BLOG DI BRUNO VERGANI

Radiografie appese a un filo, condivisione di un percorso artistico

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Domenica, 17 Settembre 2017 13:29

Materia prima

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Nell’indagare le cause del primato, o perlomeno della singolarità, di pensiero, parola, immaginazione, coscienza, appercezione, abilità di narrazione e facoltà di ordinamento, che contraddistinguono l’uomo differenziandolo dal resto della natura, sono ipotizzabili due differenti origini:

che l’evento e conseguente gap Uomo/Natura sia stato inopinatamente inoculato da una intenzione esterna e altra, a cura di una qualche entità soprannaturale e creatrice, altrimenti da un extraterrestre di passaggio elargitore di forze e sostanze inedite nell’universo a noi conosciuto, oppure che senza alcuna causa esterna e intenzionale si sia auto-attivato casualmente.

In questa seconda plausibile possibilità tale accadere casuale per attuarsi ha necessariamente comportato che l’uomo abbia utilizzato, seppur a capocchia, sostanze e forze preesistenti in natura che già contenevano, almeno in nuce, tali potenzialità; cervello umano organo che elabora ed estrude edifici di pensiero e forma costituiti e costruiti con mattoni naturali preesistenti e onnipervadenti già contenenti, in potenza, nuclei di pensiero, parola, immaginazione, narrazione, coscienza, appercezione e ordinamento.

Se così il gap Uomo/Natura e quello supposto di Dio/Natura sono più formali che sostanziali. Tutto qui. Ipotesi insufficiente per concludere l’indagine ma soddisfacente per iniziarla.

Ultima modifica il Domenica, 17 Settembre 2017 14:53

1 commento

  • Link al commento Pietro Spalla Domenica, 17 Settembre 2017 15:48 inviato da Pietro Spalla

    Penso che il gap sia anche quantitativo, come nel rapporto della parte col tutto. Forse siamo un po' quelle monadi di cui parla Leibniz, specchi viventi dell'universo che ci ha partoriti e del cui Logos siamo naturalmente compartecipi e cogestori. E però, in quanto individui, siamo figli ribelli e immaturi che devono solo tornare all'ovile contriti e sottomessi al Logos superiore di cui siamo solo funzionari e burocrati? Non mi piace. Del resto può darsi che anche Leibniz intendesse qualcosa del tipo che ogni monade è preziosa proprio perchè ha il suo particolare punto di vista che è giusto conservi? Non può essere che, se noi ci specchiamo nell'Universo, però anche l'universo si specchia in noi ed ha bisogno che ogni monade gli rimandi un'immagine nuova ed unica e non un suo modello standard per legge obbligatorio per tutti?

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