BLOG DI BRUNO VERGANI

Radiografie appese a un filo, condivisione di un percorso artistico

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Venerdì, 12 Ottobre 2012 08:40

Cose stupende

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Chiara Corbella, al quinto mese della terza gravidanza, era affetta da carcinoma. Aveva optato per cure che non procurassero danno al figlio per sottoporsi a terapie efficaci solo dopo il parto. Il bambino era nato sano, ma per lei era ormai tardi ed è morta l’estate scorsa a 28 anni. I due figli nati in precedenza erano morti - il primo a mezz’ora dalla nascita, il secondo dopo qualche mese - per gravissime malformazioni congenite diagnosticate sin dalle prime ecografie in gravidanza, che Chiara Corbella aveva scelto di portare avanti. Perché? La madre lo spiegava in una sua testimonianza:

“Ho pensato alla Madonna anche a lei il Signore aveva donato un Figlio che non era per lei, che sarebbe morto e lei avrebbe dovuto vederlo morire sotto la croce. Questa cosa mi ha fatto riflettere sul fatto che forse non potevo pretendere di capire tutto e subito e forse il Signore aveva un progetto che io non riuscivo a comprendere”.

Prima di morire aveva scritto all’unico figlio:

«Vado in cielo ad occuparmi di Maria e Davide [i due figli morti prematuramente] e tu rimani con il papà. Io da lì prego per voi».

Nel sito ufficiale di Chiara Corbella gestito dalla sua famiglia è messa in piazza la storia integrata da video, immagini, audio, testimonianze, esuberanza di particolari e rassegna stampa sul caso.

Antonio Socci su “Libero” del 7 ottobre amplifica la propaganda:

«Ricordate quel milione di giovani, per l’anno santo del 2000, a Roma, attorno a papa Wojtyla? Cantavano “Jesus Christ, you are my life”. I giornali laici li sbeffeggiarono dicendo che in realtà quella era una fede di facciata, superficiale. Era vero? Che ne è di loro? Chiara Corbella è la risposta. La sua storia sta commuovendo il mondo.» Poi continua:

«C’è un giardino nel mondo dove fioriscono queste meraviglie. Dove accadono cose stupende, inimmaginabili altrove. E’ la Chiesa di Dio. Nessuno dei potenti e dei sapienti lo conosce. Per loro e per i loro giornali la Chiesa è tutt’altro. I giornali strapazzano il Vaticano e Benedetto XVI per Vatileaks. I riflettori dei media sono tutti per i Mancuso, i don Gallo, gli Enzo Bianchi. O per ecclesiastici da loro ritenuti “moderni”.»

Qualcosa ci sarebbe da oppugnare riguardo la propaganda di «queste meraviglie» e «cose stupende», di sacre immolazioni, del bizzarro nichilismo che gestisce il reale "al di qua" in funzione di un presupposto aldilà: desiderio contraddittorio di volere ad ogni costo un corpo per poi esserne insoddisfatti anelando l’eterno, dell’equivocare un organismo con una persona, dell’approccio pietistico che assimila il malato alla vittima giustificando a oltranza sue responsabilità.

Ma noi ci fermiamo qui e glissiamo pudicamente. Réclame e riflettori li lasciamo a Socci.

Ultima modifica il Venerdì, 12 Ottobre 2012 10:02

1 commento

  • Link al commento delia Venerdì, 12 Ottobre 2012 10:37 inviato da delia

    E andiamo avanti con il "Museo della Follia"... Devo dire che mi dispiace di più la morte di bambini per mancanze di cure mediche, per denutrizione, per aids contratto alla nascita che quella di questa signora, senza per quello mancarle di rispetto, è sempre un'anima che ne ne è andata.
    Ma poiché siamo in ambito di retorica (per fortuna non ho letto la notizia di prima mano, risparmiandomi una incazzatura), direi che mi sembra alquanto arrogante per una credente (sembra che tale sia veramente stata) comparare le sue umane vicende a quelle della Madonna. Anzi, lo ritengo un po' blasfemo...
    Peraltro trovo anche arrogante il suo intestardirsi in essere madre a tutti i costi, anche sulla pelle dei poveretti nati morti, come se non ci fosse altro modo di dare amore che concepire e partorire sapendo che condanni un bambino a morte prematura ... se gli va bene. Se invece va male, lo condanni a una semi-vita in una società che né riconosce sé sostiene le reali difficoltà né del soggetto né delle famiglie alle prese con queste problematiche (e parlo per esperienza diretta).
    Ci sono tanti bambini al mondo soli, malati, smarriti (anche in Italia, non occorre andare alle missioni in Africa) a cui dar sostegno, che troverei solo parole brutte per definire un atteggiamento così superbo, insolente, anche in confronto dell'intelligenza che Iddio ha dato all'uomo. Intelligenza che ha permesso a questo "uomo" di individuare, ancora prima del concepimento (soprattutto prima di esso!), i possibili danni genetici che i genitori potrebbero trasmettere ai figli.
    Ma probabilmente c'è gente che non ha a cuore la carità e la compassione vere quanto il coltivare egoisticamente la propria immagine di sé.
    Conosco coppie a cui è capitata la disgrazia di avere un figlio "diversamente abile" (quanta imbecillità e ipocrisia anche nelle definizioni!), figlio accolto con grande amore e anche come un'occasione di arricchimento e di possibilità di ampliare i limiti della propria pietà ... ma la vita di quei ragazzi non è né sarà mai bella, soprattutto quando i genitori saranno morti e loro rimarranno in balia del SSN, di tutori o amministratori di sostegno nominati da qualche asettico tribunale!!!
    Letto l'articolo del blog posso solo dire che sono disgustata.

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