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Sabato, 26 Agosto 2023 15:36

Il corpo di Dio

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In questi ultimi anni all’interno della Chiesa cattolica sempre più spesso si parla di abuso spirituale, specialmente riferendosi ad alcuni movimenti ecclesiali, dove in effetti succedono a raffica. L’abuso spirituale è più nebuloso rispetto all'abuso sessuale, anche se negli ambienti religiosi è quasi sempre la causa di quest'ultimo. L'abuso spirituale si configura quando qualcuno si intromette nel rapporto tra un fedele e Dio interfacciando, per mezzo della sua persona, il fedele col divino. 

L’abusatore spirituale non è uno che convinto di sapere meglio di te, e di tutti, cosa è giusto per te invade senza alcun rispetto i tuoi spazi, per plasmarti secondo un ideale di vita che ritiene giusto, questo è semplicemente un cretino. L’abusatore spirituale, invece, afferma di sapere qual è la volontà di Dio su di te e investito da un misterioso potere divino proclama di esserne la voce.

Per esperienza personale ho osservato che bisogna essere molto più cretini del suesposto invadente, per accettare di rappresentare Dio per qualcun altro senza provare un estremo disagio, uno che sta bene di testa non accetterebbe quel ruolo, tant’è che di solito va a finire che nei movimenti cattolici è ricoperto dai meno sensibili e meno intelligenti. Meno vali e più troverai soddisfazione ad essere autorità, va da sé che anche il superiore che vale zero crederà di valere qualcosa nell’azzerare l’ingenuo a lui sottoposto.

Il problema è che questo indebito raffigurare Dio che caratterizza i responsabili di alcuni movimenti ecclesiali non nasce dal nulla, ma come la riproduzione di modellini in scala ridotta, piccoli ma fedeli all’originale, è una replica precisa dell'impianto dottrinale cattolico che vede il Magistero della Chiesa rappresentare per l'umanità la presenza di Dio nella storia[1]. Cosa buona che il Papa e il Magistero monitorino e correggano gli ambienti a rischio di abuso, ma prima dovrebbero forse azzerare e rifondare la dottrina che quegli abusi ispira, rafforza e giustifica, della quale loro stessi sono la diretta espressione.

In effetti la pretesa dell’abusatore spirituale è così insensata che nessuno la proporrebbe e nessuno la accetterebbe, se non ci fosse una collaudata teoria preparatoria e giustificatoria di tale perversione. Teoria che vede la presenza di Dio nel mondo attraverso l'incarnazione di Cristo, quindi di Dio nella storia attraverso Cristo vivo nella Chiesa, pertanto di Dio presente nel Magistero sicché nei diretti superiori che il fedele si trova in sorte. L'unica differenza nel far da tramite fra l'individuo e Dio operata dal Magistero rispetto all'abusatore spirituale è che il porsi del Magistero è più generalizzato e misurato, quello dell'abusatore più individuato e smodato; una mera differenza di obiettivo e intensità.

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1 Sono stato a una conferenza dello storico Franco Cardini, riporto una narrazione semplice ma di effetto che aveva fatto della tradizione cattolica, che ritengo affascinate all’interno di una dimensione simbolica e narrativa, invece pericolosa se presa e applicata alla lettera. Scrivo a braccio aggiungendo del mio. Cristo risorge e prima di ascendere al cielo si manifesta agli apostoli e ai discepoli. Ha un corpo strano Gesù Cristo: entra in casa passando attraverso le pareti ma non è un fantasma, in carne e ossa va incontro alle donne, appare a due discepoli sulla strada di Emmaus e agli apostoli sulla montagna. Gesù fa toccare le piaghe a Tommaso, spezza il pane, mangia pesce arrostito. Gli apostoli toccano quel corpo risorto e quel contatto fisico li impregna di una sovrannaturale potenza, che a loro volta trasmettono a chi toccano, e questi ancora senza soluzione di continuità fino all’ultimo pretino di campagna dei nostri giorni, toccando il quale noi tocchiamo, grazie alla tradizione, il corpo del Cristo risorto. Si noterà che è irrilevante essere degni di quella potenza, ciò che conta è essere toccati da chi è stato toccato, faccenda pratica non etica.

Ultima modifica il Giovedì, 07 Settembre 2023 16:04
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