BLOG DI BRUNO VERGANI

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Domenica, 22 Dicembre 2024 22:08

I mangiatori di patate

Scritto da 

Mangiamo una banana e l’energia che ha dentro migra nel cuore, lo fa pulsare e viviamo. “Questo corpo è il prodotto del cibo […] vive a causa del cibo e muore se ne è privo” sentenzia il Vivekacudamani, antico trattato filosofico-spirituale indiano, niente di che, già lo sapevamo che chi non mangia muore.

Però la cosa diventa interessante se consideriamo il trasferirsi dell’energia che, presente nei cibi, migra nei nostri cervelli producendo pensiero. Concezioni orientali colgono in questo processo una sorta di preesistere del pensiero nel cibo, uno strano tipo di calorie che invece di far muovere muscoli produce pensiero e vita che chiamano prana. Pan-pensiero che abita i cibi che mangiamo, l’acqua che beviamo, l’aria che respiriamo, niente di trascendente, niente di soprannaturale.

In questa spiritualità immanente, in questa religione dei quattro elementi il "Cogito, ergo sum" si dovrebbe ridimensionare non poco, giacché il pensiero non è peculiarità esclusiva dell’individuo ma evento che tutto pervade, però anche se la biochimica ci dice, in accordo con le concezioni orientali, che lo zucchero si trasforma in pensiero ci risulta difficile accettarlo, perché abituati a collocare il pensiero nel mondo delle idee in una dimensione altra e alta, trascendente, in un  iperuranio accessibile solo alle anime personali. Qualche buona ragione ce l’abbiamo, mica è facile scorgere pensieri del tipo “Fatti non foste a viver come bruti...” abitare, in nuce, in una patata lessa.

Ultima modifica il Martedì, 24 Dicembre 2024 12:30

2 commenti

  • Link al commento Daniela Moscardini Lunedì, 23 Dicembre 2024 07:57 inviato da Daniela Moscardini

    Il finale provoca una risata, eppure, secondo me, è proprio così. Siamo abituati, condizionati, a pensare al cibo come carburante per il corpo. Lo è anche per quella che consideriamo mente, separata. Siamo tutt'insieme e così ci dobbiamo considerare e rassegnarci. Considerazione pertinente.

    Daniela

    Rapporto
  • Link al commento Pietro Spalla Giovedì, 26 Dicembre 2024 11:28 inviato da Pietro Spalla

    Ma il fatto che, in nuce, noi siamo anche patate, il fatto che il Pensiero ci precede e abita le cose non vuol dire che è solo immanente, può darsi che il pensiero - e anche la coscienza - precedano non solo noi ma, anche patate e materia in genere, dalla quale hanno deciso di lasciarsi ospitare, ma non gratis: l'hanno ripagata rendendola (nelle sue versioni più evolute, come noi e gli animali) viva, pensosa e responsabile. Insomma il fatto che la patata contenga pensiero e coscienza non vuol dire questi siano solo immanenti alla materia.
    Forse è un po' come quando il panenteismo afferma che Dio è in tutte le cose ma anche che tutte le cose sono in Dio.
    Insomma io sospetto la preesistenza di pensiero e volontà rispetto alla materia in cui alloggia.
    Faggin ne è certo - ma lui è un illuminato (o sedicente tale ): come spiega nel suo ultimo libro “ Oltre l’invisibile “ che stiamo commentando alle cenette filosofiche, per lui il Pensiero e la Coscienza preesistono rispetto alla materia

    Rapporto

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