Una schematica e semplicistica declinazione etica della logica può anche confondere invece di chiarire. Nell’osservare le tifoserie popolari sulla complessa tematica dell'immigrazione possiamo scorgere, tra le possibili cause di incomprensione e contrapposizione fra le parti, quella di aver meccanicamente introiettato lo schema di Aristotele:
« È impossibile che il medesimo attributo, nel medesimo tempo, appartenga e non appartenga al medesimo oggetto e sotto il medesimo riguardo », sentenza che se traslata corrivamente nell'etica può produrre una binaria opposizione buono/cattivo,
glissando sul differente, ma non meno logico, pensiero di Eraclito:
« Il mare è l'acqua più pura e impura: per i pesci è potabile e gli conserva la vita, per gli uomini è imbevibile e mortale. »
Un sostituire la "o" disgiuntiva (fondante la massima di Aristotele anche se non scritta in essa) che nel suo contrapporre produce l'accettazione di un fattore nell'esclusione dell'altro con dinamica reciproca, con l' "e" che invece li collega. Più un coordinare che un ordinare.