BLOG DI BRUNO VERGANI

Radiografie appese a un filo, condivisione di un percorso artistico

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Sabato, 26 Luglio 2014 11:07

Porte e finestre

Pizzeria. Non volevo impicciarmi ma al tavolo vicino i quattro parlavano a voce alta. A metà della seconda birra 0,5 l uno ha iniziato a ricordare l’amico morto di recente.

Quello che ingurgitava la crudaiola ha iniziato a proferire angoscianti teorie: ostentava porte di paradiso aperte che accolgono anime elette, là fisse in perpetuo adorare.

Non più rassicuranti le bislacche porte sbarrate che ribatteva il compare: «Morti non c’è più niente».

Poi imprevisto un piacevole «Non lo so cosa c’è dopo» da quello che, senza preoccupazione, mangiava la Napoli. Nella sua semplicità lasciava aperte finestre di possibilità, assortimento di potenziali e probabilità. Qualcuno lo chiama metodo scientifico.

Pubblicato in Frammenti Autobiografici
Venerdì, 25 Luglio 2014 11:24

italiano 1 - sanscrito 100

Ogni cosa si designa col suo nome, ma ogni lingua è completa a modo suo.
In qualsiasi glossario sanscrito il termine “Coscienza” è riportato, come minimo, in una ventina di modi differenti. Nei dizionari inglese-sanscrito nel tradurre “consciousnestroveremo un centinaio di nomi diversi, tutti altamente specifici. Nell’apprenderli il pregiudizio che li interpretava difficili, superflui, obsoleti o rari, diventa apprezzamento per l’esauriente puntualità espressa.

Nelle moderne lingue europee, invece, disponiamo sempre e solo del lemma “Coscienza” che vira confusamente a seconda dell’ambito. C’è quella morale del Grillo Parlante di Pinocchio, quella neurologica, psicologica, psichiatrica e filosofica intesa talvolta come interiorità. Medesimo termine con qualche differente interpretazione e l’equivoco in agguato. Anche aggiungendo la “coscienza di classe” le opzioni permangono davvero misere rispetto al sanscrito.

Questo un po’ sleale comparare le correnti lingue nostrane - invece del latino e del greco antico - al sanscrito, attenua ma non assolve l’ingrata smemoratezza per l’ancestrale madre protoindoeuropea. Per perdere per strada così tanti pezzi probabilmente li si è valutati inutili. Peccato.

Pubblicato in Filosofia di strada
Mercoledì, 23 Luglio 2014 08:54

Smisuranza

Il ragazzo biondiccio sedeva solo al tavolo dell’Autogrill. Con la mano destra portava alla bocca polpettine di patate delle quali apprezzava l’odore. Preciso le inseriva attraverso un angusto varco tra l’angolo delle labbra e la cannuccia della bibita che succhiava con piacere. Con la sinistra digitava SMS sull’ iPhone da dove un filo gli portava musica nelle orecchie che canticchiava sottovoce mentre coi piedi teneva il tempo. Non è escluso eseguisse tutto al meglio, era così abile che frattanto avrebbe anche potuto andare al cesso senza interrompere il suo multiforme fare e pensare.
Però più di così non avrebbe potuto: la naturale abilità ha un limite, mica si possono fare o pensare nel contempo più di una decina di diversità. Vero che il pensiero è abile di implementare innumerevoli soluzioni comprensive, creative e riflessive, ma in divenire, mica d’un botto.

Chi non vuole rassegnarsi alla laboriosità progressiva nella misura può abbandonarsi alla infinita quiete soprannaturale. Mistica, estasi, rapimento e trance, oggi disponibili anche nelle varianti neoliberiste spinte, nemiche di ogni limite. Lì è possibile l’impressione soggettiva di smisurata espansione onnipervadente. Qualcuno la chiama dissociazione, qualcun altro santità, altri illuminazione o realizzazione.

A ben vedere le divisioni non derivano dal conflitto tra devoti di teismi e seguaci di ateismi, ma tra misurati e smisurati.

Pubblicato in Filosofia di strada
Domenica, 20 Luglio 2014 11:22

Privilegi

Privilegiati sono i radiologi e gli abitanti dei piani alti con vista sui cimiteri metropolitani. Punto di vista vantaggioso che vede dentro per i primi e oltre per i secondi, grazie alla possibilità diretta e plastica di osservare l’umanità che, via, via, si trasforma in cipresseto.
Ma l’immagine non basta, occorre che sia ben osservata per giungere a corretta interpretazione e giusta diagnosi. Compito non particolarmente difficile per i radiologi, complesso per quelli dei piani alti.  

Pubblicato in Pensieri Improvvisi
Domenica, 20 Luglio 2014 09:21

Perfezioni contrapposte

L’etimologia chiarisce che “Perfezione” non è lo stato di purissima immobilità assoluta espressa in sommo grado, ma laborioso compimento.

La teoria della perfezione fissamente assoluta è ben altra faccenda: alberga nelle amebe e trova gloria nella sabbia inorganica e in scheletri ammucchiati in fosse comuni.

 

 

Immagine: Paolo Polli «Meditazione da seduti».

Pubblicato in Pensieri Improvvisi
Venerdì, 18 Luglio 2014 08:33

Bluff

Valeva poco ma si era convinto del suo valore immenso.
Noncurante della normalità operava implacabile sopra tutte le righe.
Tutto sommato la riga è misura da implementare: c’è chi la traccia e ne ottempera il limite e chi no, di questi ultimi qualcuno finisce male, qualcuno diventa leader.

Pubblicato in Pensieri Improvvisi
Giovedì, 17 Luglio 2014 09:37

Dea Madre

In numerose eco-narrazioni contemporanee, seppur giudicate dagli autori laiche, osservo precisa contiguità tra la Natura e la figura della Madonna della tradizione cristiana. Entrambe interpretate pure, immacolate, madri, dispensatrici di grazia e salvezza. Entrambe esaltate con incantato stupore. Medesimo archetipo, stessa Teoria.

Pubblicato in Filosofia di strada
Mercoledì, 16 Luglio 2014 08:46

Natura musa ispiratrice

C’è qualcosa che non va nell’optare per cieli stellati, ginestre fiorite e lo scorrere di limpide acque, omettendo metastasi, escrementi, terremoti, peli perianali, vibrioni del colera, valanghe e colecisti dismorfiche.

Pubblicato in Pensieri Improvvisi
Sabato, 12 Luglio 2014 11:59

Soddisfazione

Tutto sommato osservo tre sole opzioni di lavoro per soddisfare il desiderio:

1 Indagare il desiderio.
2 Tentare di eliderlo; esperti al riguardo incontrabili nei numerosi percorsi di spiritualità orientale.
3 Inventarsi una narrazione che appaghi il desiderio; specialisti gli approcci nostrani, da quelli religiosi confessionali ai neoliberalismi spinti.

Nel terzo caso l'appagamento barcollerà qualvolta la narrazione risulterà incongrua alla realtà. Siccome accade di continuo ci si impegnerà nel tentativo di far collimare la narrazione alla realtà e la realtà alla narrazione (rimozione).
Continue limature e aggiustamenti, un po’ qua, un po’ là, affinché come in un puzzle la fiction si incastri per bene nel reale, e il reale nella fiction, senza forzature e senza lasciare buchi. Faticosissimo. Non lo danno a vedere ma sono i più esausti.

Pubblicato in Filosofia di strada
Venerdì, 11 Luglio 2014 10:09

L'anemico

Pallido ingurgitava una strana manna che pioveva dall’alto. Dolciastra, appiccicaticcia, bianca come lo yogurt scrematissimo solo un poco più eterea. 

Prendeva la vita come veniva, si intratteneva accettando tutto quello che accadeva, convinto che il mondo fosse predeterminato da una forza superiore, da un regista occulto onnipotente che faceva accadere le cose, tutte le cose.

Primo comandamento: mai prendere iniziativa, mai prendere la paternità dell’azione. Rimanere quieto fuori dal gioco, sempre qualche metro più in qua, o più in là, per osservare meglio il demiurgo che utilizza tutto e tutti per dirigere l’universo, da lui creato, al fine programmato.

Pubblicato in Brevi Racconti

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