BLOG DI BRUNO VERGANI

Radiografie appese a un filo, condivisione di un percorso artistico

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Sabato, 15 Febbraio 2020 11:43

I girasoli

Che problematizza la possibilità del libero arbitrio è l'ordine delle leggi fisiche che nel funzionamento naturale determinano immodificabili concatenazioni di causa ed effetto, forza che fa ruotare parallelamente coatti tutti i girasoli nella stessa programmata direzione. Anche noi, seppur enormemente più complessi, siamo costituiti dalle stesse particelle dei girasoli e obbediamo alle medesime leggi[1].

Ma non è finita qui, un altro scossone destabilizza le fondamenta del libero arbitrio, pensiamo all'ontologia parmenidea dell’Essere uno-eterno-ingenerato-indivisibile; immobilità blindata all'insorgere di qualsivoglia divenire: continuo-infinito-presente tutto e sempre compiutamente qui, che ci preclude il potere e la possibilità di scegliere[2].

Nonostante i due scossoni il buon senso ci suggerisce che anche oggi ci sono state cose che per nostra libera scelta sono accadute altrimenti proprio così, invece che cosà, perché lo abbiamo coscientemente voluto e scelto. A ben osservare già gli animali di una stessa specie non si comportano, a differenza dei girasoli, tutti allo stesso modo e non solo per differenze genetiche e ambientali. Chi li frequenta da vicino sa che a parità di condizioni eriditate e contingenti ogni esemplare esprime caratteristiche quote di manifestazioni individuali anarchiche a funzionamenti programmati, singolarità che evidenziamo affibbiando agli animali domestici un nome proprio; coi girasoli perlopiù evitiamo.

Per risolvere l’antinomia tra un sommo meccanicistico funzionamento affermabile logicamente e la libertà individuale che constatiamo empiricamente, si potrebbe ipotizzare che tale libertà preesista in nuce, o in un qualche modo, nella natura stessa. Se un po' libertà di scelta l'abbiamo da qualche parte ci sarà pur arrivata. 

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1 Anche il teismo non è immune dalla problematica, basti considerare il percorso di una certa teologia fra XIII e XIV Secolo, che tentava di conciliare la divina Potentia absoluta (Dio sovrano e onnipotente) con la divina Potentia ordinata della creazione, ordinamento che pure l'Onnipotente era costretto a ottemperare.

2 Anche con questo il teismo ha dovuto fare i conti -al momento non del tutto risolti- a seguito del neoplatonismo migrato nel corpo dottrinale della Chiesa nascente, l’ingarbugliata dottrina della predestinazione è la logica conseguenza.

Pubblicato in Filosofia di strada
Venerdì, 14 Febbraio 2020 12:37

Agent causation

Sono decine le differenti opzioni teoriche che la filosofia ci offre per risolvere il problema del libero arbitrio, ma mica è semplice abbracciarne una. Il problema è che considerando, da una parte, l’evidente possibilità che abbiamo di scegliere questo invece di quello e, dall’altra, l’osservazione che tutti i fenomeni e gli eventi naturali sono necessariamente e meccanicisticamente determinati da altri precedenti eventi, non vedo ragione per cui gli umani dovrebbero fare eccezione.

Nella confusione è un po' da invidiare la soddisfazione della madre che prende a ciabattate il figlio che mal si comporta. Sembra atto istintivo e reattivo, invece ce ne vuole di impegno per riconoscere nel figlio -e, dunque, nell’evento Homo sapiens- l’assoluta autodeterminazione di ognuno; soggetto agent causation dicono oggi alcuni filosofi, vale a dire potere attivo effettivo in capo all’agente, ovvero libertà e per questo responsabilità e personale imputabilità.

Che percorso teoretico avrà svolto la signora per raggiungere una così indubitabile certezza?

Pubblicato in Filosofia di strada
Giovedì, 13 Febbraio 2020 19:07

Inorganica forza vitale

Oggi i gatti sono eccitati da improvvisi scoppiettii, sono i baccelli del glicine che hanno iniziato ad aprirsi sparando i semi intorno. I baccelli sono da tempo morti e rinsecchiti eppur si muovono al tempo giusto della semina, prima si torcono a spirale e poi si spaccano di colpo spargendo i semi intorno gonfi del loro programma genetico.

In quei baccelli secchi non c’è traccia di metabolismo e quel muoversi è puramente meccanico, un mero mutamento di strutture fisiche procurato da temperature e umidità, nondimeno moto vitale nel suo determinare con estrema precisione il programmato processo riproduttivo.

Nel funzionamento naturale il confine tra l’inorganico e l’organico, l'inanimato e il mondo vivente, non è poi così netto.

Pubblicato in Erbario
Mercoledì, 12 Febbraio 2020 18:42

cm³

Ecco che implementiamo mito, poesia e musica per essere ricompresi in un racconto condiviso, interpretiamo la Natura così da consolarci nell’appartenervi, costruiamo Dio per essere salvati da un’alleanza e lo eliminiamo se non funziona più, facciamo scienza per indagare le cose e la tecnica per farle funzionare e la filosofia per provar, di tutto questo, a capirci qualcosa.

Strano che quel modesto ingrossarsi di un cervello di scimmia abbia, nel bene e nel male, prodotto tanto. Ma che ci sarà mai dentro quel paio di cm³ in più?

Pubblicato in Pensieri Improvvisi
Giovedì, 06 Febbraio 2020 15:52

Metafisicamente ibridi

“E voi chi dite che Io sia?” e suo malgrado, eterogenesi dei fini, fondò la cristologia, quell’estenuante ricerca che prova a definire quote e a calcolare percentuali dell’umanità e della divinità di Gesù, pancia della storia della Chiesa che ha determinato l’intero pensiero occidentale.

Non poteva essere che così: la domanda precede il cristianesimo nel suo implicito chiedere a ognuno di noi: “Tu che sei?” riformulazione dell’antica esortazione “Conosci te stesso”, che il neoparmenidismo alla Severino ha riproposto affermando che “siamo re che si credono mendicanti”; re nel sempiterno essere che ci costituisce, mendicanti nel susseguirsi dell’apparire delle contingenze.

Che siamo non lo so, ma che siamo metafisicamente ibridi mi sembra certo.

Pubblicato in Filosofia di strada
Mercoledì, 05 Febbraio 2020 18:45

Tutto da rifare

Con tutta la potenza che Dio ci ha messo per farsi uomo, non so se l’abbia presa tanto bene quando gli uomini l’hanno ritrasformato in dio.

Pubblicato in Sacro&Profano
Mercoledì, 05 Febbraio 2020 01:24

Coerenza incoerente/incoerenza coerente

Un certo tradizionalismo cattolico afferma il perfetto coincidere di Gesù Cristo col Magistero della Chiesa, in quanto sacra istituzione che per volontà di Dio manifesterebbe nella storia il mistero dell’incarnazione di Cristo. Tradizione vivente che permetterebbe agli uomini del nostro tempo di incontrare il Dio eterno. Istituzione divina che nella sua oggettiva alterità smantellerebbe alla radice le nostre inconsce e intimistiche proiezioni assemblanti un dio costituito da parti di noi stessi, invece del Dio vero.

In tale concezione ecclesiologica un qualsiasi differenziare Gesù Cristo dal Magistero, o la dottrina della Chiesa dai vangeli, è divisione impensabile. Nel periodo di Giovanni Paolo II e Benedetto XVI -papati perlopiù fedeli a questa linea- il primato dell’entità Gesù-Chiesa-Vangelo-Dottrina era stato spesso brandito contro l’assedio, in fin dei conti più supposto che reale, delle differenti e circostanti culture[1].

Coloro che all’interno della Chiesa esprimevano degli argomentati distinguo venivano richiamati all’obbedienza papale, al punto che il dogma ottocentesco della sua infallibilità era tornato alla ribalta. Il fedele tradizionalista professava il Pastor Aeternus, proclamava il Pastor Aeternus, enfatizzava il Pastor Aeternus e gli arrivava tra capo e collo Papa Francesco che, impegnato in cose ben più urgenti e serie, evitava di interpretare il Pastor Aeternus; svolta storica[2].

Ma può esistere un evento più tragicomico per il tradizionalista, che più è fedele alla sua concezione dottrinale obbedendo al Papa più la tradisce visto che il Papa lo invita a tutt’altre fedeltà? Costretto in un aut-aut paradossale e irrisolvibile fra coerenza incoerente o incoerenza coerente. Un po’ di solidarietà se la merita tutta[3].

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1  «Come se la “verità” fosse una persona così indifesa e goffa, da aver bisogno di difensori!» (Nietzsche, Al di là del bene e del male)

2 Ieri ho visto un video dove Mons. Corrado Lorefice arcivescovo di Palermo, scandagliando le ragioni che hanno generato connivenze tra una certa Chiesa e la mafia scorgeva un “meccanismo clericale perverso [dove] invece di mettere al centro il vangelo si [è] perseguita la logica di mettere al centro la Chiesa […] la conservazione dell’istituzione più di tutto e prima di tutto.” Un capovolgimento di galassie rispetto a una consolidata e opposta concezione dottrinale che solo pochi anni fa imperversava.

3 Tutto sommato meglio un irriducibile rispetto a chi si conforma di continuo a dove tira il vento.

Pubblicato in Sacro&Profano
Venerdì, 31 Gennaio 2020 10:40

Lettera ai romani

Questa mattina ho constatato che senza gemere attendendo con impazienza la rivelazione dei figli di Dio, così da essere liberate da ancestrali caducità, sottomissioni e corruzioni, le gemme dell’ippocastano sono più turgide di ieri, così, per conto loro.

Pubblicato in Erbario
Giovedì, 30 Gennaio 2020 18:13

Dalla padella alla brace

a) Provenire dal nulla, esistere temporaneamente, ritornare nel nulla;

b) tutt'eterno-immobile-indivisibile-ingenerato-Essere.

Un po' scocciante la prima opzione ma la seconda è infernale.

Pubblicato in Pensieri Improvvisi
Mercoledì, 29 Gennaio 2020 18:51

Breve invito a un momento di delirio

Mai provato a leggere i vangeli in prima persona, nella posizione di Gesù?

Blasfemia certa e delirio assicurato, ma anche l’attivarsi di insospettate consapevolezze.

Pubblicato in Sacro&Profano

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