Percorsi fluttuanti
Visto che il più delle volte i filosofi elaborano il proprio pensiero reagendo al pensiero dei filosofi che li hanno appena preceduti, confermandolo, integrandolo o correggendolo, se la filosofia poggiasse tutta sulla razionalità quella migliore sarebbe sempre la più recente, come ad esempio accade nello sviluppo tecnologico.
Non è così per numerosi motivi, forse non ultimo quello che la filosofia oltre che dalla ragione è anche mossa dall’irrazionale.
Va 'a rubbà, tuocc 'e femmene
ChatGPT con le sue risposte tra il precisino e l’inibito, un po’ da primo della classe, un po’ alla Robertino di “Ricominciamo da tre” di Troisi [qui la clip], risulta noiosetto.
Addestrarlo all’irrazionale ficcandogli dentro algoritmi perturbanti non risolverebbe il problema, per vitalizzarlo davvero bisognerebbe fornirlo di un bel inconscio.
Insipienze post teistiche
Per Sossio Giametta[1] la moderna laicità è un processo multisecolare che inizia ben prima di Cartesio. Già Erasmo da Rotterdam, Moro, Cusano, seppur operando nel paradigma teistico iniziavano a scardinarlo dall’interno, processo in seguito sviluppato dai filosofi rinascimentali della natura Telesio, Campanella che ha pagato con quaranta anni di carcere, Pomponazzi, Cardano, Vanini finito al rogo, e soprattutto Giordano Bruno anch’egli bruciato. Così da approdare a Spinoza che ha rovesciato l’ordine teocratico, poi Feuerbach che fa di Dio l’immagine dell’uomo, fino a Nietzsche e la sua potenza poetica che incenerisce, forse più del necessario, il teismo istituzionalizzato.
Se, dunque, partiamo da Erasmo, Moro, Cusano, considerandoli precursori del percorso che ha sostituito la teologia con la filosofia e Dio con la natura, vediamo che è un drammatico e valoroso processo che dura da più di cinque secoli. Non meraviglia che vi siano residui di istituzione ecclesiastica che tirano dritto come se niente fosse accaduto, fa invece strano che nel contestare il paradigma teistico ci glissino sopra gli attuali post-teismi, percependosi avanguardie tutte convinte di compiere, per proprio conto, rivoluzioni inedite.
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1 Vedi “Controstoria della filosofia” di Arthur Schopenhauer, curato da Sossio Giametta; La nave di Teseo, 2023. Si tratta di una riproposizione dei due saggi iniziali dei Parerga e paralipomena: “Schizzo di una storia della teoria dell’ideale e del reale” e “Frammenti di storia della filosofia”, davvero ben commentati da Giametta.
Novità tecnologiche
Costicchia un po’ ma è davvero potente l’Apple vision pro (qui cos’è). Niente di nuovo, in fin dei conti la realtà virtuale è iniziata con l’ancestrale artefatto di un ominide che, scostandosi dalla realtà naturale, piantò un palo nella radura con funzione di segno, di porta a una realtà ideale.
Mondo degli uomini/Mondo della natura; Soggettivo/Oggettivo; Ideale/Reale... e il mondo che abita nella nostra testa nel processo evolutivo si è gonfiato al punto da strabordare sulla realtà esterna mediandola[1], una sorta di Apple vision pro sempre acceso incistato nel cranio.
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1 Il mondo come “mia” rappresentazione (Schopenhauer).