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Martedì, 14 Febbraio 2012 18:36

Memores Domini condannati da un tribunale di uomini

Scritto da 

Due amici di Roberto Formigoni membri dei Memores Domini [associazione di Comunione e Liberazione di persone vocate alla dedizione totale a Dio vivendo nel mondo] sono stati, in primo grado, condannati per aver mentito al pubblico ministero. Storia di tangenti, di fondi neri, di trasferimenti di denari che gli imputati non sono riusciti a giustificare.

Gianni Barbacetto da Il fatto Quotidiano commenta puntale:
«Una piccola pena, ma con motivazioni durissime: appare “desolante l’atteggiamento menzognero adottato nei confronti della pubblica autorità”, scrive il giudice della settima sezione penale del tribunale di Milano Mauro Gallina, “da persone appartenenti ad ambiti sociali portatori di elevati ideali”…
Resta dunque impenetrabile, scrive il giudice, la “permanente nebulosità circa i reali motivi che ne hanno determinato la condotta” ».

Gli specialisti del diritto non si raccapezzano, non riescono a comprendere come persone dedite a “elevati ideali” possano relazionarsi con l’autorità pubblica come mariuoli di provincia.
Giornalisti e politologi invece leggono nella vicenda un ulteriore tassello al “dura minga” di Formigoni e gran parte dell’opinione pubblica si indigna nell’immaginare i due monaci gaudenti spassasserla grazie ai fondi illeciti, mentre loro son lì in difficoltà nel pagare il mutuo.
Riteniamo utile integrare ricordando che il caso, se approfondito, non rientra in dozzinali vicende d’umana debolezza e che per dipanare il groviglio occorra andare alla sorgente. L’errore sta proprio nel manico: la concezione teologica, dottrinale, ecclesiologica, antropologica e sociale dei Memores.

«Se non c’è risposta a quel che sei, sei un disgraziato!» Da una conversazione di Giussani con un gruppo di Memores Domini Tabiano, 1 ottobre 1995.
La risposta a “quel che siamo” sarebbe  per Giussani il Mistero (Dio) incarnato nella comunione di quel pugno di uomini che, graziati dal destino, rappresenterebbero Dio stesso nella storia, nella fattispecie l’avanguardia ecclesiastica dei Memores, tutti gli altri disgraziati.
Come uno schiacciasassi continuava:
«Immaginate di andare in piazza Duomo a Milano alle sei di sera, d’estate, o in primavera, o d’autunno, d’autunno presto. Piazza Duomo è quasi piena, gente che va di qui, gente che va di là; ma osservate che c’è qualcosa che non va: sono tutti senza testa! Immaginate di essere lì: sono tutti senza testa, solo voi avete la testa! La vita è così, il mondo è così».
La piazza del Duomo con da una parte quelli con la testa (lui e i suoi amici) e dall’altra i disgraziati acefali (gli abitanti del mondo, magistrati compresi) è metafora precisa della concezione sociale giussaniana. Visti i presupposti non meraviglia che gli imputati, nel tentativo di obbedire al quel Dio tribale invece che alle regole sociali del diritto, si siano difesi con una goffaggine imbarazzante. Come potevano spiegare al giudice che il problema era per loro ontologico e non etico? Che la loro morale coincide con l’ingrandire e rafforzare, a qualsiasi costo e indifferenti al codice penale, la corporazione divina alla quale appartengono, unico bene in un mondo smarrito?

Non disperiamo comuni mortali acefali, nell’incipit del messaggio di Giussani per il XXV Pellegrinaggio a Loreto, ci viene offerta una chance di salvezza:
«Quando ci si mette insieme, [il popolo di Dio “ciellino”, Memores Domini in prima fila, ndr] perché lo facciamo? Per strappare agli amici – e se fosse possibile a tutto il mondo – il nulla in cui ogni uomo si trova».

Visto il manico non ci si meravigli che il coltello ciurli di brutto.

Ultima modifica il Mercoledì, 15 Febbraio 2012 08:56

1 commento

  • Link al commento Delia Cazeaux Mercoledì, 15 Febbraio 2012 08:43 inviato da Delia Cazeaux

    Dopo 37 anni in Lombardia, ho ricevuto la grazia dell'illuminazione!!!! SONO EFFETTIVAMENTE mariuoli di provincia radunati in un'associazione di arraffoni mascherata da "nobili ideali" ... Certo. i calvinisti sosterrebbero che non c'è niente di più nobile e spirituale che l'arricchimento individuale e di setta!

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