In una lettera Wittgenstein constatava che più invecchiava e più aveva conferma della differenza tra gli uomini; l'affinità somatica, tutti bipedi senza coda e con lo stesso numero di dita sembra unificarli, ma in realtà divergono quanto un bue da un coccodrillo, un elefante da un girino. Cioran nei suoi quaderni rincarava: «Più facciamo progressi “interiori” più diminuisce il numero di coloro con cui possiamo realmente comunicare.»
Provo a resistere, tento di non cedere all’evidenza, l’imprinting cattolico - quello dell’imperativo “siamo tutti fratelli” - me lo vieta e il buon senso mi suggerisce di non infognarmi in altezzosità autistiche, ma più passa il tempo più vacillo.
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Frammenti Autobiografici