BLOG DI BRUNO VERGANI

Radiografie appese a un filo, condivisione di un percorso artistico

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Bruno Vergani

Bruno Vergani

Radiografie appese a un filo. Condivisione di un percorso artistico, davanti al baratro con angoscia parzialmente controllata.

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Martedì, 22 Marzo 2016 19:34

Varianti d’autore in corso d'opera

Stereotipia e automatismo del moto rettilineo e dell’oscillazione ripetitiva sono, tutto sommato, varianti dell'inerzia: perché accada movimento è necessario originale e imprevedibile fluttuare.

Così più una teologia è apofatica più rendiconta un Soggetto vivo, mentre più celebra fisse e rigorose sistematizzazioni più somiglia alla tanatologia forense.

Domenica, 20 Marzo 2016 10:31

Primavera

Nel mettere in moto la vecchia Golf occhieggiava nell’incoscienza dell’albero motore in movimento la coscienza del team di crucchi che l’ha voluto, ma il più longevo, il più bello, il più grande e il più complesso macchinario esistente sarebbe l’unico a funzionare preciso sprovvisto d’autore? Davvero strano.

Mercoledì, 16 Marzo 2016 19:59

Ammanco di cassa

Anche la più completa biografia, o autobiografia, capace di illustrare puntualmente il pensiero del protagonista e il suo temperamento, abile nel periodizzarne l’esistenza descrivendo tutti i personali momenti, fasi e cicli, dettagliando ogni sua azione e accadimento, non dice compiutamente il soggetto. Cosa manca?

Domenica, 13 Marzo 2016 19:05

legnate

Mica è facile comprendere Nietzsche, così nel suo autobiografico Ecce homo, all’inizio del IV capitolo quando dice del

«perfezionamento dell’umanità, intendendo con ciò anche la distruzione, senza pietà, di tutto ciò che vi è di degenerato e parassitario»,

lenisco la mia repulsione alla frase considerando la sua furente autoesaltazione dicotomica e che, dunque, con quel “tutto ciò”, sicuramente includeva la distruzione, senza pietà, di ciò che vi era di degenerato e parassitario innanzitutto in lui e conseguentemente, ognuno per sé, in ognuno di noi. No mi sbaglio questo è Gesù di Nazareth evocato dal mio imprinting cattolico… Nietzsche era proprio l’altro che intendeva legnare. Però dopotutto non male il mio imprinting, filosoficamente non male.

Venerdì, 11 Marzo 2016 11:53

In principio

C’è il pensiero reattivo stimolato dal pensiero altrui che è il più facile da iniziare, c’è il pensiero che scaturisce da contingenze indagate e interpretate, c’è anche il pensiero esperienziale autobiografico e poi c’è quello originale che chissà da dove irrompe spontaneo. Dov'è la miniera che lo contiene latente?

Venerdì, 11 Marzo 2016 10:41

Adolescenza

Nel sogno di stanotte sono ripiombato adolescente, un brutto posto. Imprigionato nell’incantesimo di un’abnorme amplificazione distorta della realtà dove le donne erano dee indispensabili ma irraggiungibili. Un surriscaldamento della personale sensibilità dove la semplice amicizia diventava imperativa necessità vitale, al punto da mendicarla, mentre una vaga idea di Dio mal compensava l’esigenza vitale di voler esserci anch’io. Necessità assoluta dell’accettazione e stima dell’altro che oggi vedo teoria erronea, contraffazione della realtà, ma che lì sembrava tanto vera e potente da fagocitarmi.

Faccenda passata, faccenda diffusa seppur con differenti intensità individuali. La chiamano necessità d’amore, parola ambigua “amore” che oggi perlopiù non dico. Però che strano: i primi dieci anni dediti all’impantanarsi e i restanti per venirne fuori. In fin dei conti più comico che strano.

Giovedì, 10 Marzo 2016 11:25

Orbite

Tra il genio che si affranca da qualsiasi orbitare (muoversi nello spazio attorno a un altro corpo) così da proclamare l’inaudito e il prillare del pirla che gira su se stesso non c’è che un passo.

Giovedì, 10 Marzo 2016 09:37

Rigor Mortis

C’è qualcosa di sano nell’amalgamare lo spirito ai piedi e anche alle mani, come mi aveva fatto imparare a memoria -sciaguratamente in contesto cattolico pauperistico- la maestra alle elementari [1] e che oggi mi torna alla mente evocato dalla lettura di ieri sera [2].
Corrispondenza spirito-corpo che andrebbe universalizzata coinvolgendo in presa diretta -se fuori sincrono agita in presa sfasata è feticismo- spirito con duodeni, tibie, vulve e peni.
Detto tra noi il culto delle reliquie e la dottrina che lo giustifica non sono poi tanto sbagliati, il problema è che amalgamano in differita.

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1 Fammi vedere le mani, saprò io se ne sei degno. L'operaio fa vedere le sue mani dure di calli, han toccato tutta la vita ferro, fuoco, metalli. Sono vuote di ogni ricchezza, nere, stanche, pesanti. Dice il Signore: «Che bellezza, così sono le mani dei santi». (Renzo Pezzani)
2 «Lo spirito tedesco è un'indigestione, non arriva mai a fondo di nessuna cosa. Ma anche il regime inglese che confrontato col tedesco e col francese è una specie di «ritorno alla natura», cioè al cannibalismo, ripugna profondamente al mio istinto: mi sembra ch’esso dia allo spirito dei piedi pesanti, piedi da donna inglese...» Ecce Homo (Nietzsche)

Martedì, 08 Marzo 2016 09:55

L’albero

Le genealogie bibliche e quelle dei vangeli appaiono piuttosto forzate, ampollose e allegoriche; sfilze interminabili di nomi propri probabilmente elencati strumentalmente nell’intento di supportare, giustificare, armonizzare, artificialità di dottrine postume.

Eppure in quel singolare attardarsi nello stilare strani nomi in conseguente successione -pratica per nulla confinabile alla tradizione giudaico cristiana, bensì universale-  c’è qualcosa di cruciale insita nell’umana natura: per essere protagonisti occorre diretta e consapevole connessione a nuclei ancestrali originari, perché senza storia c’è individuo ma non c’è soggetto.

Venerdì, 04 Marzo 2016 09:01

Partire da lì

Dogma prevalentemente occidentale il voler corporalmente esserci e perdurare, sempre, comunque, a oltranza, resurrezione di corpi inclusa. Condizione d'esserci che invece a Oriente non di rado valutano iattura.

Mi sembra che le attuali problematiche etiche, sorte a seguito dei nuovi traguardi bio-tecno-medicali, esigano l’approfondimento critico dei due paradigmi nel reciproco confronto anche se qualcuno ha già fatto di più e anche di meglio: come non dare atto al naturalismo filosofico d'aver proposto e motivato un peculiare umanesimo finalmente affrancato dalle suesposte dismisure?

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