Ho letto di Guido Mazzoni «I Destini Generali» - Laterza Solaris -, arguta analisi dell’Occidente d’oggi, dove collassate le grandi narrazioni imperversa il monoteismo capitalistico e l’uomo occidentale si arrabatta a sopravvivere insoddisfatto nel tempo presente in un asfittico spazio privato. Insoddisfazione generata dall’equivocare il piacere con il godere.
Spietata l’analisi del Sessantotto che con i suoi motti di egoica fantasia al potere, liberazione sessuale correlata a un edonistico godimento, uccisione metaforica del padre ostacolo al raggiungimento di un paradiso in terra di piccole libertà soggettive, ha - “eterogenesi dei fini” - spianato la strada all’imporsi del capitalismo che credeva combattere.
Oggi di ex sessantottini ce ne sono di differenti tipologie, qualcuno è valoroso, tra questi quelli che si mangiano le mani per aver contribuito, loro malgrado e in buona fede, al processo enucleato da Mazzoni, ma per quanto osservo tra i miei conoscenti e amici i più ne sono inconsapevoli, anche se in qualche modo intuiscono che nella loro storia qualcosa di portante è andato davvero storto. Lo si capisce da come si comportano coi minori, figli o non figli : sovente sono caratterizzati da bacchettoneria fine a se stessa, tali e quali alle autorità che da giovani combattevano. Forse un inconscio tentativo di portare indietro la personale e collettiva storia, così da cancellarla e in qualche modo riscriverla.
Letto 2223 volte
Pubblicato in
Recensioni