BLOG DI BRUNO VERGANI

Radiografie appese a un filo, condivisione di un percorso artistico

NOTA! Questo sito utilizza i cookie e tecnologie simili.

Se non si modificano le impostazioni del browser, l'utente accetta. Per saperne di piu'

Approvo
Martedì, 21 Gennaio 2014 19:03

Laica continenza

Scritto da 

Il filosofo Diego Fusaro - nel solco di Costanzo Preve - interpreta il capitalismo odierno al pari di un monoteismo totalitario e assoluto e individua nel pensiero ellenistico-cristiano un freno all’imperialistica smisuratezza capitalistica, nel suo onnipervadente imperversare.
Un portare al presente la classicità del pensiero greco che convince, con-fusa a una originale apologia - tout court - della religione cristiana che lascia, invece, perplessi e che andrebbe chiarita: potrebbe apparire pittoresco omettere il deleterio contributo storico-sociale alla smisuratezza procurato, ben prima e sovente "con" il capitalismo, da Iddio e dalle teorie connesse alla sua onnipotenza, onniscienza e onnipresenza. Chiarificazione che Costanzo Preve annota nel suo saggio «Una nuova storia alternativa della filosofia» dove, nella dinamica religione-potere, distingue il pensiero di Gesù di Nazareth da concezioni neo-veterotestamentarie alla George Bush. Un apprezzabile differenziare il “Discorso della Montagna” dal “Dio degli eserciti” che richiederebbe, tuttavia, maggior dissertazione.1

Mi riprometto di leggere Fusaro: nei suoi libri la tematica religione-potere sarà sicuramente più puntuale e esauriente rispetto alla frettolosa apologia della religione, interpretata come freno al capitalismo e alle connesse smodatezze, espressa nei suo condensati interventi in “rete, talvolta evocanti omelie di parroci conservatori che inneggiano alla continenza.

Peraltro, oltre a chiarire quanto la religione abbia sovente fatto più da acceleratore che da freno alla smisuratezza, sarebbe utile riaffrontare la tematica ben oltre il capitalismo e le confessioni religiose, così da cogliere aspetti anche positivi del “fuori misura” a iniziare da cosmo e infinito nel loro ordine tutt’altro che nocivo anche se non agilmente circoscrivibile. Tutto sommato esistono smisuratezze anche proficue: «Non possiamo sapere, né congetturare  di che cosa sia capace la natura umana messa in circostanze favorevoli».2

1 Al riguardo tempestivo e congruo alla problematica religione-potere il saggio filosofico-teologico «In verità, in verità ci disse altro». Augusto Cavadi, Falzea editore.
2 G. Leopardi  “Zibaldone”

Ultima modifica il Mercoledì, 22 Gennaio 2014 19:45

3 commenti

  • Link al commento alessandra Venerdì, 24 Gennaio 2014 10:56 inviato da alessandra

    Non ci capisco più niente, forse non dovrei sforzarmi troppo viste le mie modeste capacità.
    Ma Cristianesimo freno del capitalismo? vale anche per il Calvinismo o solo per la versione cattolica?
    E poi non c'era stato anche il marxismo a tentare di frenare un po' il capitalismo? era cristiano pure quello?

    Rapporto
  • Link al commento diego bruschi Sabato, 01 Febbraio 2014 12:02 inviato da diego bruschi

    Ho letto il libro di Fusaro (una sola volta per ora ma un libro per capirlo bene va letto sempre due volte) e secondo me i suoi riferimenti al cristianesimo come «freno» all’illimitatezza del capitalismo postmoderno sono condivisibili. Anzitutto Fusaro evidenzia una caratteristica del capitalismo odierno, non una caratteristica del capitalismo di sempre, e si tratta della logica della dismisura, del rifiuto del limite e, attenzione, di ogni tipo di limite. È evidente che un certo insieme di valori cristiani (seppur intrisi di bigottismo e perbenismo) costituivano nella borghesia capitalista pre-sessantotto, almeno una coscienza infelice, un ostacolo. Spazzando via anche quel seppur criticabile armamentario che potremmo definire «perbenismo borghese» la cultura dell’eccesso, della disinibizione totale, trova il suo correlato in un capitalismo dove tutto è merce, e nulla puo’ esser freno. Un compimento totale. Fusaro cerca appunto di andare oltre la banale identità borghesia/capitalismo per capire invece il capitalismo nel suo ultimo superamento e compimento. Hegeliano, mai banale, Fusaro è un filosofo di tale valore che probabilmente non verrà capito del tutto da chi ragiona su schemi troppo comodi di pensiero. Mi scuso per la lunghezza e complimenti per il bel blog.

    Rapporto
  • Link al commento @brunovergani Domenica, 02 Febbraio 2014 13:05 inviato da @brunovergani

    @ Diego Bruschi. Ce ne fossero di Fusaro, tuttavia ritengo che nella religione possiamo incontrare un freno alla dismisura ma anche una accelerazione esaltata: dal “Dio con noi” alla George Bush alla bibbia appoggiata sopra al comodino di boss mafiosi; dal disinvolto IOR al provinciale “formigonismo”. Il mio è un invito a affrontare la dinamica religione-potere nella sua articolata e attualissima complessità con l’approfondimento e la precisione che la tematica esige. In tale approccio mi sembra inevitabile il constatare - insieme alla religione-misura - le innegabili derive procurate dalla religione-dismisura, per la quale ho accennato alcuni casi di specie. L’elenco sarebbe interminabile.

    Rapporto

Lascia un commento

Copyright ©2012 brunovergani.it • Tutti i diritti riservati