Sull’argomento faceva scena muta, sospensione proibita nei quiz televisivi e generalmente mal tollerata nell’era del primato del tempestivo sul congruo.
Dentro quel tempo sembrava tacesse, invece in quel ritardo ruminava idee già avute e ne provava di nuove, tentava diverse prospettive vagliando i pensieri che gli venivano in mente, procrastinava l’affermare di un giudizio che non lo convinceva remando per trovarne di più plausibili.
Ma la fatica di quel riflettere cresceva e con essa il suo disagio per l’impazienza degli interlocutori e così, per risolverlo, sparava una cazzata. Grossa però nel tempo previsto e stabilito.