«Ogni mattina, quando si leva il sole, inizia un giorno che non ha mai vissuto nessuno.» (David Maria Turoldo)
Mica tanto. L’inedito assoluto è roba da Eden o da stupore psicotico, per tutto il resto condizionamenti e supporti interpretativi albergano inevitabilmente dentro e fuori di noi.
Dentro:
«l'Io si sente a disagio, incontra limiti al proprio potere nella sua stessa casa, nella psiche. Questi ospiti stranieri sembrano addirittura più potenti dei pensieri sottomessi all'Io e tengono testa ai mezzi di cui dispone la volontà.» (Freud)
Fuori:
epistemologi e filosofi si sono attardati nel descrive le differenti visioni, immagini e concezioni del mondo, enucleandone le origini.
Nel vedere la “realtà” e nel dirla, dalle scienze a scrivere poesie, partiamo dunque e inevitabilmente da minestre riscaldate. Urgerebbe una filosofia della “Weltanschauung” scritta da Adamo, ma anche quella di un neonato sarebbe forse proficua ad emanciparci dal preconcetto. Quella di un gatto sarebbe perfetta. Troppo complicato.
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Filosofia di strada
2 commenti
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Sabato, 28 Luglio 2012 10:12
inviato da chiara
Divertente e interessantissimo blog!, pieno di belle riflessione e di citazioni. Bruno, abbiamo solo la consapevolezza per poter star bene, e tu stai facendo il tuo bel cammino verso l'alto. complimenti!