BLOG DI BRUNO VERGANI

Radiografie appese a un filo, condivisione di un percorso artistico

NOTA! Questo sito utilizza i cookie e tecnologie simili.

Se non si modificano le impostazioni del browser, l'utente accetta. Per saperne di piu'

Approvo
Venerdì, 04 Luglio 2025 13:49

L’ indifferenziato

Scritto da 

Un pinguino è un pinguino, una quercia è quella quercia e non un’altra, non è un orso e neppure l’Uno neoplatonico. Dire corpo è dire individuo: senza modi specifici, senza confini, senza funzioni differenziate, la vita non può sussistere. Cos’è, allora, l’“oceano indistinto”[1] di cui parla certa psicoanalisi? L’intrauterino, il pre-personale, il cosmico: quello stato frequentato da neonati, da psicotici e da mistici?

In realtà — anche se non mancano ambiguità e confusioni — l’oceano indistinto è un mito culturale, non un dato naturale. “Nasciamo indistinti, ci individuiamo, possiamo regredire” è una metafora utile per raccontare la porosità dei confini dell’Io, non a descrivere un organismo reale. L'individuazione è individuazione culturale, faccenda umana, i grilli nascono già individuati.

Improbabile che uno psicotico lo sia diventato passeggiando nel bosco mentre si percepiva tutt’uno con la natura  —fondersi non è dissolversi —, più probabile che qualcuno ne sia guarito.

__________________________

1 Spinoza probabilmente rifiuterebbe questa definizione giudicandola confusa. Nel suo sistema non c’è origine indistinta: ma sostanza unica che si esprime in modi finiti, ciascuno determinato.

 

Ultima modifica il Venerdì, 04 Luglio 2025 14:35

Lascia un commento

Copyright ©2012 brunovergani.it • Tutti i diritti riservati