BLOG DI BRUNO VERGANI

Radiografie appese a un filo, condivisione di un percorso artistico

NOTA! Questo sito utilizza i cookie e tecnologie simili.

Se non si modificano le impostazioni del browser, l'utente accetta. Per saperne di piu'

Approvo
Mercoledì, 14 Dicembre 2011 19:08

San Raffaele

Scritto da 

Anni fa avevo letto in un comunicato stampa dell’ospedale San Raffaele di Milano che don Giussani, dopo esser stato lì curato, aveva manifestato personale riconoscenza regalando al nosocomio delle macchine sanitarie.

Anch’io ero stato ben curato in un ospedale e se avessi avuto i denari non mi sarebbe dispiaciuto, invece di un modesto presente alla prosperosa caposala, elargire all’istituto una TAC nuova fiammante. Ma lo avrei fatto altezzoso, volgare, novello Al Capone tronfio di pagare la cena a tutti. Meglio essere indigente se non sei distaccato da te stesso come lo era don Giussani, che possedeva le cose in un modo speciale e viveva come non avesse niente pur avendo tutto.

Chissà, tecnicamente, come sarà avvenuta la donazione? Avrà firmato un assegno dal suo conto? No, non ce lo vedo. Non credo neppure disponesse di un conto personale. Avrà dato indicazione di attingere dai fondi della fraternità di CL sostenuti dal versamento degli iscritti, oppure dal conto dei Memores quello in cui versavo tutto il mio stipendio. Non posso escludere che del mio salario di bidello, che guadagnavo pulendo la merda dei pargoli, sarà avanzato qualcosa nella cassa  e così anch’io ho un po’ contribuito all’acquisto del mastodontico macchinario donato al San Raffaele, o forse alla cupola con l’Arcangelo sopra.

Ultima modifica il Martedì, 20 Dicembre 2011 16:32

1 commento

  • Link al commento Eziam Mercoledì, 18 Aprile 2012 18:52 inviato da Eziam

    A te che ne sei uscito non avranno detto che sei diventato migliore: ci son le regole per entrare, molto precise, ma non quelle per uscire.
    Anche io mi chiedo talvolta cosa ne avranno fatto dei mattoni per Il Sabato, mai piu' uscito; cio' che mi dispiae per te, che scrivi molto con lucida critica la tua vita di memores, se credi ancora in Dio e lo vedi in qualche tuo simile, alla luce però dei doni dello Spirito Santo, che fortunatamente abbiamo tutti; inoltre penso che tutti abbiamo dei carismi, cioe' talenti personali, anche se nessuno ci dice "Bravo" per questo, anzi, tenta di massificarci nel gregge.Alcune cose andavano bene, ma come educativa per studentelli, poi la vita è piu' dura: perdi gli affetti, i tuoi cari, ma devi sempre offrire, mai puoi sembrare un debole, se no c'è la pretesa. Meno male che Gesu' è Misericordia.

    Rapporto

Lascia un commento

Copyright ©2012 brunovergani.it • Tutti i diritti riservati