BLOG DI BRUNO VERGANI

Radiografie appese a un filo, condivisione di un percorso artistico

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Venerdì, 19 Novembre 2021 21:52

Primo comandamento esserci?

Scritto da 

Ti sei mai chiesto quale funzione hai?” (Pollution, Franco Battiato, 1972)

Amiamo, vogliamo, riflettiamo, queste sono le (migliori) funzioni che normalmente esplichiamo, ma mentre ero nella saletta d’attesa del laboratorio di analisi, nell’osservare le figlia che accompagnava il decrepito vegliardo genitore a misurargli sangue e urina col desiderio irriducibile che papà durasse ancora, anzi che durasse per sempre, ho constatato che la funzione primaria che esplichiamo è quella di voler esserci e far essere ancora chi amiamo a prescindere, anche se derelitto o davvero sofferente.

Esserci per cosa? Per curarci gli acciacchi così da esserci ancora per curarci gli acciacchi? “Elemosina gettata al mendico che gli permette di vivere oggi per prolungare il suo dolore l'indomani” come annotava Schopenhauer. Per certi versi l’ossessiva dinamica evoca un girone infernale ideato da un demiurgo sadico, ma in effetti in nostro desiderio irriducibile è perlopiù quella di esserci senza mollare l’osso, imperativo culturale di essere qualcuno invece di nessuno, di essere proprio noi invece che altro, ossessione squisitamente umana estranea alla natura.

La difficile arte di vivere consiste forse nel percorrere l’esistenza con una personalità che ama, vuole e riflette con tutta se stessa, ma al fondo impersonale, libera da se stessa. I nomi per indicarla non mancano: Tao, Zen, Brahman, ápeiron, Essere, Logos, l'Uno, Noumeno, Physis, anche i gatti ne sono un buon esempio.

Ultima modifica il Domenica, 21 Novembre 2021 18:02
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