BLOG DI BRUNO VERGANI

Radiografie appese a un filo, condivisione di un percorso artistico

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Domenica, 19 Dicembre 2010 22:14

Cosmogonia

Scritto da  Bruno Vergani

 

 Nel blog di Beppe Grillo si discute dei recenti scontri studenteschi; compare, tra numerosi simili, il seguente intervento:“… Non mi sono affatto vergognata dei miei sentimenti di violenza, io ho fatto il tifo per quei ragazzi che combattevano anche per me, e non importa che ci fossero infiltrati e mestatori vari. Io ho sperato con tutto il cuore che riuscissero ad arrivare lì, al cuore del problema, che riuscissero ad acchiapparne uno, almeno uno, uno qualsiasi, tanto sono tutti in ugual modo colpevoli.Ho sognato ieri la scena che ho poi visto oggi, purtroppo non in Italia, ma in Grecia, dove sono riusciti ad acchiappare un ministro e a dargliene di santa ragione.ho esultato, e non me ne vergogno, anzi, l'unica cosa di cui mi vergogno è che non ero lì anch'io. ma non mi sento violenta, la mia non è violenza, anche se solo sognata o auspicata, la mia è fame di giustizia, di libertà, di verità, di tranquillità, di speranza, di normalità, di bontà, di vita. Tutte le cose insomma di cui questi figuri ci hanno privato, a noi e ai nostri figli.”Il teorema dell’anonima autrice è il seguente: donna non violenta ma privata, lei e i figli suoi, di giustizia, di libertà, di verità, di tranquillità, di speranza, di normalità, di bontà. Usurpata dall’attuale classe dirigente della vita stessa, trova conforto esistenziale nell’immaginare ragazzi combattenti che, insieme a infiltrati golpisti, diano un paio di meritati e santi ceffoni ad un rappresentante del governo, il primo che acchiappano.Che questo governo sia tanto vigoroso da non implodere definitivamente a breve può anche darsi, forse grazie a chi condivide l’intervento suesposto;  ma che sia tanto potente da privare della vita stessa l’amica grillina e con lei quanti condividono il medesimo stato d’animo, merita un approfondimento.Analogamente ad alcune credenze religiose è accolto un mito bizzarro: la realizzazione personale non dipenderebbe affatto dall’individuo, ma da forze estranee. Nulla si può fare per contrastarle; inutili ed inefficaci il pensiero personale, la creatività, la qualità del momento, l’onesta delle relazioni quotidiane, lo studio vivo della storia specialmente di quella contemporanea, della filosofia ad iniziare dall’attualissimo Karl Heinrich Marx, della letteratura, il rapporto con la natura, l’osservazione e l’analisi lucida, l’esperienza, il ragionamento, la testimonianza di chi ha sperimentato situazioni politiche e sociali ben peggiori dell’attuale. La superstizione accettata e introiettata sentenzierà che è tutto inutile; forze di potere assolute ed eterne, nelle sembianze di un anziano signore liftato, invaderanno l’intimo impedendoci personalmente d’essere e realizzarci. Impotenti, per dominazione fatale ed ineluttabile, arriverà la categoria della speranza, la sorella maggiore della querimonia, tipica delle superstizioni religiose: adesso è così ma forse domani cambierà. La primavera tarda ad arrivare, così non rimane che sognare un qualcuno che per noi punga, con uno spillo, il potere avverso. Reattività disperata incapace di pensiero.Forse abbiano esagerato, non meritano una cosmogonia. Beh non è detto, forse Bondi si. 

Ultima modifica il Sabato, 29 Ottobre 2011 00:10
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3 commenti

  • Link al commento  Augusto Cavadi Domenica, 19 Dicembre 2010 23:36 inviato da Augusto Cavadi

    Caro Bruno, certo che hai ragione!
    Hai certamente letto i miei interventi che riporto anche sul io blog: in sintonia perfetta con te. E dunque di assoluta minoranza fra i benpensanti borghesucci per cui tutto va bene e gli estremisti da strapazzo che non voglionosottoporsi alla fatica della strada lunga della battaglia politica democraica.

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  • Link al commento  bruno vergani moderatore Lunedì, 20 Dicembre 2010 10:18 inviato da bruno vergani moderatore

    Caro Augusto, proprio così ho letto i tuoi interventi e anche Giacomo B.Contri, che non sempre condivido, nell'ultima settimana ha messo in piazza interventi lucidi e puntuali:
    http://www.giacomocontri. it/index2.htm
    Chi ha un minimo di pensiero e sensibilità avverte, in questo momento sociale, motivi reali di cupezza ma sarebbe un errore consentire a questo governo di imperversare a tal punto da determinare la profondità della persona, l'anima, la vita stessa. La reattività disperata incapace di pensiero è qualcosa di molto vicino alla rassegnazione. "La rivoluzione è una cosa seria" se non ricordo male è proprio una tua affermazione.

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  • Link al commento  janni Lunedì, 03 Gennaio 2011 11:30 inviato da janni

    condivdo e soffro per i nostri limiti verso un Mondo più giusto...
    Impegnamoci di più, facciamo qualcosa, adesso...!
    Augurissimi a chi ha SETE DI GIUSTIZIA.

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