BLOG DI BRUNO VERGANI

Radiografie appese a un filo, condivisione di un percorso artistico

NOTA! Questo sito utilizza i cookie e tecnologie simili.

Se non si modificano le impostazioni del browser, l'utente accetta. Per saperne di piu'

Approvo
Domenica, 04 Agosto 2013 09:31

Parla per te

Scritto da 

Ernesto Galli della Loggia nell’editoriale di ieri «Venti anni di dissipazione» pubblicato dal Corriere della Sera, afferma:


«Ci mancano energie, idee, donne e uomini nuovi. Non per nulla, nell'assenza di qualunque soluzione audacemente imprevedibile, di una qualsivoglia inedita, valida, vocazione collettiva e personale, e stante l'incapacità sempre più clamorosa dei partiti di essere qualcosa di diverso dal passato, non ci è restato altro, per far comunque qualcosa di fronte all'emergenza, che ricorrere all' union sacrée di tutto il vecchio. A una versione aggiornata delle «convergenze parallele».

Nel diagnosticare penuria di vocazione personale lo stralcio dell’editoriale mi lascia perplesso: nel rendicontare il mio percorso degli ultimi venti anni, nell’osservare quelli di numerosi amici, nel considerare il profitto che ottengo nel leggere e incontrare autori valorosi, vedo più guadagno che dissipazione. Vocazioni personali e collettive in inequivocabile attivo.  

Livellare pretescamente, come uno schiacciasassi, il Soggetto alla misera situazione dell’attuale Governo e della sua opposizione, attribuendo a questi valore assoluto e totalizzante sulla persona - Ente che dall’alto magicamente la determina al cento per cento - è operazione pericolosa, scorretta e violenta. L’evidenza dice che io e i miei amici siamo meglio di Governo e opposizione.

Meglio saperlo. Meglio ricordarselo. Meglio, se proprio inevitabile, essere depressi per valido motivo. Meglio decostruire e difendersi rapidi da falsi messaggi di nostrani maîtres à penser.

Ultima modifica il Lunedì, 05 Agosto 2013 07:31

2 commenti

  • Link al commento Augusto Cavadi Lunedì, 05 Agosto 2013 07:41 inviato da Augusto Cavadi

    Come dissentire, caro Bruno, dalle tue osservazioni? Possiamo dirlo forte e chiaro perché sappiamo che non è merito nostro, o per lo meno non soltanto né principalmente merito nostro (siamo nati con un certo dna, in un certo ambiente, in una certa fase della storia, abbiamo incontrato certe persone di cui siamo diventati amici e altri da cui abbiamo preso le distanze...): le nostre esistenze non sono passate invano. Per riprendere Baden Powell, lasceremo il mondo un po' migliore di come lo abbiamo trovato. Galli della Loggia e altri carrieristi - hai proprio ragione - parlino per sé. O, meglio ancora, stiano zitti.

    Rapporto
  • Link al commento Bruno Vergani Lunedì, 05 Agosto 2013 07:58 inviato da Bruno Vergani

    E' proprio vero, caro Augusto, a tanti dobbiamo gratitudine. Oltre che alle persone - e tu tra questi - anche a momenti storici che abbiamo vissuto. Talvolta i più dolorosi sono stati i più proficui.

    Capitale che non compare nei telegiornali e raramente nei giornali, così a poco a poco si insinuano, nello spettatore e nel lettore, altre categorie, situazioni, contesti, che appaiono valorosi anche se non lo sono. Se non si vigila si tende a essere fagocitati dell'ultima banale notizia da qui violenza o depressione che poi sono la stessa cosa.

    Rapporto

Lascia un commento

Copyright ©2012 brunovergani.it • Tutti i diritti riservati