BLOG DI BRUNO VERGANI

Radiografie appese a un filo, condivisione di un percorso artistico

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Giovedì, 28 Marzo 2024 18:56

Uno-tutti

Scritto da 

Il concetto di Dio come somma e unità di tutto ciò che vive, espresso con sfumature differenti dal Deus sive Natura (Dio ossia la Natura) all’Uno neoplatonico, dalla filosofia Ubuntu che seguiva Nelson Mandela all’“uno-tutti” e al “tu-tutti” formulati da Aldo Capitini[1], ancor prima di produrre un’etica esprime una ontologia: tu sei tutti gli altri[2]; tu sussisti perché noi siamo. Se le cose stanno così va da sé che mi prodigo per l’altro non perché mi sforzi precettisticamente di farlo, ma perché l’altro sono io. Sarà poi vero? E chi lo sa?

Questa mattina girando nel supermercato pieno di gente ho collaudato la strana concezione ipotizzando d’essere tutti quelli lì. La sensazione è stata buona, ho sentito azzerarsi quelle nascoste note di altezzosità che mi serpeggiano nell’intimo e una netta libertà da me stesso, mischiata a una sorta di piacevole espansione. Funziona bene, si potrebbe anche continuare. Una volta ero entrato in me stesso e non avevo trovato nessuno, forse proprio perché sono tutti?[3].

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1 In quel tu-tutti Capitini includeva anche tutti i tu delle persone morte considerandole compresenti.
2 Con angolazione diversa hanno affrontato la tematica anche Pessoa e Pirandello.
3 Ipotesi vietata ai minori, da considerare con estrema prudenza saldamente individuati.

Ultima modifica il Giovedì, 28 Marzo 2024 19:16
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2 commenti

  • Link al commento Armando Caccamo Venerdì, 29 Marzo 2024 06:53 inviato da Armando Caccamo

    Caro Bruno, siamo tutti in uno e uno in tutti? Per rispondere bisogna indagare il perché della separazione primordiale, il perché della diversità del pensiero, fonte di conflitti che obbligano ognuno di noi a parteggiare, perfino tra le nostre stesse idee. Essere uno in tutti e tutti in uno significa tendere al pensiero unico? E, se si, è un bene per l’umanità? Forse in un’altra, ma in questa vita accettiamo pure, nel rispetto altrui, gli altri ma come individui. Se mi guardo attorno, anche al supermercato, vedo ognuno come singolarità. Buona Pasqua

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  • Link al commento Bruno Vergani Venerdì, 29 Marzo 2024 18:39 inviato da Bruno Vergani

    Caro Armando, non so come sia accaduta la separazione primordiale che ha prodotto gli individui, preceduta dalla quella dell’Uno che produce i molti. Non mi ha mai convinto la spiegazione di questo mistero proposta dalla metafora neoplatonica dell’Uno, che sovrabbondante produrrebbe i molti traboccando da se stesso, processo che Plotino chiama di emanazione, così come il fuoco emana calore l’uno farebbe i molti. Spiegazione che dice tutto e niente. Sto leggendo “La compresenza dei morti e dei viventi” di Aldo Capitini dove elabora il “tu-tutti”, che evidente da un punto di vista logico è un ossimoro perché il tu è individuale mentre il tutto è generale. Capitini che è uno mezzo matto (in senso buono) li connette con un trattino come fossero un tutt’uno, un’operazione che razionalmente non ha capo né coda, ma che avverto empiricamente proficua. Negli ultimi tempi mi sto aprendo all’irrazionale (fede, sentimento, intuizione, azione) tutte cose riguardo le quali non è possibile darne ragione.

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