Carrón scrive a Repubblica. Invita i ciellini alla purificazione nell’ emanciparsi da sé stessi per seguire Cristo nel Movimento. Gente speciale gli appartenenti al gruppo perché, ricorda Carrón, affascinati, segnati, plasmati in eterno nelle fibre dell’essere da Cristo stesso, traboccanti di lui. Nessuna incoerenza interna e ostilità esterna potrà mai fermare l’opera dei prescelti.
Una lettera che non si capisce perché indirizzata alla piazza di Repubblica invece che ai ciellini. Osservatori laici plaudono a tanta esaltazione, mistero delle fede. Qualche ingenuo legge un richiamo alla coerenza personale degli appartenenti.
Formigoni invece comprende e risponde alla benedizione:
«Carrón, le tue parole sono un formidabile aiuto per purificarci e ripartire. Grazie don Julián».
E così sia.