservare l’amico, sazia monitorare il suo pensiero, soddisfa apprendere da lui se artigiano, stimola visionare ciò crea se artista, arricchisce leggerlo quando scrittore.

Talvolta si mette sotto i denti meno di quanto si offre e ci si ritrova padri, altre volte si mangia di più e di meglio di quello che elargiamo e accade d’essere figli, ma il più delle volte nell’amicizia ci si scopre nel contempo e padri e figli.

Copyright ©2012 brunovergani.it • Tutti i diritti riservati