Il feticcio non ha gambe e da solo non sta in piedi. Guscio vuoto vale meno del due di picche, ma grazie all’aria insufflata dal devoto si gonfia ed esiste onnipotente.
Ipertrofico per artificio se ne sta stravaccato sull’altare, talvolta sul trono al posto del re. Se ignorato dal fedele si dissolve rapido nel niente che lo costituisce. Per esistere necessita ad oltranza di schiavi innamorati che in lui si identifichino e confondano, però un po’ paga il fedele di tanta fedeltà e sacrificio:
al feticista dà l’immediata sensazione d’avere ciò cui tutti gli altri devono invece raggiungere remando con impegno, costanza, fatica, compromessi.
Tutto sommato c’è di peggio.