Berlusconi: "Orco..."Fisichella: “Bisogna sempre in questi momenti saper contestualizzare le cose”Bindi: ”Fin da piccola mi hanno insegnato a non pronunciare il nome del Signore invano... Mi turba constatare che per un pastore della mia Chiesa ci sarebbero occasioni e circostanze nelle quali è possibile derogare anche dal secondo comandamento”. Non scorgiamo motivo di turbamento e neppure di interesse per quanto sostiene il prelato riguardo la necessità di contestualizzare le bestemmie. Intrigante se un qualche Monsignore si alzasse una mattina per esternare la necessità di contestualizzare e quindi giustificare il relativismo e il nichilismo, magari anche l’agnosticismo. Sconcertante invece quanto è avvenuto e sta avvenendo negli ultimi anni da parte dell’Istituzione ecclesiastica con questo Governo, che per avere un occhio di riguardo glissa su uomini e politiche egoiste, edonistiche, ciniche e corrotte; coerente e conforme all’operato che la bestemmia sia considerata contestualizzabile, venia e giustificabile, visti i presupposti c’è da meravigliarsi che non la si consideri virtuosa.