BLOG DI BRUNO VERGANI

Radiografie appese a un filo, condivisione di un percorso artistico

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Bruno Vergani

Bruno Vergani

Radiografie appese a un filo. Condivisione di un percorso artistico, davanti al baratro con angoscia parzialmente controllata.

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Mercoledì, 09 Novembre 2016 12:40

La pagina della sfinge

Cos’è quella cosa che è una sfera infinita tutta intera in qualunque parte di sé sempre immobile nel movimento di cui tante sono le circonferenze quanti i punti e il cui centro è ovunque e la circonferenza in nessun luogo?

Ho estrapolato da un notorio tassello della teologia medievale omettendo il divin Soggetto e ricomponendo a mo’ di quesito.

In fin dei conti certa mistica medievale appare antesignana de La Settimana Enigmistica, più è sublime più l’anticipa esatta. Strano ma vero.

Domenica, 06 Novembre 2016 12:34

Quid est veritas?

Se sussistesse La Verità assoluta, universale, integrale, immodificabile e unica; s’esistesse un’immacolata, perfetta, infallibile e compiuta attività teoretica, prima o poi nella colossale storia del pensiero tale verità definitiva saremmo giunti ad esplicarla con-fermandola univocamente in massa.

Invece la storia della filosofia, dell’arte, della religione - pur con filoni di percorso non di rado operanti nel medesimo solco, oltre agli antichi classici evergreen - esprimono differenti, complesse e innumerevoli “verità” in costante moto, correlate alle storie dei popoli, ai tempi, alle causalità e casualità (circostanze), alle specifiche personali capacità, sensibilità e biografie. Neppure la scienza è immune da tale sana parzialità: dalla fisica teorica al medico specialista dal quale sovente il paziente si congeda per ascoltare un’altra campana. Il termine squisitamente scientifico "ricerca" palesa saggiamente al mondo uno stato di provvisorietà, stimolante inedite scoperte, nuove interpretazioni, radicali revisioni. Anche la natura muta, si adatta, si muove ordinata e talvolta apparentemente disordinata si diverte nel produrre metastasi.

Forse la verità è ‘sto bailamme o quanto meno gli assomiglia. Se caotica oppure cosmica non lo so, di sicuro non sta ferma.

Venerdì, 04 Novembre 2016 18:27

To be, or not to be…

Di norma si affronta e risolve una questione in quattro mosse:
determinata la problematica si presuppone una soluzione efficace e attuata si verifica che funzioni.

Procedura generalmente valida, dall’aggiustare lo sciacquone del cesso all’affrontare tematiche cruciali del vivere e del morire, di Dio e dintorni. Il problema è che nelle concezioni e ipotesi in corso d'opera per risolvere tali questioni ultime ci è preclusa qualsiasi sicurezza definitiva, necessariamente accertabile solo post mortem.

Così, alla fin fine, non c’è completa differenza tra quelli che affermano di credere in Dio e i miscredenti, tra loro contrapposti per le differenti ipotesi ma identici nell’attendere conferma definitiva della veridicità del loro supporre. Ateismo, teismo, agnosticismo, differenti concezioni medesimo stato. Appurata la comune condizione forse opportuno che, evitando di bisticciare, si alleino e collaborino.

Mercoledì, 02 Novembre 2016 22:11

Teocriminologia applicata

Ho ripigliato dallo scaffale le impolverate Enneadi di Plotino che adoperavo quando frequentavo le religioni orientali a guisa di saldatrice per connettere l’esotico Vedanta alle filosofie d’occidente. La complessa metafisica neoplatonica - della quale Plotino è tra le colonne portanti - salda per bene tratti del pensiero orientale ad alcuni filoni dell’ontologia occidentale. Plotino vede Dio come L’Uno auto-sussistente che tutto fonda e pervade, L’Uno ineffabile che pertanto è possibile indicare solo attraverso vaghe e inadeguate metafore come quella della luce, somma e Unica Potenza da cui irraggia la realtà universale.
Nel volume incontriamo sfilze di “quaggiù” contrapposti al Supremo indicibile “lassù”, roba squisitamente pagana tipica del tardo indirizzo filosofico greco; concezioni quasi assenti nel pensiero di Gesù di Nazareth ma che le Chiese cristiane, violando il copyright, hanno ficcato in profondità nelle loro teologie.
Siccome tale sommo Uno è oltre qualsiasi umano concepire, impossibilitati a definirne la reale sostanza non ci resta che il tacere sovrastati, o, per i più audaci, l’indagare con logica formale non tanto quello che l’Uno è, approccio umanamente impossibile, ma quello che non è, o meglio quello che non può non essere - “metodo negativo”, via negationis, “teologia negativa”.

Procedimento che evoca quello della serie televisiva Criminal Minds trasmessa da Rai 2, dove i gagliardi criminologi dell'FBI per catturare un assassino seriale assolutamente sconosciuto imbastiscono un profilo non ipotizzando a vanvera chi potrebbe essere, ma, via, via, individuando quello che il ricercato non può non essere. Più escludono più circoscrivono, più circoscrivono e più si avvicinano all’obiettivo.

Davvero non male riuscire, finalmente, a catturare l’Artefice di ‘sto strano e immane teatro, così da metterlo sotto teca per osservarlo in dettaglio.

Martedì, 01 Novembre 2016 20:12

Antinomia

Se avessi votato oggi per il referendum costituzionale, considerato che:

non votare è da fessi; Renzi non mi piace a iniziare da quel epidermico correre verso la cosiddetta crescita, modello di sviluppo che sarebbe invece tutto da rivedere; nondimeno le reali alternative a Renzi sono peggio di lui, perciò meglio che rimanga, dunque che obtorto collo lo sostenga col sì; un sì merita anche la proposta di modifica costituzionale che, seppur arzigogolata e criptica, un qualcosa migliora e semplifica e poi davvero non male votare all’opposto di D’Alema e Berlusconi.

Il problema è che scorgo serie motivazioni anche per votare no: vista l’attuale legge elettorale e le nebulose proposte di cambiamento se un domani i miei compatrioti sovrani, ma in gran numero deficienti, mi vanno a votare un qualche novello Mussolini, che accadrà con i premi di maggioranza sommati all’accentramento di potere del Governo procurato dalla riforma?

Per quanto suesposto oggi avrei vergato una croce sul sì e una sul no: diritto dovere di voto onorati, personali dilemmi risolti.
Non è il massimo però ci ho provato.

Venerdì, 28 Ottobre 2016 09:15

Grand Tour

Bufale o verità le storie dei ragazzi selvaggi, bambini smarriti nelle foreste, o giungle urbane degradate, diventati simili ai cani che frequentavano? Tutto da indagare quanto si nasca e quanto si diventi umani, ma un dato è certo:

l’identità personale, sostanzialmente sinonimo d’individualità, è una forma strana di unicità che prende necessariamente forma e costituzione, fin dalla nascita, dalla e nella relazione con il differente Altro. Un’empirica indagine su Facebook passando in rassegna gli amici di Tizio, Caio e Sempronio, può forse, in parte, spiegare le cause della loro specifica assoluta stupidità o della peculiare valorosa personalità.

Non a caso il Grand Tour effettuato un tempo dai giovani dell'aristocrazia europea che, invece di guardarsi allo specchio, programmavano per espandersi l’Io, Tour che un Stato degno dovrebbe prescrivere e sovvenzionare agli abitanti di Gorino che fanno le barricate per fermare il pullman degli immigrati; dopotutto già lo fa, il Grand Tour universale è, o dovrebbe essere, la scuola.

Martedì, 25 Ottobre 2016 11:43

A ben vedere

L’impianto teoretico di don Giussani dettante la prassi politica dei cattolici nella società era, in sintesi, questo:
«La posizione nell’impegno culturale è quella di un popolo [cattolicesimo, nella fattispecie Comunione e Liberazione] che approfondisce la coscienza di portare in se stesso il principio risolutivo della crisi per tutti; noi portiamo la salvezza.»[1]

Dopo decenni d’impegno, abnegazione, lotte, finalmente il programma salvifico planetario teorizzato da Giussani veniva realizzato - attraverso il PDL col sostegno della Lega Nord, entrambi paladini dei valori cattolici non negoziabili - e la salvezza universale irrompeva in Lombardia, solo là, però in tutta la sua gloria, così:

arresto del consigliere Gianluca Rinaldin per truffa, Nicole Minetti indagata per induzione alla prostituzione minorile e Daniele Bellotti per tifo violento, Monica Rizzi per dossieraggio, arresto di Franco Nicoli Cristiani per corruzione e tangenti, Massimo Ponzoni per corruzione, concussione e bancarotta, indagati Angelo Giammario per corruzione e finanziamento illecito dei partiti, Renzo Bossi per appropriazione indebita, Davide Boni per corruzione, arrestato Domenico Zambetti per voto di scambio e concorso esterno in associazione mafiosa per aver acquistato voti dalla 'ndrangheta, indagati per peculato e truffa Franco Nicoli Cristiani, Massimo Buscemi, Davide Boni, per corruzione Marcello Raimondi. Presidente Formigoni rinviato più volte a giudizio, nel processo di primo grado attualmente in corso per la vicenda Maugeri richiesta dai P.M. una condanna a nove anni di detenzione perché "capo di un gruppo criminale" responsabile per 10 anni, sempre secondo l’accusa, di un sistema di corruzione con sperpero di decine di milioni di denaro pubblico, oltre a benefit di circa otto milioni di euro.

Tutti assolutamente innocenti fino all’ultima sentenza definitiva. Nel frattempo, nell’attendere l’iter della Giustizia (in questi giorni una prima conferma di condanna), un minimo d’indagine sul divario tra l’universale salvezza teorizzata da Giussani e il provinciale puttanaio di fatto realizzato, è da farsi; Chiesa italiana in primis - non dimentichiamo che, seppur con radicali prese di distanza dal formigonismo di numerosi cattolici, l'impegno politico di CL era in quel periodo sostenuto da gran parte del Magistero, Giovanni Paolo II incluso.

A ben vedere l’indagine è più semplice di quel che sembra perché il divario non c’è proprio: il proclamare al mondo «noi portiamo la salvezza» è già, e di per sé, promozione e costituzione di associazione a delinquere, o perlomeno precisa apologia.

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1 Luigi Giussani “Dall’utopia alla presenza”, “L’Equipe”; lezioni e dialoghi di don Giussani con i responsabili degli universitari di Comunione e Liberazione.

Domenica, 23 Ottobre 2016 16:36

L’utente devoto

E’ finito il tempo delle agiografie e delle gesta eroiche, a parte gli esponenti di filoni estremi di qualche monoteismo e d’impenitenti, quanto sparuti, militanti d’ideologie del Novecento, tutti gli altri si alzano la mattina noncuranti di plasmare sé stessi e il mondo alla propria fede o ideologia. Meglio così.

Il problema è che l’attuale ridimensionamento di tali concezioni a subculture invece di favorire l’autonomia di singoli e popoli è coinciso con l’imperversare di altra ideologia imperante, dove i fondatori non necessitano di particolare impegno teoretico e lavoro sul campo per promuovere universali conformazioni, basta e avanza implementare un qualche brand e status symbol, un po’ di obsolescenza pianificata dei prodotti, un po’ di pubblicità, a tutto il resto ci pensa l’utente che a sua inconsapevole cura espande e condivide con devozione il vano (vanità) arbitrio.

Consumismo ideologia autogena a sviluppo planetario garantito, perpetuo, inarrestabile. Ben poggiato sull’ottusità di mente va a narcisismo: base ampia e tenace, carburante inesauribile.

Sabato, 22 Ottobre 2016 10:47

Italiani

Per testare l’italica umanità da qualche anno spedisco i miei prodotti erboristici a sconosciuti sovente in zone malfamate, facendomi pagare solo dopo che hanno ricevuto la merce.
Persisto fiducioso in quanto dei circa mille pacchi inviati un solo bidone.

Circoscritto dato di affidabilità non generalizzabile, eppure qualcosa vorrà pur dire.

Giovedì, 20 Ottobre 2016 18:23

Libri

Passando nottetempo dal letto al bagno spinto da una forza ignota afferravo dalla libreria i “Pensieri” di Pascal e aprivo a caso. Mi capitava la pagina dove valutava Montaigne un confusionario che salta di soggetto in soggetto senza giusto metodo. Precisava che Montaigne eludeva il giusto metodo dicendo sciocchezze per affermazione personale, in quanto nello “stolto progetto che aveva di dipingere se stesso cercava di darsi arie” con “parole lascive, roba che non vale niente”. Perplesso tornavo indietro all’inizio del capitolo e trovavo, nel titolo, la motivazione della pascaliana sentenza di condanna: “Miseria dell’uomo senza Dio”.
D’impeto agguantavo la copia dei “Pensieri” per schiaffarla sotto ai “Saggi” di Montaigne: che se la vedano tra di loro! E sono corso in bagno. Al risveglio nel dormiveglia l’impressione di strani movimenti dalla libreria. Chi possiede numerosi libri sa che dopo l'imbrunire dentro quegli scaffali accadono cose strane: duellano, dialogano, si massacrano, tramano, si alleano, si accoppiano.

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