BLOG DI BRUNO VERGANI

Radiografie appese a un filo, condivisione di un percorso artistico

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Domenica, 24 Luglio 2016 10:34

Miseria e provincialismo

La mattina un impiego sottopagato, nel pomeriggio qualche ora in nero come tuttofare e la sera lì a inventare strategie per procrastinarne il pagamento delle bollette sparse sul tavolo della cucina. Quando vivere per davvero? Poi inaspettati 26.000 euro dall’assicurazione, per quella volta che il camion della nettezza urbana gli aveva rotto la tibia nel far retromarcia,
così investiti:
1.470 vacanza a Gardaland;
3.000 televisore grande quasi come uno schermo cinematografico;
14.500 Giulietta usata turbo rossa;
2.650 vasca idromassaggio turbo azzurra;
2.980 vestiti griffati;
1.400 minimoto per il bambino.
Alla miseria ci si affeziona.

Poi, variante della miseria, c’è il provincialismo. Forma di povertà sovente col portafoglio pieno, che di norma imperversa in chi ha raggiunto notorietà, successo e dominio su qualcun altro, per mera casualità e sotterfugi. Brutta condizione in quanto la corte che l’attornia l’osannerà a prescindere dal suo valore reale; per emanciparsi da tale pericolosa condizione Montaigne consigliava di mettere il principe su un cavallo che, per sua natura, disarciona il figlio del re come il figlio del facchino.

Facile diagnosticare il provincialismo: quando la spesa del protagonista per vacanze di lusso supera quella dell’imprendere e quella sperperata per giretti in yacht, esclusivi quanto dozzinali eseguiti senza avvertire un monito intimo di sana noia, oltrepassa quella per lo studio così da nobilitarsi avendone tempo e possibilità, è provincialismo. La barca a vela e lo champagne sono invece permessi, si permane signori universali e non pirla provinciali a condizione che la barca sia governata dal proprietario e lo champagne alternato a vini nostrani.

Voglio dire che in fin dei conti prima che faccenda morale è questione estetica, c’è chi col portafoglio vuoto o pieno trova piacere nel leggere Kierkegaard attento ai prossimi e chi invece prova completa soddisfazione nel farsi massaggiare i glutei flosci in qualche SPA. Struttura originaria probabilmente immodificabile, forse pirlotti un po’ si nasce, sicuramente lo si diventa a oltranza nei primissimi anni d’esistenza.

Pubblicato in Filosofia di strada
Mercoledì, 20 Luglio 2016 19:14

Sangue e titanio

Da una goccia di sperma essenza di una bistecca e una mela mangiata da mio padre ero diventato feto e poi spontaneamente uomo. Oggi mi hanno impiantato un paio di denti in ceramica e titanio meglio degli originali caduti per il fumo rovente del Toscano extravecchio.

Piccola cosa due pezzettini d’osso ma,  siccome chi è fedele nel poco è fedele anche nel molto, non è escluso che potrebbero rifarmi tutto quanto. E i pensieri? Quelli sono i più facili da impiantare ne ho già dentro fin troppi non miei e non tutti buoni. E l’io? Anche quello si produce senza problemi, qualcuno ne ha addirittura tre e pure quattro.

Alla fine indenne dal grande funzionamento fagocitante la personale identità rimane soltanto la facoltà di pensare; che strano accadimento che da un organo gelatinoso dentro il cranio escano concetti. Però qualcuno dice che anche per questo l’iPod funziona meglio, dopotutto riguardo cercare-trovare, memorizzare e far di conto è proprio così, ma per l’abilità di inedito concettualizzare fluttuante siamo ancora meglio noi. E poi l’iPod manco s’incazza.

Pubblicato in Frammenti Autobiografici
Sabato, 16 Luglio 2016 10:32

Previsione

«Nella casa del Padre mio vi sono molti posti» (Giov 14,2)

Mi andrebbe bene in un qualsiasi letto anche d’ospedale, pure per terra, preferibilmente solo come mi hanno insegnato i gatti, a occhi aperti o nel sonno profondo. Ovunque sarò prevedo di schiattare vedendo le colline della Brianza con dietro il profilo delle Prealpi, immagine primeva che mi aveva coinvolto da bambino, un posto serio da dove arrivava il vento. Mentre il cuore si fermerà ci entrerò dentro con piacere per aggiustare un qualche arretrato e forse iniziare lavori inediti.

Chissà se chi nato a Manhattan schiatta fondendosi in un grattacielo? Non possiamo escludere che qualcuno veda un cavatappi, più probabile un campanile o una faccia, ma di solito sono montagne, mare, paesaggi di natura.

Pubblicato in Frammenti Autobiografici
Giovedì, 14 Luglio 2016 18:34

Etica

Tra le numerose proficue nozioni quella che più mi è stata utile in Etica. Idee semplici per orientarsi di Augusto Cavadi, (Aracne, collana Paidea) è che tutti hanno un’etica, dall’idealista al perfido edonista, dal qualunquista al militante impegnato, in quanto il comportamento è consequenziale a specifiche ontologie, concezioni, idee e visioni, seppur talvolta inconsapevoli comunque sempre presenti, effettive e precise.

Individuare e indagare tali concezione è, dunque, cruciale perché lì alberga, nel bene e nel male, il mandante di qualsiasi scelta e il regista di ogni condotta.

Poi c’è pure l’incoerenza, problema minore e risolvibile, anzi in taluni casi - per quanto suesposto - una vera e propria benedizione.

Pubblicato in Filosofia di strada
Giovedì, 14 Luglio 2016 09:59

Fumo sull'acqua

Per quelli della mia generazione tra gli accadimenti ben incistati nell'apparato psicosomatico c’è il riff di quattro note in scala blues di “Smoke on the Water” dei Deep Purple. Siccome in queste faccende variabili minime possono rivelarsi cruciali, per essere precisi il ritornello collettivamente introiettato è quello dalla versione live “Made in Japan.

Il pezzo è stato ed è celebrato da numerosi gruppi in differenti versioni con una costante singolare: nel tentativo di farlo riaccadere nella sua essenza ortodossa si tende, perlopiù inconsapevolmente, a velocizzarlo amplificandone volume ed esagerando la distorsione, basta e avanza riascoltare la versione di “Made in Japan” per rendersi conto di quanto sia rispetto alle imitazioni più sobria e misurata, lenta e arrancante, beninteso nel canone hard.

Il quid caratterizzante il pezzo non albergava, dunque, nel volume e neppure nella distorsione ma nella semplicità della melodia e nella precisione e misura dell'esecuzione.  
Distorsione del fumo sull’acqua di parodie e caricature rispetto all'originale che mica vale solo per l'hard rock: Gesù di Nazareth/Chiesa cattolica; Marx/socialismo reale; Nietzsche/nazionalsocialismo…

Pubblicato in Filosofia di strada
Mercoledì, 13 Luglio 2016 11:47

Sequenze e frequenze

Tutt’intorno al disastro ferroviario le cicale friniscono indifferenti come fossero immortali.

Pubblicato in Pensieri Improvvisi
Martedì, 12 Luglio 2016 17:11

Dei delitti e delle pene

La pappa reale non arrivava così sollecitavo il fornitore, risultandogli già consegnata si attivava per risolvere il problema. La mattina successiva si presentava in erboristeria il responsabile di zona di un noto corriere nazionale col pacco in mano e m’informava che il suo collega era stato licenziato in tronco dalla sede centrale: quel giorno oberato dai numerosi pacchi da consegnare aveva firmato al posto mio la consegna tassativa a quella data per non pagare personalmente penale, ripromettendosi di consegnare il giorno dopo ma il giorno dopo era stato tamponato e non ce l’aveva fatta.

Siccome oltre al licenziamento stava partendo anche una denuncia penale nei suoi confronti per la firma falsa, per rattoppare la faccenda avevo attivato la fantasia scrivendo alla sede centrale:
«Il collo in oggetto era stato consegnato tempestivamente alla data prevista ma a causa di mia assenza ritirato da mia moglie che, firmando la ricevuta col mio nome, l’aveva riposto nell’abitazione privata scordandosi di informarmi.»
Così licenziamento e denuncia erano rientrati.

Racconto la storia a un quasi amico e quello attacca a bestemmià:
« Porco …! Il tuo solito imprinting cattolico del ca…! »
Guarirò?

Pubblicato in Frammenti Autobiografici
Martedì, 12 Luglio 2016 09:20

Bel vedere

Nel cimitero osservo tombe di persone che conoscevo, sullo sfondo una donna gravida posa fiori su un loculo.

Rapido constato il nesso tra il feto in formazione e i corpi in decomposizione, nesso di mastodontico funzionamento mirabile e nel contempo macchinario cieco al quale appartengo,

ma giacché lo vedo non posso escludere che grazie a me veda anch’esso.

Pubblicato in Filosofia di strada
Domenica, 10 Luglio 2016 15:14

Hai magnato? Te si' saziato?

Nel tour de force dei rituali convivi estivi perlopiù cibo offerto, mangiato e digerito, però talvolta accade che si termini sazi anche della parola detta, ascoltata e elaborata; alcol discreto rimedio palliativo per eventuali penurie.

Pubblicato in Frammenti Autobiografici
Giovedì, 07 Luglio 2016 09:15

Il credulo devoto

In erboristeria, un giorno no, l’altro sì, mi chiedono specie fuori dell’ordinario, mostrano il bigliettino con sopra la prescrizione di un qualche improvvisato guaritore o l’appunto di un consiglio avuto da un conoscente. Rimedi che, a differenza delle piante nostrane tradizionali utilizzate da secoli per la confermata efficacia clinica, non si sa cos’hanno dentro, se e come funzionano, se e come potrebbero rivelarsi utili, inutili, o tossiche.  
Uno scostarsi dall’ordinario accumunato dai seguenti fattori:
pianta rigorosamente sconosciuta, dunque, “nuova”;
rara;
esotica;
miracolosa e magica, ovvero che risolve tutte cose all’istante, basta e avanza ingurgitarla.

Se mi dovesse scappare un attimo di perplessità l'avventore farà e terrà il broncio; più assurda la richiesta più, se non esaudita, il broncio sarà completo, intero, assoluto.
Un auto esautorarsi per affidarsi purtroppo non circoscritto alle sole piante medicinali.

Pubblicato in Frammenti Autobiografici

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