BLOG DI BRUNO VERGANI

Radiografie appese a un filo, condivisione di un percorso artistico

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Giovedì, 31 Maggio 2012 11:29

universalità

Scritto da 

L’ universalità non dipende dall’ampiezza di orizzonti spaziali ma da coraggio personale.

I valorosi dicono del gatto di casa con valenze universali, le mezze seghe di macropolitica da provinciali.

3 commenti

  • Link al commento Delia Giovedì, 31 Maggio 2012 15:48 inviato da Delia

    Coraggio di affrontare spazi mentali anche nuovi e pertanto rischiosi, percorsi sconosciuti e viaggi perigliosi. Coraggio di inventare cose controcorrente.

    Ma a volte si ha questo coraggio, spesso manca. In una vita, bastano 10 minuti di "universalità" per rendere importante la presenza di quella persona in questo mondo.

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  • Link al commento matilde cesaro Giovedì, 31 Maggio 2012 18:08 inviato da matilde cesaro

    universi...
    ..."Vendo carbone al mercato,
    ma soprattutto regalo parole,
    come le hanno regalate a me i vecchi:
    parole per ogni occasione,
    parole per ridere, per piangere,
    parole per sopravvivere,
    parole per resistere.
    Sono l'ultimo dei cantastorie,
    l'estremità di un filo che sta per essere reciso..."

    Patrick Chamoiseau, Solibo magnifique, 1988

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  • Link al commento matilde cesaro Venerdì, 01 Giugno 2012 06:06 inviato da matilde cesaro

    "Pacificare la terra; imprimere una forma e un ordine a tutte le cose: questo fu il capolavoro a cui mi applicai tutta la vita. La linea della mia azione politica di imperatore di Roma. Stabilire un aureo equilibrio tra fantasia e ragione, eros e conoscenza, fermezza e duttilità, riflessione ed esperienza. Lavorai su me stesso instancabilmente, osservai, lessi. Attraversai a occhi aperti ogni sentimento: il rancore, l'ambizione, l'amore per le donne e quello per il giovane Antinoo, la malinconia del desiderio; rischiai le imboscate del tedio, della malattia e della sregolatezza. (...) Gli antichi credettero divina la mia investitura.
    Non si trattava, invece, che di una piccola anima che vagava leggerissima nella multiforme complessità dell'universo..."

    Marguerite Yourcenar, Memorie di Adriano, 1951

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