BLOG DI BRUNO VERGANI

Radiografie appese a un filo, condivisione di un percorso artistico

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Bruno Vergani

Bruno Vergani

Radiografie appese a un filo. Condivisione di un percorso artistico, davanti al baratro con angoscia parzialmente controllata.

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Giovedì, 18 Giugno 2015 16:47

Laudato si’, note a caldo

L’enciclica Laudato si’ - sulla cura della Casa Comune è articolata e stimolante, Francesco affronta la tematica dell'ecologia rivolgendosi « a ogni persona che abita questo pianeta » affermando che « non c’è ecologia senza una adeguata antropologia. » Quale ecologia e quale antropologia?

Per Ratzinger le seguenti: « Davanti alla questione fondamentale irrisolvibile dalla stessa teoria dell'evoluzione – se comandi l'insensatezza o il senso – la fede esprime la convinzione che il mondo nella sua interezza, come dice la Bibbia, venga fuori dal logos, cioè dal senso creatore, e rappresenti la forma contingente del suo proprio compimento [...] Il riconoscimento del mondo in divenire come autocompimento di un pensiero creatore racchiude il suo ricondurre alla creatività dello spirito, al Creator Spiritus. » (Fede nella creazione e teoria dell’evoluzione)

Bergoglio, nella Laudato si’, ridice così:
« Per la tradizione giudeo-cristiana, dire “creazione” è più che dire natura, perché ha a che vedere con un progetto dell’amore di Dio, dove ogni creatura ha un valore e significato ».

Io, dalla mia giurisdizione, la rivedo così: non so perché esisto e pur fluttuando tra insensatezza e senso propendo, moderato, ad affermare il senso mio e di ciò che mi circonda. Senso di me perché constato che lavorando creo significati e talvolta raggiungo con soddisfazione mete; senso dell’universo perché nel prendere atto della mia personale libertà creatrice deduco che, da una qualche parte, l’avrò pur ereditata. Quindi siccome ci sono, visto che penso e con me ci sono e pensano anche gli altri, concludo che (anche se non sempre pensiamo e operiamo sano e bene) nella natura che ci precede e costituisce un “qualche” logos ordinato e significante - a mia e nostra immagine - sia in qualche modo presente e operante. Propensione al senso moderata e nebulosa e nel contempo con evidenti rischi di smisuranza al rialzo del Soggetto, che tuttavia trova conforto e conferma nel considerare che tra quelli che il senso l’hanno preciso sono da includere anche i nazisti e i combattenti dell’ISIS. Fattispecie esaltate e fanatiche che esautorano il valore della persona; soggetti che percependosi alienati, perché puntini insignificanti nell’universo, abbracciano in un disperato tentativo di emancipazione narrazioni bislacche. Osservo, per inciso, che nei vangeli tale concezione appare rivoluzionata: Gesù di Nazareth dice poco della grandezza di Dio e molto del valore dell’uomo.

In ogni caso, come ricorda puntualmente Francesco, pur con concezioni differenti siamo sulla stessa barca, così partendo dalla tradizione giudaico-cristiana, o dal naturalismo, o da un tentativo di sintesi tra le due visioni, su specifiche problematiche: crisi ecologica derivante dai rifiuti, dai cambiamenti climatici, dalla scarsità dell’acqua e dalla perdita della biodiversità, possiamo «intimamente uniti a tutto ciò che esiste» lavorare proficuamente nella stessa direzione. Al riguardo apprezzabile la proposta di una ecologia integrale: non solo ambientale ma anche economica, sociale e culturale. Notevole la rivoluzione ermeneutica proposta dal papa riguardo l’invito biblico a soggiogare la terra. Piacevole lo stile semplice e efficace e le universali aperture, come la citazione del maestro sufi Ali Al-Khawwas mistico dell’islam, il riferimento costante al patriarca Bartolomeo, oltre a concezioni contigue alla visione cosmologica dell’Oriente spirituale seppur mai citato. Audace - anche se analizzando la storia della Chiesa alquanto discutibile - l’attacco frontale alla proprietà privata: « La tradizione cristiana non ha mai riconosciuto come assoluto o intoccabile il diritto alla proprietà privata », affermazione per contesto più prossima alla concezione dei nativi americani che al pensiero marxiano.
 
Perplessità nel merito? Tre più una:

1 Viene affermato che la cultura del relativismo è causa di sopraffazione tra gli uomini, omettendo le epocali angherie perpetrate nel nome e per conto di monolitiche certezze e fedi, cattolica inclusa.
2 Francesco scrive che « Il pensiero giudaico cristiano ha demitizzato la natura ». Mica tanto. Prova? L’enciclica sentenzia: « Maria elevata al cielo è Madre e Regina di tutto il creato»: Natura idealizzata a Ente immacolato. Forse da quelli parti una qualche mitizzazione permane ancora.
3 L’enciclica afferma: « Incolpare l’incremento demografico e non il consumismo estremo e selettivo di alcuni, è un modo per non affrontare i problemi ». Una cosa non esclude necessariamente l’altra e che la procreazione consapevole possa costituire elemento favorente l’equità sociale mi sembra evidente, lo stesso Bergoglio lo afferma, in differente passaggio, invitando ad un atteggiamento ecologico nel quotidiano e lodando chi in contesti disordinati, caotici e saturi « in mezzo al disordine e alla precarietà » modifica attraverso scelte ordinate gli effetti avversi dell’ambiente.

Tutto sommato nella Laudato si’ convivono due registri parecchio differenti:
uno laborioso, fresco, aperto, stimolante e un altro prevedibilmente dottrinale e fisso. Se li mischiamo succedono cose strane, pure il verme trinitario:
« Per il buon funzionamento degli ecosistemi sono necessari anche i funghi, le alghe, i vermi… » e dopo alcune pagine « Ogni creatura porta in sé una struttura propriamente trinitaria ». Sarà. Forse meglio tenere ben distinti i due registri.

Martedì, 16 Giugno 2015 12:15

Legalità VS Legalismo

Le leggi in Italia sono decine di migliaia, probabilmente centomila, c'è anche la normativa HACCP ideata dalla NASA con correlate sanzioni al pizzaiolo di Pozzuoli se non l'ottempera; considerando tutti i codici, i testi unici, le normative dello Stato, regionali, comunitarie e amministrative, le leggi son anche più di centomila. Quante siano le leggi italiane nessuno lo sa, ma sicuramente sono tanto numerose e onnipervadenti che se applicate tutte e nel contempo non poche si eliderebbero a vicenda e delle rimanenti qualcuna si rivelerebbe - se applicata con miope rigore legalistico - palesemente ingiusta, dunque contraria alla legalità.
Singolare che il discernere la legalità dal legalismo sia sì enorme argomento filosofico eppure tutto sommato squisitamente teologico: nel cristianesimo a seguito dell'insistenza di Gesù di Nazareth sulla questione mica si è potuto glissare . Con tutte le inutili e talvolta dannose importazioni dal religioso confessionale al sociale questa poteva anche rivelarsi utile. Si è preferito introdurre l'intimistico mito di Antigone, vista la situazione sembra sia servito a poco.

Domenica, 14 Giugno 2015 19:32

Sinistro effluvio

I vicini della masseria spostano il letame fresco, siccome il tiglio è fiorito il tanfo si mischia al profumo ma invece che un puzzo stemperato ne arriva uno più nauseabondo.

Nel letame nascono i fiori è vero solo nelle canzoni e nelle novelle indù: se non è molto diluito e tutto stagionato per prolungata elaborazione crema tutto, crema rapido.

Domenica, 14 Giugno 2015 11:26

Eretici 2.0

Monsignor Luigi Negri arcivescovo di Ferrara-Comacchio scorge idee eretiche nel Movimento 5 Stelle. Giacché per essere percepiti eretici occorre la diretta relazione con una Chiesa congiunta a una dottrina che se ne discosti, la circostanza che un Arcivescovo - caratterizzato da tradizionalismo e integralismo - accusi un movimento politico di eterodossia religiosa, riconoscendogli così un diretto coinvolgimento nella sua medesima confessione, dovrebbe stimolare nei 5 Stelle - oltre alla legittima reazione difensiva - una attenta analisi riguardo le proprie posizioni, nel caso di specie a quei tratti messianici e un po' sacri più consoni a rivelazioni religiose che a quelle di un movimento politico. Mi riferisco a posizioni un po' mitiche, al gergo pseudo-biblico e apocalittico, dove Dio non è citato eppure incombe.

Negli ultimi periodi nel M5S il tralignamento dal civismo al parareligioso si è un po’ stemperato così alle ultime elezione amministrative sono riuscito anche a votarli. Eppure, sotto, sotto, persiste un immaginario sociale scisso in due categorie inconciliabili: da una parte antichi faraoni miscredenti, impuri e crudeli, dall’altra la novella comunità degli eletti immacolati che li affronta per approdare ad una supposta terra promessa. Forse opportuno lasciare tutte ‘ste esaltazioni all’arcivescovo.

Sabato, 13 Giugno 2015 09:26

Flirt complicato

Col quotidiano "Il Foglio" ho un flirt complicato, ma oggi ringrazio Camillo Langone che a pagina 2 mi cita generoso.

Martedì, 09 Giugno 2015 09:32

Apologia del “Non lo so”

Constato che le cose reali sono tre:
Io pensiero-corpo, l'Altro, la Natura.

Se indago da dove provengono e perché rischio d’infognarmi nell’irreale, se non me lo chiedo anche.

Sabato, 06 Giugno 2015 18:24

Bonnie e Clyde

Chissà com’è che la coppia Nulla & Dio mi ricorda un’associazione a delinquere?
Forse perché li vedo sempre accoppiati nella metafisica dei fondamentalismi religiosi istituzionali e anche di quelli che, di tanto in tanto, albergano nella testa degli uomini, compresa la mia.

L’infausta metafisica fondamentalista prende forma in tre mosse:

1  Inventa un “Ente Nulla” assoluto;
2  per implementarlo è necessario che sopprima o perlomeno inibisca di brutto - per l’evidenza che ci sono - l’Io, L’Altro e la Natura;
3  lì erige un qualche dio totalitario che fagociti tutto l'esistente.

Per fortuna tale dio si sgretola rapido se si toglie il presupposto nulla su cui poggia, operazione tutto sommato agevole per il singolo, complessa per i fondamentalismi istituiti, quelli storicamente impegnati nel pompare aria per tenere gonfio il pallone del nulla, così da tenere in piedi la baracca.

Venerdì, 05 Giugno 2015 10:07

The morning

Se fossi partorito in questo momento come percepirei la realtà? Ce ne vuole di straniamento dal mondo e dai ricordi accumulati per rispondere. Forse aiutano i primi due minuti appena dopo il risveglio: assomigliano ad un tornare al mio primo ricordo, quando avevo più o meno un anno e nell’osservare il fuoco di una stufa sapevo di esserci. Fuoco d’essere-pensiero ancora qui immutato sorto spontaneo non so da dove, non conosco il perché, non so come. E’ l’unico capitale che ho? Trascorsi i due primi minuti mi lavo la faccia, se sono di fretta solo gli occhi e siccome ho l’imprinting cattolico commento: «Quando l’occhio è puro tutto il corpo è puro.» Nell’acqua del lavabo incontro la natura, poi leggo le notizie e assurge la cultura, così il capitale primario dell’Io pensante nell’incontrare nuovi evidenti fattori fluttua relazionandosi con essi; così l’Io cerca una sua misura tra natura e cultura.

Per come la vedo vivere è perseguire giusta misura dell’Io: se smisurato è delirio, se omesso irrompe il nichilismo, e in versione diretta, e in versione reattiva difensiva con l’assurgere d’entità immense e sempiterne prodotte e sostenute dal nichilismo medesimo. Se Dio c’è è uno che, come me, tende alla giusta misura e, a differenza di me, pur avendola trovata lavora ancora.

Giovedì, 04 Giugno 2015 11:38

Misteriose anatomie

Aspettavo che interrompesse il suo incessante dire almeno per respirare e dentro quel nanosecondo inserirmi per dire la mia. Attesa vana.

Ma da quale orifizio inspira il logorroico?

Mercoledì, 03 Giugno 2015 11:58

Il Ratto salvifico

Nella Top Ten del variegato universo delle bizzarrie dottrinali religiose il primo posto spetta, senza dubbio, al “Ratto salvifico” dove Iddio nella sua infinita misericordia… Zac! A freddo e d’un tratto t’eradica, corporalmente e vegeto, dal mondo per teletrasportarti rapido in altra, sublime, dimensione.

La dottrina vanta innumerevoli, agnostici e atei, tentativi d'imitazione.

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