Radiografie appese a un filo, condivisione di un percorso artistico
Primavera 1940. Brianza-Milano, 28 chilometri per andare e 28 per tornare era il percorso che, a 15 anni, mio padre percorreva in bicicletta per raggiungere la fabbrica dove lavorava.
Primavera 2014. Pedalo sulla ciclovia dell’acquedotto per smussarmi il ventre e lo vedo precedermi.
Martedì, 15 Aprile 2014 05:08
inviato da
Augusto Cavadi
Come si muoveva tuo padre? Anche lui in bicicletta?
Martedì, 15 Aprile 2014 07:48
inviato da
Bruno Vergani
Si in bicicletta, avevo omesso di scriverlo e ho integrato. Una mattina aveva trovato la fabbrica bombardata e un mese dopo era prigioniero "lavoratore coatto" in un campo di lavoro nazista. Finita la guerra sei anni di sanatorio per TBC contratta nel campo di lavoro.
Alla pagina:
http://www.seregnoinforma.it/index.php?option=com_k2&view=item&id=778:la-shoah-brianzola#itemImageGalleryAnchor
un libro sul tema, sotto nella galleria immagini la prima foto è quella di mio padre.
Radiografie appese a un filo. Condivisione di un percorso artistico, davanti al baratro con angoscia parzialmente controllata.
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