BLOG DI BRUNO VERGANI

Radiografie appese a un filo, condivisione di un percorso artistico

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Domenica, 16 Marzo 2014 10:31

Il sole bacia i belli

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A vent’anni dalla morte di Charles Bukowski oggi in libreria «Il sole bacia i belli», raccolta di interviste inedite in Italia. Quasi tutte brutte.

Sottotitolo «Interviste, incontri, insulti». Le interviste ci sono, insulti moderati, incontri con gli intervistatori assenti.
Bukowski per quasi tutta la raccolta si difende da domande che tentano di sconciargli l’opera sistemandola in generi letterari codificati, o che cercano il gossip della sua persona. Lui pigro spiega che l’atto dello scrivere e il vivere sono la medesima cosa, ma la domanda successiva non ne tiene conto, non comprende. Nel libro non c’è scritto eppure lo si vede guardare l’orologio come l’operaio esausto alla catena di montaggio aspetta il cessare rapido del turno, del supplizio salariato. Se manca troppo gioca con le domande, giusto per resistere. Gran parte delle interviste sono così, peraltro con domande ripetitive, sovrapponibili.

Quando le risposte ignorano le domande, qua e là qualche guizzo rompe l’asfittico interrogatorio e fa proficua la lettura, affermazioni asciutte, dirette, semplici, oneste, condensabili in 10 pagine che sostengono le restanti 317. Tra queste quando ricorda il leggere da ragazzo, di nascosto dal padre, i classici americani sotto le coperte, illuminati da una piccola torcia dopo aver preso cinghiate. Lo vedo che gli manca l’aria ma respira il libro. Lì nessun silenzio ma un’altra domanda dozzinale. Letteratura e giornalismo davvero lontani.

Il sole bacia i belli
Interviste, incontri, insulti
di Charles Bukowski
Feltrinelli

Ultima modifica il Lunedì, 17 Marzo 2014 09:13

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