BLOG DI BRUNO VERGANI

Radiografie appese a un filo, condivisione di un percorso artistico

NOTA! Questo sito utilizza i cookie e tecnologie simili.

Se non si modificano le impostazioni del browser, l'utente accetta. Per saperne di piu'

Approvo
Bruno Vergani

Bruno Vergani

Radiografie appese a un filo. Condivisione di un percorso artistico, davanti al baratro con angoscia parzialmente controllata.

contatti@brunovergani.it

URL del sito web: http://www.brunovergani.it
Sabato, 28 Novembre 2015 19:37

Radiomiseria

L’autoradio cerca la frequenza e si stabilizza sul notiziario:
«Namugongo, Papa Francesco: piacere e potere non danno la pace!»
Spontaneo commento: «A dire il vero manco dispiacere e impotenza la danno.»

A casa cerco il discorso e incontro perplesso titoli come quello della radio, ma nei virgolettati constato che Bergoglio ha detto tutt’altro:
«La testimonianza dei martiri mostra a tutti coloro che hanno ascoltato la loro storia, ieri e oggi, che i piaceri mondani non danno gioia e pace duratura. Piuttosto la fedeltà a Dio, l'onestà, l'integrità della vita e la genuina preoccupazione per il bene degli altri ci portano quella pace che il mondo non può offrire. Ciò non diminuisce la nostra cura per questo mondo, come se guardassimo soltanto alla vita futura. Al contrario, offre uno scopo alla vita in questo mondo e ci aiuta a raggiungere i bisognosi, a cooperare con gli altri per il bene comune e a costruire una società più giusta, che promuova la dignità umana, senza escludere nessuno, che difenda la vita, dono di Dio, e protegga le meraviglie della natura, il creato, la nostra casa comune».  

Ci si può trovare in accordo o in disaccordo, ma ha proposto e motivato un metodo per trovare qui e ora abbondante soddisfazione duratura: tutta e solo dei giornalisti la masochistica propensione alla miseria personale fine a sé stessa elevata ed equivocata a virtù. Ma un bel porca miseria mai? Forse più che papera lapsus, atto mancato tutto da indagare.

Venerdì, 27 Novembre 2015 08:53

Discernimento degli spiriti

Il bucolico invito d’armonizzarsi all’eterno funzionamento della realtà dovrebbe coerentemente eliminare i reparti d’oncologia pediatrica: anche le naturali metastasi ne sono diretta espressione.

Giovedì, 26 Novembre 2015 09:36

Sandali

Gennaio 1974, laguna di Venezia isoletta san Francesco del deserto. Ero andato qualche giorno per condividere la vita con i frati e ad un novizio che camminava nella neve coi sandali senza calze avevo chiesto perché era là. In stretto dialetto veneto m’aveva raccontato che nel vedere un frate questuare nel suo paese si era "innamorato delle veste".

Stessa dinamica fascinosa della pubblicità della BMW che ho visto ieri sera prima del telegiornale. Più scomoda ma uguale.

Mercoledì, 25 Novembre 2015 10:11

Vocazione mancata

Militante alimentato da provinciale alienazione per il supposto assedio delle differenti e circostanti culture, prigioniero di confessionale indotta sintassi di gruppo è lì morto come un cane anche se vegeto. Da solo avrebbe fatto di meglio.

Lunedì, 23 Novembre 2015 17:01

L’Amuleto

Vero, gli italiani leggono poco e i francesi un po’ di più, anche se molto meno degli indiani, ma oltre a contare le copie ci sarebbe da stimare cosa c’è scritto dentro, visto che fa numero un manuale d’aeromodellismo quanto l’Odissea.

Un qualsiasi oggetto quotato in sé intrinsecamente valoroso a prescindere da ciò che effettivamente è attiene al sacro, per essere più precisi al feticismo.

Domenica, 22 Novembre 2015 16:58

Incinto

Se abili d’audace straniamento dal già noto ci sarebbe da chiedersi: esiste stranezza superiore all’avere un altro nella pancia?

C’è da rimanere ammirati dalla capacità delle donne di vivere l’accadimento con equilibrata partecipazione e serena nonchalance.

Se attraverso futuribili tecniche mediche di procreazione assistita si riuscisse ad ingravidare un uomo sarebbe prima necessario valutare la sua tenuta psichica all’evento e poi monitorarla con scrupolo, non possiamo escludere che in quel improvvisarsi andrebbe fuor di capoccia di brutto.

Domenica, 22 Novembre 2015 11:16

Bislacco menadito

Strani i giornalisti e gli opinionisti italiani: della Chiesa cattolica prima di dire del rito romano o ambrosiano, della Chiesa armena o copta, maronita o greco-cattoliche come anche dei riti cattolici italo-bizantini chiedono aiuto agli storici della Chiesa. Invece del meno vicino Islam conoscono a menadito Sanniti e Sciiti e anche Ibaditi e disinvolti dissertano sulle differenze tra Alatiti e Drusi.

Lecito chiedersi: ma sanno quello che dicono?

Venerdì, 20 Novembre 2015 10:29

Sana Quaresima

Dopo un episodio ipertensivo ho mangiato molto meno e perso sette chili in poco più di un mese. La pressione pur senza assumere farmaci adesso è giusta ma le tabelle del Ministero della Salute indicano che ne devo eliminare ancora cinque per pesare normale. Le tabelle del Ministero vanno ottemperate, le tabelle mica sbagliano, così altre settimane a stecchetto e moto spinto per standardizzarmi nei parametri ufficiali. Siccome nel correre a vuoto e fare ginnastica mi sento un deficiente nel poco tempo libero dal lavoro, piuttosto sedentario in erboristeria, ripristino pareti a secco e raccolgo olive.

Adesso son qui senza più pancia e pressione nella norma ma isterico e mi tornano alla mente quelli che vengono in negozio, quella fauna di vegani a oltranza, quelli pallidi e l’occhio psicotico che leggono le etichette dei prodotti alimentari con attenzione maniacale alla ricerca di un ingrediente potenzialmente inquinante le loro sacre viscere o troppo calorico, ma la criminologia sentenzia che mai è esistito un serial killer in soprappeso, gote rubiconde, bevitore e temperamento bilioso, tutti piuttosto magri e controllati, quasi asceti, neppure uno che frequentava trattorie nella bassa padana assieme ai camionisti.

Se c’è una cosa che apprezzo del cattolicesimo è la quaresima: mica è a oltranza, raggiunge il termine al quale è diretta e lì conclude con soddisfazione di colpo come un temporale estivo. Modello a tre mosse da espandere a tutta l’esistenza questo iniziare, fare, concludere. Più sano il circoscritto dell’infinito.

Mercoledì, 18 Novembre 2015 17:40

Il Frantoio

Questo anno la resa è bassa ma l’olio sopraffino. Nell’aspettare il mio turno al frantoio osservavo i contadini pugliesi con pance enormi chiacchierare affabili con longilinei francesi, inglesi e un po’ più grassottelli russi, che qui trasferiti portavano le proprie olive a macinare.

Tangibile fraternità di popoli: atto politico saggio e potente la ruralità vissuta. 

Domenica, 15 Novembre 2015 19:03

Più o meno così. Bis

Identificati terroristi di nazionalità francese e probabilmente belga: bisogna stare proprio male nel nascere e vivere a Parigi o Bruxelles e a quell'età invece di andare al Bataclan per ascoltare musica recarsi per assassinare questo mondo e sé stessi così da andare in un presupposto paradisiaco immaginario mondo altro. Disagio assoluto che necessita di soluzioni estreme e radicali. Talvolta lo stremo porta all’estremo e se fossero stati un poco soddisfatti, minimale appagamento per l’esserci, avrebbero probabilmente fatto tutt’altro. Se fossi un qualche adulto altezzoso che nel relazionarsi con quello della foto lo abbia umiliato per il suo accento e origini mi preoccuperei, oltre che per lui, per me stesso. Tale angolo di visuale non spiega esaurientemente e evidentemente neppure giustifica l'orrore, eppure ritengo c’entri e non marginalmente.   
Ripropongo una riflessione sulla tematica che avevo scritto tempo fa.

Forse è andata così. Aveva diciannove anni e non stava bene. Povero di pensiero e di denaro, lì ibrido un po’ algerino e un po’ francese. Poi nella banlieue l’incontro con un paio di coetanei: gli avevano annunciato la grandezza di Dio, Allahu akbar (Dio è il più grande). I due stavano partendo per il Medio Oriente per apprendere dottrina e azione. Non sembravano più ibridi e neppure poveri e neanche malriusciti come lui, ma ricchi, grandi e integri. Perché precludersi quella possibilità di pienezza che gli testimoniavano? Più che ragionevole provare, così è partito con loro ammaliato, incantato, rapito, affascinato dall’illimitato.
Se Iddio era il più grande nel conformarsi al Suo volere sarebbe diventato grande anche lui.
Icaro algerino e un po’ francese pervaso dal
grande,
purissimo,
celestiale,
ineffabile,
aereo,
paradisiaco,
grandioso,
etereo,
idilliaco,
supremo,
stupendo,
sovrumano,
eccelso,
altissimo,
immenso,
indicibile,
grandissimo,
sconfinato,
angelico,
sacrosanto,
intangibile,
impareggiabile,
meraviglioso,
splendido,
strabiliante ed estatico Assoluto.

Poi è tornato per onorare la narrazione appresa, dottrina e prassi. Ha ucciso per obbedire all’Ente, all’Ideale, così da pulire il mondo dai miscredenti e andare dritto in paradiso.
Chi più va su più cade giù, ma lui non s’è accorto.
Lui, mai personalmente imputabile, si è sempre omesso obbedendo alle entità che gli incombevano addosso, prima vittima dell’Occidente poi prescelto e eletto dal Dio tribale che ha incontrato, auto-esautorandosi da qualsiasi possibilità di soddisfazione suscitata e operata dal personale pensiero sovrano.

Copyright ©2012 brunovergani.it • Tutti i diritti riservati